Costruire Cultura – Panoramica di giovedì 25 ottobre

costruire_cultura

di Renèe Battistello

Abbiamo superato la metà di questa intensa settimana di costruire cultura e già ne sentiamo un pò la mancanza.
Ma i ragazzi non si fanno prendere dalla nostalgia, anche perchè tra lezioni, concerti e incontri il tempo per rattristarsi proprio non c’è. Questa mattina, come sempre, ha visto la presenza nelle varie aule di protagonisti che hanno saputo aprire spiragli, finestre e portoni nelle menti dei giovani selezionati, che son stati in grado di trasmettere e comunicare ciò che li ha resi casi eccezionali nel proprio campo.

Se entriamo in aula di Drammaturgia possiamo vedere come sempre Enrico Castellani e Valeria Raimondo di Babilonia Teatri che, assieme all’attrice Maria Grazia Mandruzzato con cui lavorano in modo complementare e costruttivo, stanno portando avanti un lavoro basato sulla ricerca di ciò che ogni singolo individua come necessità. Poichè è proprio dalla necessità che nasce il bisogno di esprimersi ed esternare attraverso il teatro.

Con i Progettatori culturali oggi si parla di comunicazione ma con un occhio di riguardo all’editoria: Barbara Codogno e Andreina Bardus della Cleup,  la società cooperativa nata per iniziativa di studenti e docenti dell’ateneo patavino con il fine di agevolare gli studi universitari e professionali attraverso servizi volti allo sviluppo e diffusione della cultura nel territorio. La Cleup è retta secondo i principi e le regole della mutualità senza fini di lucro. L’esperienza nel campo dell’editoria universitaria, una struttura agile, il solido legame con atenei e istituzioni, nonché strumenti e tecnologie avanzati, rendono CLEUP un punto di riferimento della Cultura nel Territorio.
Nel pomeriggio il discorso sarà ripreso in mano da Ilaria Carli, avvocato che si occupa prevalentemente di proprietà
intellettuale e industriale, che approfondirà la tematica del diritto d’autore.

Nel corso della settimana i giovani sviluppatori di Application mobile son stati divisi in gruppi e stimolati a ideare e creare ognuno una possibile applicazione. Nelle varie lezioni son stati approfonditi vari aspetti, riguardanti le fasi del processo creativo. Quest’oggi si prende in considerazione il design, la grafica. Più in generale il senso estetico, il “bello”.
Studio Visuale aiuta le persone a visualizzare idee utilizzando due strumenti potentissimi e un atteggiamento unico: il buon design ed il buon senso uniti all’atteggiamento critico-propositivo che nasce dall’analisi e dalla ricerca.
Il pomeriggio, invece, a portare il proprio contributo alla formazione è Giovanni Lanzone, filosofo-consulente di marketing strategico, nonchè presidente di The Renaissance Link, associazione che si propone di sviluppare il talento rinascimentale delle imprese italiane. Personaggio dalle mille sfaccettature: direttore del Master di Business Design in Domus Academy, (dal 2006 al 2011), scuola post-universitaria di design di Milano dove attualmente insegna metodologia della ricerca e modelli di business basati sul design thinking. Negli ultimi anni si è specializzato nella ricerca sui modelli imprenditoriali del Made in Italy. Dal 1990 fa parte del Consiglio Comunale di Milano ed è stato assessore alle Politiche del Territorio dal 1988 al 1992. E dal 1979 non ha mai smesso di essere giornalista professionista.
Giovanni Lanzone si divide tra la lezione pomeridiana ai ragazzi e il talk aperto al pubblico in prima serata, una presentazione di ciò che è The Renaissance Link e un occhio di riguardo al ruolo dell’estetica non solo nel mondo imprenditoriale, ma nella vita di ognuno.

Per chi si fosse trovato a passare per via Zabarella intorno alle 18.00 uno scenario alquanto bizzarro e magico l’avrebbe accolto: una lunghissima fila di lumini a dividere in due la strada, un misterioso percorso da seguire e da cui farsi guidare.
Ovviamente c’è lo zampino di Costruire Cultura.
Si tratta, infatti, della performance di Anna Piratti ” Sottotitoli”.
La giovane artista nei suoi lavori utilizza media diversi e dal 2008 si occupa prevalentemente di installazioni urbane con il preciso intento di coinvolgere attivamente i passanti.
“Sottotitoli” chiama ogni persona presente a mettere in luce un articolo di giornale scelto tra alcuni. Tutte notizie passate inosservate, sovrastae dai titoloni roboanti delle prime pagine, piccole storie di persone normali, piccoli eroi quotidiani, piccole vicende meravigliose a cui ridare nuova vita.