Ultimo aggiornamento: 3 dicembre 2025

In questa sezione, raccogliamo le testimonianze dei volontari attualmente impegnati in progetti di European Solidarity Corps per i quali Progetto Giovani è ente di invio.
Per leggere i racconti delle persone che hanno partecipato ai progetti negli anni precedenti, è possibile consultare il nostro archivio.
Per saperne di più, conoscere i progetti attivi e scoprire modalità e tempi di candidatura, consulta l’area Spazio Europa del nostro ufficio.
I testi, le foto, le presentazioni e tutti i materiali che seguono sono stati realizzati direttamente dai volontari e dalle volontarie che hanno scelto di testimoniare così la propria esperienza.
Virginia a Borås
Virginia ha 27 anni, è di Padova e, al momento, svolge la sua esperienza di volontariato ESC a Borås, in Svezia. Qui presta servizio presso il Department of Leisure and Public Health di Borås, occupandosi della promozione dei progetti ESC ed Erasmus+. Inoltre, organizza eventi e visite alle scuole, utilizza i social media e collabora nell’organizzazione di attività ricreative.
Sono arrivata a Borås circa un mese fa e sono stata accolta dal tipico clima di questa città: freddo con pioggia e vento. Non sapevo in realtà che nelle settimane successive sarebbe successo l’impensabile… ho visto il sole quasi ogni giorno!
Mi sto ancora godendo questi ultimi giorni con un cielo azzurro mentre piano piano mi sto ambientando nel mio nuovo luogo di lavoro.
Qui il mio compito è assistere i laboratori di uno youth centre nella gestione dei loro ospiti che sono ragazzini tra i 10 e i 18 anni; lo scorso weekend ho organizzato autonomamente la mia prima attività che consisteva nel creare braccialetti dell’amicizia.
I colleghi sono tutti estremamente disponibili se ho un dubbio e i visitatori del centro stanno lentamente cominciando a considerarmi parte dello staff e mi chiedono sempre più spesso di giocare con loro o a carte o a ping-pong.
Per il momento l’ambiente lavorativo mi piace molto e spero che possa aiutarmi a crescere sul piano dell’autonomia e delle responsabilità!



Agata a Trzebież
Agata ha 20 anni, è di Treviso e ora si trova in Trzebież, Polonia, per svolgere il suo progetto di volontariato. Il progetto, della durata di 1 anno, sarà incentrato sul supportare le attività del Youth Educational Centre, aiutando ad organizzare attività ed eventi rivolti ai giovani.
Ieri ho conosciuto gli altri volontari e insieme siamo andati a vedere l’organizzazione. Abbiamo conosciuto alcuni ragazzi, alcuni insegnanti e due ragazzi ci hanno fatto fare un tour dell’intera struttura. È stata una giornata intensa e di preparazione.
Lì vicino c’è anche il mare, e siamo andati a vederlo. Per ora è l’unica foto che ho, ma mi metterò all’opera.


Ottobre è stato un mese molto intenso: nuovo stato, nuova gente e nuova lingua. Ogni giorno, alla sera i ragazzi fanno delle attività ricreative e sportive, e ho partecipato principalmente a quelle cucinando, facendo punching needle, crossfit, calcio, ma soprattutto interagendo con i ragazzi. Loro sono entusiasti di avere me e altri volontari intorno, ci salutano sempre calorosamente e fanno un sacco di domande, nonostante molti di loro non sappiano l’inglese. Abbiamo fatto delle attività legate ad Halloween e alla festività di Ognissanti nei vari Paesi: una mattina siamo anche andati a pulire un cimitero in disuso in tempo per l’1 novembre.
Ad ottobre sono anche stata una settimana a Torun per l’Arrival Training, in cui ho conosciuto altri volontari qui in Polonia che vengono da altri Stati europei. Abbiamo fatto attività di conoscenza e scambio culturale, oltre a visitare la città.




