Step by Step 2018 – Le esposizioni

Dal 7 novembre all’11 dicembre, torna anche quest’anno il consueto appuntamento con Step by Step, l’iniziativa dedicata all’arte contemporanea realizzata da Progetto Giovani del Comune di Padova in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, giunta ormai alla quattordicesima edizione.

Per l’edizione del 2018, sono ancora il Centro Universitario Padovano di via Zabarella e il Conservatorio “C. Pollini” di via Eremitani i luoghi che ospitano il ciclo di quattro mostre collettive che coinvolgono giovani artisti curatori emergenti. Grazie alla collaborazione del Conservatorio, per questa edizione sono state coinvolte 4 ensemble strumentali che interpretano musicalmente alcune delle opere esposte.

Step by Step ha proposto a 18 studenti del laboratorio “Curare una mostra d’arte” dell’Università di Padova e a 18 artisti emergenti under 35 selezionati dall’Archivio GAI di misurarsi nella dinamica curatoriale in un contesto reale, concreto e pratico per sperimentare e attivare prassi e modelli dell’arte contemporanea.

Gli artisti e i curatori coinvolti hanno condiviso un percorso di lavoro comune da giugno a novembre, per seguire tutte le fasi di progettazione, organizzazione e realizzazione dell’esposizione.

Insieme al lavoro pratico, Step By Step si è articolato inoltre con appuntamenti di monitoraggio periodici e incontri formativi con professionisti e realtà legate all’arte contemporanea.

Il programma di Step by Step 2018

Le quattro esposizioni sono visitabili negli orari di apertura del Centro Universitario e del Conservatorio nei periodi indicati di seguito. Le quattro inaugurazioni si svolgono alle 18:00 del primo giorno di apertura. Clicca sulle date per maggiori dettagli.

7 - 20 novembre14 - 27 novembre21 novembre - 4 dicembre28 novembre - 11 dicembre

Inaugurazione | 7 novembre – 18:00

Centro Universitario Padovano

Francesca Bizzotto a cura di Laura Faccioli. In questa edizione del progetto Step by Step, la neodiplomata di II livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, propone un polittico realizzato per l’occasione: quattro olii su tela, tra cui una di grande formato, che testimoniano la ricerca del rapporto emotivo tra l’uomo e l’ambiente come luogo conosciuto e viscerale. La sua volontà è quella di raccontare l’intimità degli spazi, creando la condizione necessaria affinché possa emergere il nostro Io più nascosto. Gli oggetti raffigurati costituiscono un alibi per raccontare qualcosa di concreto e vicino all’osservatore. La scelta dell’olio su tela, controcorrente rispetto alle ormai tradizionali installazioni, crea un risultato del tutto inatteso.

Cristina Porro a cura di Gloria Franchin. “Passeggiata” nasce dall’incontro tra l’artista e lo spazio espositivo. Affascinata dalla scalinata che conduce al piano superiore e dalla grande vetrata che si trova in esso, l’artista ha elaborato con la sua personale tecnica dei piccoli elementi vegetali, stilizzati e multicolore, applicandoli successivamente sulle vetrate e sui battiscopa delle scale seguendo un ritmo alternato o casuale.

Linda Simionato a cura di Silvia Mellone. Dopo il percorso universitario terminato con la laurea presso l’Università di architettura IUAV di Venezia nel 2017, per Step by Step propone l’opera “NaturalMente”. Cinque illustrazioni, tre più piccole e due di dimensioni maggiori, eseguite con china ed ecoline. L’idea dell’incontro e della fusione tra uomo e natura nasce dal quello che sarebbe dovuto essere il concept comune del gruppo e quindi il rapporto tra queste due entità viventi. Linda ha voluto poi approfondire questo legame, suggerendo un ritorno a prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo, in quanto è esso stesso parte di noi, come noi siamo natura.

