LUME – arte pubblica in Piazza De Gasperi

L’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova presenta LUME, progetto per la realizzazione di un’opera di arte pubblica per Piazza De Gasperi.

Il progetto

LUME è un progetto per un’opera collettiva, frutto di un percorso condiviso di co-creazione e co-progettazione promosso da Progetto Giovani e guidato da Anna de Manincor – parte del collettivo ZimmerFrei, con la partecipazione di 11 artisti emergenti, architetti e creativi under 35.

L’intervento in Piazza De Gasperi è visibile dal tramonto all’alba per la durata di un mese dalla data di inaugurazione (18 aprile 2019).

LUME è un intervento luminoso temporaneo in Piazza de Gasperi che mette al centro della ricerca artistica il territorio, la comunità, le relazioni e l’agire nello spazio pubblico. L’area di azione è parte costitutiva dell’opera: lo spazio diviene bene comune, da vivere, interpretare, agire.

L’installazione diffusa si presenta come una coreografia di luci – diverse per colore e intensità – che coinvolge immobili sfitti, da tempo inattivi o in trasformazione, situati lungo il perimetro della piazza.

L’utilizzo della luce all’interno di questi spazi vuole essere lo strumento per restituire loro una voce silenziosa, una presenza vitale capace di entrare in relazione con la complessità del tessuto sociale, politico ed economico dell’area urbana e con la stratificazione di identità che la costituiscono.

Lo spazio collettivo della piazza viene in questo modo trasformato temporaneamente, nel tentativo di metterne in discussione i rapporti tra esterno e interno, passato e futuro, aspettative e realtà.

Gli artisti partecipanti

Martina Cavinato, 23 anni, vive a Padova. Studia Arti Visive dell’università IUAV di Venezia e si occupa di fotografia concettuale da circa sei anni, oltre a video arte e performance. Nelle sue opere c’è una forte componente teatrale, dovuta anche all’influenza della sua formazione da ballerina. Attualmente fa parte di una compagnia di danza-teatro di Padova.

Cristina Crescenzio nasce a Milano. Nel 2012 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera in Terapeutica dell’Arte. Attualmente vive a Padova, dove lavora approfondendo temi intimi, creando forme ambivalenti: conosciute, rassicuranti ma inutilizzabili, fragili, incerte. Recentemente ha partecipato a: Concorso Calegaro 1921 oreficeria contemporanea, 2019, Premio Nocivelli, 2018, V-AIR artist in residency, 2018.

Andrea D’Arsiè (1996, Vittorio Veneto) è un artista multidisciplinare. Nel 2018 si laurea alla triennale in Arti Multimediali all’Università IUAV di Venezia. La sua ricerca approfondisce tematiche che vanno dalle interazioni affettive fra diverse entità, alle soglie fra oggetto e soggetto, corpo e ambiente, che lo portano a sperimentare fra performance, installazione e musica elettronica.

Nicolò Masiero Sgrinzatto (1992) vive e lavora a Padova. Nel 2016 si diploma in Nuove Tecnologie dell’Arte. Analizza e astrae la nozione di futuro, inteso come proiezione di possibilità, in disaccordo a molteplici tematiche: riorientamento tecnologico, neurosostenibilità, accelerazione tecnologica, rumore e fallimento. Lavora con oggetti di scarto producendo installazioni multimediali e sculture sonore.

Matteo Messori vive e lavora tra Reggio Emilia e Bologna. I suoi lavori si focalizzano in due serie “Antiforma” (Pittura) e “Formastante” (installazione) e vogliono indagare le forme perturbanti che hanno segnato la crescita psicologica della fisionomia umana. Tra le ultime esposizioni: Antiforma a Galleria Ramo (CO) e la residenza indetta dall’associazione internazionale BJCEM Landxcape a Ostuni (BR).

Elisa Perioni si laurea nel 2016 con lode in Architettura Magistrale a Ciclo Unico (Bologna), con la tesi Dialogo tra natura e cultura: un centro per le arti dello spettacolo a Usme, in collaborazione con la Universidad Nacional de Bogotà. Collabora da alcuni anni con lo studio REPLAN-Leoni, Ubaldi, Aluigi. Segue un corso di Architettura per il Paesaggio e attualmente lavora presso EDOARDO MILESI & ARCHOS.

