Enrico Terrinoni, “Tradurre oggi (Finnegans Wake)” – #giovanipromesse17

Venerdì 26 maggio – ore 14:30

Enrico Terrinoni

Tradurre oggi (Finnegans Wake)

Palazzo Maldura, Aula Scattola

in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari – DISLL dell’Università degli Studi di Padova

La conferenza

Il 17 gennaio 2017 con il Libro III, capitoli 1 e 2 è ripresa la pubblicazione della prima traduzione italiana completa di “Finnegans Wake”, avviata da Mondadori all’inizio degli anni Ottanta. L’obiettivo è dare anche all’Italia – entro il 4 maggio 2019, ottantesimo anniversario della pubblicazione di “Finnegans Wake” – quella traduzione di cui già dispongono non solo molti Paesi europei, ma anche extraeuropei, quali ad esempio Cina, Corea del Nord e Giappone.

Libro della notte”, prosecuzione del viaggio nell’animo umano iniziato con quel “libro del giorno” che è l’”Ulisse”, “Finnegans Wake” è una «suprema sintesi verbale del Creato» costruita attingendo a quaranta lingue. La sua traduzione è dunque una ininterrotta sfida, come testimonia Umberto Eco: «Siamo veramente in presenza di un cosmo einsteinio, incurvato su se stesso e quindi finito, ma proprio per questo illimitato. Ogni avvenimento, ogni parola si trovano in una relazione possibile con tutti gli altri ed è dalla scelta semantica effettuata in presenza di un termine che dipende il modo di intendere tutti gli altri. Questo non significa che l’opera non abbia un senso: se Joyce vi introduce delle chiavi è proprio perché desidera che l’opera sia letta in un certo senso. Ma questo “senso” ha la ricchezza del cosmo, e l’autore vuole ambiziosamente che esso implichi la totalità dello spazio e del tempo – degli spazi e dei tempi possibili».

Questo volume segna il passaggio di testimone da Luigi Schenoni – primo, solitario e coraggioso artefice di questa autentica impresa editoriale scomparso nel 2008 – ai due nuovi traduttori, Enrico Terrinoni e Fabio Pedone, che – grazie a un lavoro creativo condiviso, attingendo alle risorse offerte dalla rete, discutendo via Skype le scelte traduttorie e creando una community che li segue assiduamente e interviene nel processo – intendono portare a termine l’impresa in due tappe: il presente volume (Libro III, capp. 1-2) e quello conclusivo (Libro III, capp. 3-4 e Libro IV, cap. 1).

I quattro volumi tradotti da Luigi Schenoni (Libro I, capp. 1-4; Libro I, capp. 5-8; Libro II, capp. 1-2; Libro II, capp. 3-4) verranno ristampati e resi nuovamente disponibili nel corso dei primi mesi del 2017.

Il volume degli Oscar Moderni prevede l’imprescindibile ausilio del testo originale a fronte, di un ampio e puntuale commento e di due saggi critici: quello di Enrico Terrinoni – docente di letteratura inglese presso l’Università per Stranieri di Perugia – ricostruisce magnificamente il reticolo linguistico e culturale inglese di “Finnegans Wake”, mentre quello di Fabio Pedone – critico letterario e fine studioso della poesia italiana – coglie i diversi e fecondi rapporti tra la letteratura italiana e l’opera di Joyce, a livello sia di ispirazione (Dante in primis) sia di ricezione presso i grandi poeti del secondo Novecento.

L’autore

Enrico Terrinoni, professore ordinario di letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Laureato con lode in lingue e letterature straniere all’Università di Roma Tre nel 2000, ha ottenuto nel 2004 il dottorato di ricerca (PhD) in Irlanda presso l’University College Dublin. Government of Ireland Research Fellow tra il 2001 e il 2003, nel 2008 è stato Mendel Fellow ad Indiana University, Bloomington, USA, e nel 2014 visiting research fellow alla Marsh’s Library, Dublino. Ha tenuto lezioni e conferenze in più di 20 università italiane ed europee.

Si occupa di letterature di lingua inglese, e di teoria e pratica della traduzione. Collabora con Il Manifesto; suoi contributi sono usciti anche sul Corriere della Sera, Il Sole 24 ore e Il Messaggero. Ha pubblicato diversi libri, articoli, saggi e recensioni, oltre a numerose traduzioni dall’inglese di contemporanei (Muriel Spark, Brendan Behan, BS Johnson, John Burnside, Miguel Syjuco) e classici (John Florio, Francis Bacon, Nathaniel Hawthorne, James Joyce). In particolare ha lavorato su James Joyce e l'”Ulisse”, opera della quale ha recentemente realizzato una nuova e apprezzata traduzione per Newton Compton vincitrice del Premio Napoli per la Lingua e la Cultura Italiana – sezione traduzione – nel 2012. Ha curato le Lettere e i saggi di Joyce e le prime versioni di “Dubliners”. Sta lavorando alla traduzione di “Lanark” di Alasdair Gray e a una nuova edizione annotata di “Spoon River Anthology” di Edgar Lee Masters e, con Fabio Pedone, alla traduzione italiana di “Finnegans Wake”.

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