Nicolas Toselli a cura di Beatrice Maistrello. Il progetto dell’artista si intitola “Sante migrazioni” (Holy migrations). È un’installazione composta da tre opere che rappresentano tre diverse annunciazioni rivisitate dall’artista attraverso l’utilizzo di ambientazioni naturali e di animali tropicali che riflettono il pensiero sottostante all’opera. Si tratta di unire il sapere e il cristianesimo della cultura occidentale con il selvaggio paradiso tropicale del mondo indigeno.

Inaugurazione | 14 novembre – 18:00

Conservatorio “C. Pollini”

Martina Cavinato a cura di Claudia Cecchetto. Martina Cavinato, in arte Somejette, nata nel 1995 e studentessa di Arti Visive alla Iuav di Venezia propone l’opera “Trasformazioni Silenziose”, un’ installazione fotografica basata sulle riflessioni del filosofo Francois Jullien. La volontà dell’artista è duplice: a livello concettuale presenta la metamorfosi del baco da seta in farfalla, simbolo di risveglio da uno stato di inettitudine; allo stesso tempo c’è il desiderio di tradurre questa trasformazione in qualcosa di più concreto. È una trasformazione continua e globale, definita “silenziosa” anziché “invisibile” proprio perché è costantemente in divenire ma non percepibile, in quanto gli eventi che la scatenano operano in silenzio.

Cinzia Piazza a cura di Veronica Fosser. Cinzia Piazza, illustratrice veneziana classe 1984, biologa marina. Nonostante una formazione estranea al mondo dell’arte, in lei si evidenzia un’incredibile talento nell’ideare illustrazioni tematicamente varie, forti, divertenti, che fanno riflettere, che colpiscono, mai scontate. Per Step by Step presenta un omaggio alla musica e al luogo in cui avverrà l’esposizione, e porta a pensare out of the box, fuori dagli schemi. L’artista ricorre alla realtà aumentata, grazie alle quale le sue illustrazioni prendono vita, si animano e, muovendosi, mostreranno un lato nascosto, generando stupore e mettendo in luce qualcosa di inaspettato in modo semplice ed efficace.

Andrea Zallot a cura di Arianna Scarpa. Andrea Zallot, neolaureato all’Accademia delle Belle arti di Venezia, si cimenta fin dall’inizio dei suoi studi nella pittura figurativa, evocando varie tematiche, ma prediligendo sempre in qualche modo l’intimo tema della memoria. Per Step by step, questo filo rosso continua ad essere presente, ma si rinnova e il suo lavoro fa un passo avanti. L’artista decide di usare un elemento che esalti questo suo concetto: la polvere, a cui tutto è destinato e tutto si riduce inevitabilmente.

Marta Zamuner a cura di Luca Zantomio. Marta Zamuner si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2018. “Geometria organica”, presentata per Step by Step, è la sua prima esposizione di un lavoro fotografico, nonostante la fotografia rientri da tempo tra i suoi interessi nel campo artistico. L’elemento naturale, punto di partenza della sua opera pittorica, è presente in molti scatti che compongono l’installazione. La natura, in questo caso, porta alla luce le affinità tra questi luoghi abbandonati, ma lontani tra loro, ripopolandoli e trasformandoli.

Musiche

  • Duo di arpe – Aurora Bottacin e Laura Mazzuccato
  • Quartetto di archi

Inaugurazione | 21 novembre – 18:00

Centro Universitario Padovano

Gli artisti e i curatori del terzo gruppo hanno scelto di unire le proprie forze e scegliere un tema comune, declinandolo in modi molto diversi tra loro.

Il soggetto principale della mostra è l’intreccio multiculturale che si crea all’interno del palazzo tutti i giorni; lo attraversano studenti, musicisti e passanti occasionali che a volte sfruttano il giardino alla ricerca di un luogo di pace e di evasione dalla città.

I rapporti tra le persone e tra queste e l’edificio sono stati indagati e riproposti dai cinque artisti mediante un lavoro che, nel suo insieme, costituisce un collage in cui le connessioni vengono da ciascuno indagate e riproposte. La trama dell’edificio si mescola così al canovaccio che viene portato in scena quotidianamente, generando uno schema vivace che ben si presta ad essere riportato su tela e non solo.