Elisa Pregnolato, dopo la laurea in Comunicazione Multimediale, si dedica alla fotografia usando un linguaggio dallo stampo documentaristico nell’ambito della rigenerazione urbana e sociale.Ha pubblicato in testate nazionali proponendo progetti di reportage. Attualmente impegnata in un progetto di ricerca documentaria e fotografica a Padova all’interno del co-lab MAC in Piazza De Gasperi.

Fabio Ranzolin (1993, Vicenza) si laurea in Arti Visive e dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Venezia, frequenta poi il masterclass di Alberto Garutti allo IUAV di Venezia (2016). Ha lavorato con Marcello Maloberti, la Fondazione Furla, Loris Greaud a Punta Della Dogana (Venezia), Thomas Hirschhorn e Maria Eichhorn per la Biennale d’Arte di Venezia e Michelangelo Pistoletto.

Nicolas Toselli nasce a Pesaro (1993), dove passa l’infanzia tra i giocattoli, per poi inciampare in un liceo artistico finendo a diplomarsi in grafica pubblicitaria. Parallelamente conosce il mondo delle maschere e dei costumi, decidendo a fasi alterne di recitare per vivere o vivere per recitare. Laureato in Filosofia, appassionato di fermacarte e pietre preziose.

Lisa Varotto è un’artista visiva originaria di Padova. È dottoressa in Arti Visive all’Università IUAV di Venezia. I media che predilige sono fotografia e performance ma sperimenta con ogni supporto. Al momento sta lavorando a Berlino; precedentemente ha vissuto in Repubblica Ceca, a Praga, e a Tromsø, Norvegia.

Annalisa Zegna lavora con diversi linguaggi visivi e performativi, privilegiando processi collettivi di ricerca e collaborazione. È stata artista in residenza alla Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia, 2015). Ha lavorato come Assistant Curator per il programma UNIDEE – University of Ideas della Fondazione Pistoletto (Biella, 2016-2019) e per Art Laboratory Berlin (Berlino, 2016). Laureata in Arti Visive presso l’Università IUAV (Venezia) e in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti (Torino).

Il percorso laboratoriale

Gli 11 artisti under 35 che partecipano al progetto LUME sono stati selezionati tramite bando e sono stati coinvolti in un percorso laboratoriale iniziato nel mese di dicembre 2018, condotto dall’artista tutor Anna de Manincor del collettivo ZimmerFrei , affiancata da Davide Sorlini, scenografo, parte di Cantieri Meticci e direttore tecnico del progetto ON, e Martina Angelotti, direttrice artistica dello spazio no profit C/O careof di Milano e del progetto ON di Bologna.

Il workshop di ideazione e produzione ha inteso attivare un processo di approfondimento, progettazione e realizzazione dell’opera, in un’ottica di condivisione creativa e scambio generazionale tra artisti professionisti e artisti emergenti.

Questo percorso si inserisce nell’ambito delle attività di formazione, promozione e professionalizzazione dei giovani artisti ed operatori culturali under 35 realizzate da Progetto Giovani.

È pensato per l’area di Piazza De Gasperi a Padova, teatro di un’importante operazione di rigenerazione e risignificazione urbana e già oggetto di un laboratorio sperimentale di produzione creativa, il co-lab MAC attivato nei mesi scorsi.

Gli incontri

Nel corso del mese di maggio 2019 verranno organizzati appuntamenti, talk e incontri sui temi dell’arte pubblica e relazionale, per indagare e conoscere i processi di rigenerazioni ed i meccanismi di innovazione sociale e culturale attivabili grazie all’arte contemporanea e i suoi linguaggi. Gli incontri saranno realizzati con il sostegno di Cescot Veneto nell’ambito del progetto “Sun City – Social Urban Neighborhoods in the City” codice 15-1-1267-2017 finanziato dalla Regione Veneto – POR FSE 2014-2020.

Per informazioni
Ufficio Progetto Giovani – area Creatività
via Altinate, 71 – 35121 Padova
Tel.: 049 8204795
Mail: pg.creativita@comune.padova.it

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