Andrea Caschetto – Dove nasce l’arcobaleno?

Mercoledì 18 gennaio alle 18:30, l’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova presenta “Dove nasce l’arcobaleno” (Giunti, 2016), il libro di Andrea Caschetto che racconta il suo viaggio tra gli orfanotrofi del mondo, contro il razzismo, la pedofilia, l’abbandono e le discriminazioni. Dialoga con l’autore Giulia Bordin, volontaria Emergency; interviene Rossana Urso, per Medici con l’Africa Cuamm.

Il titolo dell’incontro, realizzato in collaborazione con Corriere del Veneto, Medici con l’Africa Cuamm e Libreria Zabarella, trasforma in domanda il titolo del romanzo con una formula che invita a pensare all’importante viaggio di Andrea, prima ancora di averlo conosciuto. Si terrà presso la Sala Grande del Centro Universitario Padovano di Via Zabarella 82.

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Il libro

Nel febbraio del 2015 Andrea Caschetto parte per un lungo viaggio. Non ha bussole con sé, segue l’arcobaleno. Il bagaglio è leggero: nello zaino, con gli indumenti necessari per il caldo e il freddo, ci sono una strana macchina per fare le bolle di sapone più grandi del mondo, qualche giocattolo semplice, musica, matite colorate e, soprattutto, un naso rosso da clown. Serve per far sorridere i bambini che non sanno più come si fa. Sono i bambini randagi, che vivono nelle strade e negli orfanotrofi, e senza padre né madre fanno famiglia a sé.

Andrea ha avuto un tumore alla testa a quindici anni. Dopo l’intervento la sua memoria è diventata fragile, a sprazzi, come lo schermo di un vecchio televisore in bianco e nero che dopo un po’ perde il segnale. I ricordi svaniscono subito, restano invece i sorrisi. Quelli dei bambini e quelli della mamma, una donna fantastica. Non del padre, che ha rinunciato a crescerlo. Succede, e in questi casi cresce il bisogno di amore. Darlo e riceverlo diventa necessario.

Attraversando l’Asia, il Sudamerica, l’Africa, Andrea ha giocato con i bambini, ha raccolto storie terribili e tristi, ma anche dolcissime e ricche di speranza. Ha conosciuto brava gente e orchi senza cuore, sognatori e viandanti, preti buoni e preti ingordi, e quello che doveva essere un viaggio è diventato il viaggio al centro di sé, un tuffo nel mare dei sorrisi che rimarrà per sempre nella nuova memoria da riempire. Insieme alla consapevolezza che i bambini sotto questo cielo sono tutti uguali e i colori, seppure diversi, si sposano bene. Basta guardare l’arcobaleno.

L’autore

Uno straordinario viaggiatore. I suoi 200.000 amici virtuali lo conoscono come l’ambasciatore del sorriso, grazie ai colori e alle parole dal mondo che posta tutti i giorni sulla sua pagina Facebook. La sua voglia di comunicare idee, immagini e sogni lo ha reso contagioso, lo ha fatto diventare un vero e proprio catalizzatore internazionale di positività. Fino a portarlo alle Nazioni Unite, il 20 marzo 2016, per parlare di felicità a una grande platea di diplomatici, che lo ha ringraziato con una magnifica standing ovation.

 

Per informazioni

Ufficio Progetto Giovani
via Altinate, 71 – 35141 Padova
Mail: progettogiovani@comune.padova.it