Hélène Frappat presenta “Gaslighting. Contro la manipolazione”

Lunedì 7 ottobre, dalle 11:00 alle 12:30, Hélène Frappat presenta il suo libro “Gaslighting. Contro la manipolazione” (Neri Pozza, 2024), presso la Sala Paladin di Palazzo Moroni. Con l’autrice dialogano Valentina Bortolami, Giulia La Rocca e Giovanna Miolli.

L’appuntamento è promosso da Next Generation CEC del Centro di Ateneo Elena Cornaro e dall’ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) dell’Università degli Studi di Padova.

La partecipazione è gratuita. Una parte dei posti è riservata agli studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, ed è richiesta la prenotazione da parte degli insegnanti attraverso il modulo online.

L’incontro è comunque aperto anche al pubblico cittadino, senza necessità di prenotazione.

Modulo di iscrizione per insegnanti

L’incontro

«Sei sicura di stare bene? In questo momento mi sembri stanca. E poi dimentichi un sacco di cose…» “Gaslight“, il film di George Cukor del 1944, racconta il calvario di Paula. Il marito la convince di essere pazza spegnendo gradualmente le lampade a gas per creare l’oscurità in casa e nella sua mente… Per questo il termine gaslighting si riferiva, in origine, a una relazione coniugale basata sulla manipolazione della donna da parte del marito. In seguito è diventato una parola chiave della psicologia americana, poi uno strumento critico del femminismo.

Oggi definisce un tipo di linguaggio politico ingannevole e la violenza che lo accompagna. Identificarlo significa innanzitutto evidenziare l’abuso subito dalle vittime, il più delle volte donne, nonché il processo utilizzato per offuscare lo status stesso di vittima: il gaslighter è un maestro nell’arte di invertire i ruoli. Il testo prosegue spiegando come le fondamenta della realtà, e persino della verità, vengano gradualmente minate. Questa nozione, che permette di ripercorrere il modo in cui le donne sono state messe a tacere, è diventata una pericolosa arma politica.

Hélène Frappat

È scrittrice, saggista, traduttrice e critica cinematografica. Nel 2001 ha pubblicato Jacques Rivette, secret compris, un apprezzato studio sul cineasta della Nouvelle Vague. Per France Culture ha curato il mensile di cinema Rien à voir dal 2004 al 2009, oltre a numerosi documentari. È autrice di diversi romanzi pubblicati da Éditions Allia e Actes Sud, tra cui Par effraction, che nel 2009 ha avuto una menzione speciale al Prix Wepler – Fondation La Poste.


Valentina Bortolami ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università di Padova nel 2021 con una tesi su epistemologie, naturalismo e oggettività femministe, dopo aver conseguito la laurea triennale e magistrale presso la stessa università. Le sue aree di specializzazione sono l’epistemologia femminista, la filosofia femminista della scienza, la teoria del punto di vista femminista e il nuovo materialismo femminista.

Giulia La Rocca è dottoranda di filosofia presso l’Università di Ljubljana. Il suo progetto di ricerca si incentra sulla questione della classe subalterna come soggetto della storia, con riferimento ad Antonio Gramsci, agli studi postcoloniali e a Walter Benjamin. Più in generale, i suoi interessi scientifici comprendono la filosofia classica tedesca, in particolare Kant e Hegel, e le questioni dell’autonomia del pensiero e della sua dimensione storica.

Giovanna Miolli ha conseguito nel 2015 il dottorato di ricerca in filosofia presso l’Università degli Studi di Padova con una tesi sul confronto tra la concezione hegeliana della verità e la Identity Theory of Truth. È attualmente ricercatrice Marie Skłodowska-Curie presso l’Università degli Studi di Padova e la Pontificia Universidad Católica Argentina. Il suo progetto intitolato Inclusive Rationality (InRatio) mira a proporre una riarticolazione del ruolo della filosofia all’interno delle società democratiche contemporanee. La ricerca mira a capovolgere tre principali pregiudizi nei confronti di questa disciplina (mancanza di scientificità, astrattezza, inutilità) e a sottolineare il contributo critico e trasformativo della filosofia alle sfide della società.

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Per informazioni
Centro di Ateneo Elena Cornaro