La resilienza dei popoli esclusi

A cura di
Incontro fra i Popoli

Destinatari
Classi I-II-III-IV-V (classe singola o massimo 30 partecipanti per volta)

Quando
Da concordare

Dove
Istituto scolastico

Modalità
Testimonianza interattiva e partecipata

Durata
4 ore (2 incontri di 2 ore ciascuno)


L’intervento

L’incontro è tenuto da un testimone che presenta l’esperienza umanitaria vissuta in Africa che ha portato al suo attivismo e alla fondazione dell’associazione Incontro fra i Popoli, di cui è volontario.

Segue la presentazione dell’Associazione, che sostiene processi di miglioramento socio-economico-culturale in alcuni Paesi “a basso reddito” di Africa, Asia e Europa, attraverso il partenariato paritetico. In Italia, l’Associazione propone percorsi di educazione alla cittadinanza globale.

L’incontro prevede la visione di alcuni documenti video tra i quali “C’è anche il rovescio della medaglia…” con la presenza di attori adolescenti, per facilitare il dibattito sui temi della cittadinanza globale e della partecipazione attiva.

La seconda lezione si concentra sulla presentazione delle soluzioni che i popoli impoveriti attuano per uscire dalla loro esclusione: pensate e agite dalle popolazioni dei Paesi “a basso reddito”, spesso sottovalutate perché non imperniate su megaprogetti o alta tecnologia, sono invece efficaci e d’impatto per il miglioramento della vita dei singoli e delle comunità, sostanziale e duraturo. 

In conclusione, si prendono in considerazione alcune proposte concrete di scelte di vita e di cittadinanza attiva possibili già dall’adolescenza. Alle proposte che emergono dai ragazzi si aggiungono quelle condivise dall’animatore-testimone fondate su sobrietà, giustizia sociale, consumo critico e solidarietà. I giovani sono portati a prendere in seria considerazione quanto l’importanza di ogni piccola azione, agita nel locale, abbia in se un impatto positivo (o negativo) sul globale.  


Gli obiettivi

  • Fa prendere coscienza ai giovani che le migrazioni, le guerre e le crisi ambientali sono le conseguenze di un modello di economia che privilegia la ricchezza rispetto ai diritti delle persone e dell’ambiente.
  • Affinare il pensiero critico rispetto al concetto di sviluppo che, se identificato dal punto di vista meramente tecnologico-economico, non potrà essere considerato un modello universale.
  • Educare al consumo responsabile e alla sobrietà come stile di vita: “responsabili ma non colpevoli”.
  • Stimolare l’interesse alla conoscenza dell’intera filiera dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole, nelle nostre tasche e nei nostri guardaroba.

Come partecipare

Per partecipare è necessario compilare l’apposito modulo online entro il 30 settembre.

Compila il modulo di iscrizione

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