Wall of opinions – Riconoscere l’altro oltre

A cura di
Angoli di Mondo Cooperazione tra i Popoli ONLUS

Destinatari
Classi I-II-III-IV-V (classe singola o massimo 30 partecipanti per volta)

Quando
Da concordare

Dove
Istituto scolastico

Modalità
Laboratoriale e interattiva

Durata
4 ore (2 incontri di 2 ore)


L’intervento

Il titolo si ispira liberamente all’omonima installazione del padiglione Germania alla Biennale Architettura di Venezia del 2018. L’idea che una barriera, fisica o immaginaria, possa contrapporre due individui o due comunità, dando vita a idee di supremazia infondata, viene sviluppata a vari livelli:

  • a livello identitario individuale o culturale: come liberarsi dal pregiudizio, se non passando per l’ascolto e la conoscenza diretta?
  • a livello di narrazione e dunque di linguaggio (sia la storia che la geografia sono spesso fatte da chi vince o è al potere). Qual è il punto di vista degli oppressi o della gente comune?
  • a livello di economia: dal colonialismo politico a quello economico, le derive di paternalismo non smettono di provocare danni.

Solo il riconoscimento dell’altro, inteso come soggetto degno di autonomia, diritti e capacità, permette una effettiva parità tra persone e popoli, e può indicare la via della vera pace.

Il percorso si articola in due incontri, ciascuno dei quali ha un focus specifico costituito da alcuni riferimenti di contesto, storie da approfondire (almeno un caso studio o una testimonianza) e un’azione/sfida in cui i ragazzi e le ragazze hanno la possibilità di sperimentare il senso dei concetti introdotti.

Oltre a indagare alcune possibili definizioni dei termini “identità” e “cultura“, si mostra come essi, assunti come immutabili, causino pregiudizi e come nella storia dell’uomo siano stati alla base di conflitti, violenze e soprusi.

Ammettendo invece una natura dinamica della cultura, sarà più facile comprendere le differenze di credenze e di usi, nel tempo e nelle varie parti del mondo. La tendenza a non considerare le ragioni dell’altro – chiunque esso sia – provoca cortocircuiti pericolosi e svela immediatamente il rischio insito in linguaggi impropri.

Vengono analizzati gli atteggiamenti da evitare: la retorica del salvataggio, l’elemosina e gli aiuti “a pioggia” che causano dipendenza e non danno spazio all’intraprendenza dei popoli.


Gli obiettivi

  • Apprezzare la natura dinamica e aperta dei concetti di identità e cultura, contro una visione rigida e immutabile degli stessi.
  • Comprendere e sperimentare come attraverso ascolto o conoscenza diretta le opinioni possano cambiare, abbattendo i pregiudizi.
  • Conoscere alcune storie minime o geografie alternative per comprendere l’importanza del punto di vista, da individuare sempre in una qualsiasi narrazione.
  • Conoscere nell’ambito dell’economia solidale forme di cooperazione efficaci per il pieno riconoscimento delle comunità.

Come partecipare

Per partecipare è necessario compilare l’apposito modulo online entro il 30 settembre.

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