di Renèe Battistello
Complesso e curioso il mondo della musica. Ci sono tanti modi in cui una persona può amarlo ed entrarvi.
Ci sono quelli che vorrebbero esserne gli attori protagonisti e allora per arrivare a calcare i grossi palchi fanno di tutto pur di tirar su basso, chitarra e batteria; cominciano a sondare in lungo e largo locali, feste, festine e gli eventi più vari per arrivare alle orecchie giuste.
Poi c’è chi ama la parte della comparsa o del co-protagonista, chi ama la parte più “umana” della musica e quindi gli artisti in carne e ossa. Sono quelli che oltre alla musica in sè amano più di tutto il mondo che la circonda, le abitudini dentro e fuori il palco, le feste pre e post concerto nei backstage.
C’è il pubblico, che rappresenta la maggiorparte degli amanti della musica: chi si accontenta di ascoltarla, viverla interiormente, macinare km su km per concerti e festival, spendere euro su euro per comprarsi vinili, dischi e qualsiasi materiale da feticista doc.
E infine ci sono i registi, gli sceneggiatori, i produttori, i critici di musica. Quelli che di musica ci vogliono vivere, ma fuori dal palco: dietro, davanti, intorno.
Proprio per loro e con loro è stata ideata la serie di incontri
“Perchè ci vuole orecchio! Incontri con giovani professionisti della musica”.
Nei primi sei mesi del 2012, la musica digitale, tra download e streaming, é cresciuta del 43%, e rappresenta oggi il 33% dell’intero mercato discografico italiano. I guadagni dei festival sono diminuiti, mentre aumentano i concerti più piccoli.
C’è sempre più voglia di musica, ma sempre meno voglia e possibilità di spendere.
Eppure sono aumentate a dismisura le possibilità di comunicazione e si sono ridotte drasticamente le distanze e le barriere geografiche. Tra web e social network ascoltare quel gruppo ungherese non è mai stato così facile. E con qualche post sulle pagine giuste è facile improvvisarsi promoter. E magari, da qui a riuscire a farlo suonare nel circolo appena aperto dall’amico, il passo non è più così impossibile.
Stanno nascendo nuove generazioni di professionisti che hanno imparato a cavalcare sapientemente l’onda del mercato digitale, ne hanno saputo sfruttare le mille possibilità che offre, in modo creativo ed innovativo. Alcuni tra i più affermati colossi del music business che non hanno saputo adeguarsi sono sprofondati, lasciando spazio a mille realtà più piccole, ma che a loro volta stanno crescendo e si stanno affermando anche all’estero.
Insomma, sembra tutto molto più semplice… ma anche molto più intricato.
“Perchè ci vuole orecchio!” tenterà di fare un po’ di chiarezza, anche se non solo di orecchio si tratta, ma anche di reti, contatti, scaltrezza, intelligenza e molto altro. Il “molto altro” verranno a raccontarcelo i 18 protagonisti che si alterneranno nel corso delle 5 giornate, 5 appuntamenti dedicati a loro, alla loro passione che son riusciti a trasformare in professione.Si parlerà del mondo della musica, delle sue sfumature, degli aspetti più entusiasmanti, ma anche più dissacranti.
5 incontri gratuiti che inizieranno alle 17.30 e finiranno alle 19.00. Giusti giusti per l’aperitivo.
Per ogni incontro abbiamo scelto il titolo di una canzone di un cantautore italiano, ora vi spieghiamo perchè.
Cominciamo Giovedì 8 novembre con Andare, camminare, lavorare: Le Agenzie di Booking.
E’ una canzone di Piero Ciampi: Da una parte rappresenta l’inizio di un cammino che ci porterà per tutto novembre alla scoperta delle tante professioni che gravitano attorno ad un palco.
In secondo luogo descrive la prima delle professioni prese in analisi: l’Agente di Booking.
Colui che si occupa dell’organizzazione e pianificazione dei live dell’artista, programma le date e lo segue nel tour. Si muove con lui e lavora con lui. Va, cammina e lavora.
Alessandro Ceccarelli – Estragon Lab
Alessandro Ferrin – Virus Concerti
Gianluca Giusti – Trovarobato
Modera: Davide De Munari
Proseguiamo giovedì 15 novembre con Una musica può fare: Le Agenzie di comunicazione. Gazzè ci racconta di ciò che può fare la musica, ciò che evoca, quali reazioni può scatenare. Basarsi sull’emozione può forse essere definito il miglior metodi di promozione e comunicazione?
Ci risponderanno:
Andrea Benesso – Zed Live
David Bonato – davverocomunicazione
Andrea Schipani – Sfera Cubica
Modera: Angela Forin
Non c’è un attimo di tregua e venerdì 16 novembre verranno a trovarci alcuni casi di etichette indipendenti italiane: Canzone senza inganni.
“canta una canzone senza inganni. E più in là, qualcuno le ripeterà… (Queste tue parole) e più in là qualcuno le ricorderà… (In un’altra città) più in là, qualcuno le ripeterà… (Per cantare ancora) e più in là qualcuno le ricorderà!”
Come fare a riconoscere quella giusta? Quella che verrà cantata e ricordata?
Un viaggio tra chi ha scelto di produrre in modo indipendente, senza truffe, senza inganni.
Michele Orvieti – Trovarobato
Mattia Boscolo – Unhip Records
Enzo Baruffaldi – We Were Never Being Boring
Riccardo Orlandi – Tannen Records
Modera: Marco Biasio
Mercoledì 21 novembre sarà il turno de L’Avvelenata, ovvero i giornalisti musicali: di blog, di stampa e di radio.
Intervistiamo gli intervistatori. Niente veleno, però.
Inoltre avremo l’occasione di fare un’analisi riguardo il cambiamento del panorama musicale mondiale insieme a Claudia Galal, la curatrice, assieme a Tommaso Colliva, dell’edizione italiana di The new Rockstar Philosophy.
Claudia Galal – The New Rockstar Philosophy, thegreatmixtape
Riccardo Cecconi – Il Mattino
Francesco Verni – Il Corriere del Veneto
Tommaso Rocchi – RadioBue
Modera: Nicole Zavagnin
Chiudiamo in grande stile questa rassegna autunnale: Up patriots to arms! Quattro organizzatori di eventi, 4 esperienze e realtà diverse a confronto mercoledì 28 novembre.
Cosa ne verrà fuori?
“L’Impero della musica è giunto fino a noi
carico di menzogne
mandiamoli in pensione i direttori artistici
gli addetti alla cultura…
e non è colpa mia se esistono spettacoli
con fumi e raggi laser
se le pedane sono piene
di scemi che si muovono”
Servono altre spiegazioni?
Davide De Munari – Radar Festival, Zoom Zoom, Looop
Simone Fogliata – Mela di Newton, Macello Festival
Stefano “Fiz” Bottura – MiAmi, Rockit
Amedeo Ama Lombardi – Home Festival
Modera: Marco Momo Bernar