Vuoti a Rendere 2014

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Dopo il successo del 2013, in occasione della seconda edizione del Festival Padova Fotografia, l’Ufficio Progetto Giovani è tornato protagonista della rassegna.

Dal 28 marzo al 11 aprile 2014, all’interno di due negozi sfitti di Piazza Forzatè (civici 16 e 17) è stata allestita la sezione espositiva “Vuoti a Rendere” che l’Area Creatività dell’Ufficio dedica ad artisti fotografi under 35 che vivono, studiano o lavorano in Veneto.

Vuoti a Rendere è un’iniziativa che si inserisce nell’ambizioso progetto di rigenerazione urbana, un programma di attività che Progetto Giovani ha avviato in città prevedendo la realizzazione di interventi culturali all’interno di spazi che da tempo sono rimasti vuoti e inutilizzati.

L’obiettivo principale del progetto è quello di sviluppare e consolidare esperienze che definiscano i processi culturali come elementi trainanti per le trasformazioni sociali, culturali ed economiche del territorio.

Inoltre, nell’ambito di Padova Fotografia, la sezione Vuoti a Rendere intende compiere una ricognizione sui giovani fotografi operanti sul territorio veneto dando opportunità di promozione della ricerca artistica contemporanea e stabilire nuovi luoghi di incontro in città per attivare esperienze di educazione visiva e formale ai segni artistici contemporanei che possono abitare lo spazio cittadino.

Claudio Beorchia

(Vercelli, 1979) si laurea in Design e in Arti Visive presso l’Università Iuav di Venezia. Successivamente si specializza in New Media Art presso l’Accademia di Brera di Milano. Attualmente è dottorando in Scienze del Design presso la Scuola Dottorale Iuav di Venezia.

LANDASAPE AUTOMATIC PORTRAITS

Landscape Automatic Portraits è un progetto fotografico che esplora il paesaggio urbano sfruttando le cabine per le fototessere diffuse nelle città. Grazie ad uno specchio piano posto inclinato di 45° rispetto all’obiettivo della macchina fotografica presente nella cabina, l’artista riesce a fotografare ciò che sta fuori, l’ambiente urbano circostante.

Ha dato così vita ad un corpus di fototessere, una collezione di scatti automatici urbani, un nuovo e inedito ritratto della città.

claudio.beorchia@gmail.com

Shanghai Automatic Portraits 44 fototessere cm 10×15 (2013)

Luca Broglia

(Desenzano del Garda, 1988) si laurea al Dams di Padova. Frequenta l’Istituto Italiano di Fotografia a Milano, dove inizia la sua ricerca personale di immagini “contaminate” dalla musica, dal cinema, dalla pittura e dalla letteratura: le mutazioni corporee del cinema di Cronenberg, le visioni di Borges e i notturni di Chopin.

LA STAGIONE DELLE OMBRE

Il progetto esprime il desiderio di ridare una parvenza di vita a luoghi da tempo abbandonati. Sono vecchie case di campagna rimaste disabitate nel corso di questi decenni dopo la scomparsa degli ultimi contadini che vi abitavano. La natura lentamente si sta riprendendo i suoi ambienti, ridisegnando il paesaggio, facendoci riflettere sul rapporto tra uomo e spazio. Passato e presente si mescolano creando un tempo indefinito, in cui ogni cosa assume una dimensione surreale ed onirica.

www.behance.net/lucabroglia

La stagione delle ombre
stampa fotografica cm 40×50 (2013)

Alberto Canevali

(Bergamo,1989) è iscritto all’Università di Padova presso la facoltà di Giurisprudenza. Si dedica a fotografia sportiva, gare automobilistiche, e reportage legati alle manifestazioni studentesche. Attualmente sperimenta in più direzioni tematiche, con l’utilizzo di differenti tecniche e strumenti.

FEEL THE LAND

Feel the Land nasce dall’osservazione del territorio nei suoi elementi artificiali, opere edili dell’uomo, con il proposito di mettere in evidenza le ragioni socio-culturali che hanno portato alla creazione-modificazione dello spazio di vita dei soggetti. Questi non assumono un’identità autonoma. L’uomo viaggia e si muove seguendo le stesse logiche economiche che soggiacciono al commercio: produzione, stipendio, consumo.

exitphoto@gmail.com

Barça
Istanbul
Orio al Serio (BG)
stampa fotografica cm 50×70 (2011-2013)

Riccardo Ciriello e Terry Manfrin

Fondatori dell’associazione culturale fotografica Progetto Ossigeno, sono gli autori di 309 | Vita, morte e miracoli. Entrambi vivono e lavorano a Chioggia.