Lorenzo Castiglioni a cura di Maria Teresa Ferrara. Lorenzo Castiglioni, classe 1996 e studente dell’Accademia di Belle Arti di Verona, presenta “Soluzione”. Il progetto, composto da tre opere scomposte in più parti, vuole coinvolgere attivamente i visitatori creando chiare relazioni tra gli ambienti, gli oggetti e lo sguardo. In linea con tutta la sua ricerca artistica, lavora anche in questa occasione sugli spazi e sulla complessità della materia che li occupa. Rimettere insieme i pezzi significa ritrovare quell’equilibrio che apparentemente l’agglomerato di materiali diversi sembra non avere.

Francesca Dall’Antonia a cura di Beatrice Timillero. Francesca Dall’Antonia, classe 1992, si è diplomata alla triennale dell’Accademia delle Bella Arti di Venezia in pittura. Attualmente frequenta l’ultimo anni di magistrale in decorazione. Il suo lavoro consta in due tele di grandi dimensioni sintetizzate nel titolo “Percorrendo”. Il percorso effettuato segue le tracce storiche e decorative dell’edificio, con una particolare attenzione alla sua ubicazione e all’importanza del palazzo a cavallo dei secoli. In un mix contemporaneo e multiforme vorticano i dettagli delle volute associati a colori brillanti che fanno riecheggiare di antiche chiacchiere le stanze dell’edificio. L’estetica moderna rende viva e praticabile con gli occhi la via Emilia Altinate come era stata pensata e creata anni e anni prima.

Maddalena Granziera a cura di Gabriele Zanetti. Maddalena Granziera espone l’opera “Padova”, 10/09/18-12/10/18, installazione fotografica composta da immagini scattate nell’ambiente urbano di Padova. Attraverso l’accostamento di scorci, seguendo logiche formali e concettuali, approfondisce il tema conduttore dell’esposizione collettiva: i legami e le relazioni. Segue inoltre la sua restituzione in chiave lirica e personale di paesaggi che per l’artista risultano significativi. Maddalena è nata e lavora a Treviso, ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Riccardo Pantanali a cura di Alexa Rado. Riccardo Pantanali nasce a Palmanova il 23 giugno 1995. Diplomato come geometra nel 2014, dopo due anni sceglie di iscriversi alla Scuola Internazionale di Comics a Padova, dove attualmente frequenta il terzo anni di illustrazione grafica tradizionale. La sua opera propone da un punto di vista temporale i rapporti instauratisi tra le varie personalità che nel corso degli anni hanno abitato il palazzo, trovando un modo per riabitarlo con presenze ormai lontane dagli occhi ma scalfite tra muri e corridoi. Egli vuole trasmettere la sensazione malinconica che è possibile provare nel momento in cui si è forzati a cedere la proprietà di un edificio in cui si vive da tempo, che per anni è stato scrigno di passioni intense e fortezza violata o inviolabile nel suo rapporto con il mondo. Questa malinconia che difficilmente si esprime a parole viene resa mediante il silenzio dei volti.

Laura Poli a cura di Amandha Acosta. Laura Solvej Poli, mosaicista padovana, propone l’opera “Diversamente uguali”, un’installazione composta da tre piramidi sospese nel vuoto. La ricerca dell’artista nasce sia dalla volontà di sperimentarsi, andando oltre gli aspetti tradizionali del mosaico, sia dal desiderio di unire alla tridimensionalità dell’oggetto la contaminazione del marmo con materiali inaspettati: la carta, l’alluminio, il piombo, il sasso e il legno. Il filo conduttore dell’opera è il tema della scrittura, nata per rispondere alle comuni necessità delle diverse popolazioni, viene qui esplorata proponendo una visione tattile di alcune tecniche di stampa e supporti.