309 | VITA, MORTE E MIRACOLI

Le strade non sono tutte uguali. Ci sono strade che invogliano a correre e strade che bloccano per guardarti intorno. In Romea sei in mezzo alla storia. Anzi, alle storie. Quelle di chi la percorre per lavorare, quelle di chi vi ha trovato la fine. Strada che supera acque e tempo, da 2000 anni la Romea offre ai viaggiatori l’opportunità di scavalcare la pianura e dirigersi verso l’Europa o sprofondare nello Stivale. La Romea è una delle strade più pericolose d’Italia. Son 127 chilometri d’asfalto.

www.riccardociriello.it

309 – Vita morte e miracoli stampa fine-art cm 20×30 (2008-2013)

Martina Cornolò

27 anni, vive a Marano Vicentino. Lavora come segretaria e nel tempo libero si dedica alla sua passione artistica, alla politica ed agli affetti. Dopo il liceo artistico ha frequentato il corso di laurea triennale in Dams a Padova e successivamente il corso magistrale in Storia dell’Arte.

SENZA TITOLO

I suoi scatti includono alcune vedute della campagna, piccoli squarci di verde strappati all’edilizia, appena dietro al sipario urbano. Un tempo questi spazi erano il centro della vita e davano sussistenza alle piccole cittadine, ora portano le tracce di una società in continua crescita tecnologica. Questi luoghi sembrano racchiudere ancora il segreto della vita e quelle regole essenziali che permettevano di vivere in armonia con l’ambiente circostante.

www.lam-arti.it

Senza Titolo fotografia digitale cm 67×90 (2012-2014)

Eleonora Milner

nasce a Venezia dove lavora come fotografa. Ha vissuto a Bordeaux e a Bologna, dove ha conseguito la Laurea Triennale sulla fotografia in ambito psichiatrico presso il Dams e la Laurea Magistrale presso l’ Isia Fotografia di Urbino, con una tesi sulla percezione del paesaggio.

MESTRE – TIRANA

Il progetto è volto a mappare un’altra Venezia attraverso varie identità che la abitano. Ho iniziato dalla realtà albanese legata storicamente alla Serenissima, che ebbe domini nella regione di Scutari e Durazzo. Allontanandomi dal centro storico e arrivando a Mestre, mi sono concentrata su un primo gruppo di giovani studenti, presenti nella terraferma veneziana. E’ il racconto di una migrazione intellettuale quasi invisibile, descritta attraverso una piccola quotidianità che ci è sorprendentemente vicina.

elemilner@gmail.com

Tirana – Mestre stampa su forex cm 20×30 (2013)

Serena Pea

nata a Brescia nel 1984, terminati gli studi si specializza in fotografia di scena alla ricerca di uno stile che, tra finzione e quotidiano anonimato, riesca a raccontare i nostri giorni.

EVERYDAY SOUVENIR

Everyday souvenir è un progetto che unisce ritratti e storie di persone incontrate per caso in contesti diversi. Volendosi concentrare sui loro vissuti più che sulla loro estetica, l’artista ha chiesto a degli attori di interpretarli. Nel ritrarli non ha cercato personaggi d’effetto, ma persone comuni in pose neutre inserite, come piccoli monumenti al quotidiano, in piccole palle di neve abbinate all’etichetta contenente la storia di ciascun personaggio.

www.serenapea.com

Everyday Souvenir Stampa fotografica cm 70×100 (2013)

Sara Sagui

(Castelfranco Veneto, 1986) frequenta l’Ecole Nationale Superieure D’Architecture a Belleville. Si laurea in Architettura allo IUAV di Venezia. Attualmente lavora a Venezia come assistente di Alessandra Chemollo e sta realizzando un progetto personale su aree di cava della provincia di Treviso.

RIABITARE SPAZI MARGINALI

Possagno: un paese, una strada, un’attività che ha prodotto lavoro e ricchezza ma che ha devastato un intero versante collinare. Questo progetto indaga il tema della soglia, del confine non sempre fisico e marcato tra gli spazi, nel tentativo di raccontare due luoghi in costante rapporto visivo tra loro ma che sembrano essersi dimenticati l’uno dell’altro. E’ possibile che l’abitudine ci faccia accettare di vedere anche quelle cose che normalmente consideriamo inguardabili?

sara.sagui@gmail.com

Riabitare spazi marginali stampa fotografica cm 20×30 (2013)

Alessandra Toninello

è una fotografa di Padova. Predilige il settore della moda, denota una sensibilità verso le figure femminili che sono il soggetto dominante delle sue fotografie.

BERLIN FEELS THE LAND

Con Berlin feels the Land l’artista presenta Berlino non come città vissuta ma che vive, che respira aria di cultura, che cresce e si riempie di colore. Racconta il modo in cui questa città vive l’arte urbana enfatizzando con il colore elementi contrastanti: i cieli cupi con i graffiti colorati, la natura che cresce in mezzo al cemento, realtà distinte che coesistono insieme. Un confronto tra libertà e prigionia declinato attraverso le visioni di un sole rinchiuso in un murales, una scala che guarda ad un cielo irraggiungibile, cancelli che rinchiudono paesaggi.

www.alessandratoninello.com

Berlin feels the land stampa su carta blueback cm 70×100 (2013)