Inaugurazione | 28 novembre – 18:00

Conservatorio “C. Pollini”

Davidd D’Addario a cura di Valentina Guidolin. Scherzo in Fa Maggiore per Raspberry è un’installazione sonora che, tramite un software scritto appositamente, prevede la modifica del famoso brano di Cesare Pollini Scherzo in Fa Maggiore per Orchestra. A causa della modifica continua e casuale di alcuni parametri, si creano di volta in volta nuove versioni decostruite nel tempo e nella frequenza del brano. Il lavoro di Davìdd, non vuole essere un’offesa al pezzo originale di Pollini, né una rivisitazione, ma un lavoro sul processo di infinito e di “rinascita”. La musica è elemento scelto per far “comunicare” l’opera con lo spazio d’esposizione.

Andrea Girardi a cura di Elena Zucchello. Andrea Girardi, dopo aver conseguito il diploma di II livello con Indirizzo Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, propone per il progetto Step by Step “Memorie, Visioni, Ricordi”. Un’opera che, seppur osservata nella sua unitarietà, si compone di 96 dipinti ad olio su carta, tutti raffiguranti diversi scorci di Padova impressi nella memoria e nelle sensazioni dell’artista. Applicati in controluce sulle vetrate donano un effetto di colore ed insieme trasparenza, proprio come se si passeggiasse per le vie fatte dai ricordi più personali e profondi di questa città.

Alessia Meneghello a cura di Carlotta De Col. Alessia Meneghello, dottoressa magistrale presso l’accademia delle belle arti di Torino con indirizzo di grafica d’arte e appassionata di fotografia, presenta l’opera “se il pianoforte suona balla il pavimento”. Installazione fotografica, la cui ispirazione deriva da un articolo di giornale riguardante il conservatorio stesso. Le fotografie, poste su un tessuto non tessuto non fisso al pavimento, avranno l’andatura di onde sonore. L’intenzione dell’artista è quella di sottolineare, attraverso l’opera, l’instabilità della struttura al solo suono di uno strumento. Inoltre, all’interno dell’installazione, ci sarà un richiamo a Cesare Pollini, musicista a cui è dedicato il conservatorio.

Ekaterina Sivertseva a cura di Filomena Sgaramella. Ekaterina, giovane artista di origini russe ma ben inserita nel contesto artistico padovano presenta l’opera “Sounds Matter”: una trilogia composta da tre manufatti in argilla bianca cotta e ricoperta con smalto nata dall’incontro fascinoso con tre musicisti del conservatorio Pollini. Il suono, elemento totalizzante della loro vita e della loro ricerca personale prende forma attraverso la porosità, la duttilità di questo materiale divenendo da espressione intima del flusso sottile ma di grande pressione dell’oboe alla scala di note di diversa intensità del pianoforte alla vibrazione che crea nel corpo della voce del baritono.

Adjoa Wiredu a cura di Sandy Zanchin. Adjoa Wiredu, artista multidisciplinare londinese, presenta il progetto dal titolo “Passato e Presente al Pollini”. L’opera, che prende le forme di un video e due poster cartacei, è il risultato di una serie di interviste realizzate all’interno degli spazi del Conservatorio a studenti, ex studenti e professori con lo scopo di indagare i rapporti tra le persone e lo spazio. Il progetto si focalizza sulla generazione più matura che popola l’istituto e che, attraverso le proprie storie personali, ha raccontato la vita del Pollini di allora e di oggi. Le contaminazioni sonore che invadono il luogo si intrecciano alle vicende personali dei suoi abitanti restituendo la fervida realtà del Pollini.

Musiche

  • Trio di trombe – Enrico Mattea, Emanuele Resini, Francesco Vella
  • C(H)IQ Ensemble – clarinetti – Marylisa Mariani, Marianna Musacchio, Luca Penazzato, Elena Tresin

Per informazioni

Ufficio Progetto Giovani – area Creatività
via Altinate, 71 – 35121 Padova
Tel.: 049 8204795
Mail: pg.creativita@comune.padova.it