Gloria a Gent
Gloria ha 28 anni, è di Padova e al momento sta vivendo un’esperienza di volontariato con il Corpo Europeo di Solidarietà, in Belgio presso Kiwanis Europe, comunità globale che si impegna a migliorare la vita dei bambini.
Ciao! Sono arrivata ieri, tutto bene! È stato un po’ stressante perché non ho mai avuto tregua finora: sono arrivata all’aeroporto nazionale di Bruxelles dove mi è poi venuto a prendere un collega e sono stata subito portata in ufficio. Mi hanno poi portato in un bellissimo appartamento dove vivo con una coinquilina lituana; una persona molto tranquilla ma gentile.
Oggi sono nuovamente andata in ufficio e adesso sono a riposo perché stasera dovrò seguire un webinar. Comprendo l’inglese, anche se a volte non tutto e permangono delle difficoltà ad esprimermi, ma farò del mio meglio per migliorare. Il team è composto solo da sei persone e abbiamo anche un adorabile cane e oggi ci hanno offerto un pranzo di benvenuto. Piano piano mi ambiento e vi condividerò assolutamente dei contenuti, magari nei prossimi mesi posso provare a fare un video in inglese, vediamo.. Il Belgio è un paese piuttosto costoso e i fiamminghi tendono ad essere un po’ riservati, ma ci hanno già dato degli strumenti per conoscere nuove persone (es: iscriversi all Erasmus student network perche organizzano varie attività). Sono sicura che mi arricchirò, anche se rimango una grande amante delle grandi città; magari sarà un’esperienza per gettare delle basi future.
Grazie mille e a presto!
Federica ad Argelès sur Mer
Federica ha 24 anni ed è di Vicenza. Attualmente si trova in Francia per svolgere il suo progetto di volontariato. Il progetto ha una durata di 6 mesi ed è dedicato alla gestione del programma Erasmus+ nell’ufficio Relazioni Internazionali del liceo Christian Bourquin, ad Argelès sur Mer, Francia.
Questa prima settimana è stata impegnativa (in un buon senso però!).
Il progetto mi sta piacendo molto al momento. Naturalmente, al momento ho avuto una spiegazione generale ma penso che dalla prossima, dato che questa settimana sono a Narbonne con gli altri volontari, entrerò nello specifico delle mie mansioni.
Ciao!
La mia esperienza ESC sta andando molto bene al momento, più di quanto potessi immaginare e faccio fatica a credere che sia passato già un mese abbondante dal mio arrivo. In questo mese ho conosciuto le mie due coinquiline (che presto diventeranno tre) con le quali vado molto d’accordo e con le quali organizzo almeno una volta a settimana un’apericena (non è stato facile all’inizio spiegare il concept dell’apericena 😂).
Il progetto che seguo mi piace tantissimo. Mi occupo soprattutto della mobilità Erasmus degli studenti ma, dato che tra poche settimane è l’anniversario dei 10 anni del liceo, aiuto i miei colleghi nell’organizzazione di varie attività. Con quest’ultimi c’è una buonissima intesa, sono super pazienti ma soprattutto mi hanno accolta benissimo!
Infine, ho approfittato di questo tempo per esplorare la città di Perpignan durante “les journées européennes” e visitare i dintorni (tra cui la bellissima Collioure di cui vi lascio le foto).
Vi tengo aggiornate e ci sentiamo presto!
Federica





Anche il mese di ottobre è volato, mi chiedo come il tempo faccia a passare così velocemente. In questo mese sono successe un po’ di cose: innanzitutto il liceo dove svolgo il mio volontariato ha festeggiato i suoi 10 anni e, per l’occasione, è stata preparata una settimana di festeggiamenti. È stato organizzato di tutto e di più: flashmobs, masterclass con chef rinomati, competizioni di ogni genere e, soprattutto, ho partecipato alla mia prima serata di gala! È stato magnifico!
In Francia, poi, le scuole erano chiuse dal 20 ottobre fino al 2 novembre, quindi ne ho approfittato per fare un piccolo tour di alcune città nel sud della Francia con la mia coinquilina. Siamo andate a Montpellier e Lyon, poi lei è dovuta rientrare nella sua città (Berlino) e io ho proseguito e sono andata a Avignone (dove ho assaggiato il camembert arrostito). Vi lascio delle foto qui sotto!
Ci sentiamo presto!
Bisous, Federica




Alice a Brema
Alice, 23 anni, ha svolto tra Brema e Garlstedt, Germania, un progetto di due settimane dedicato al sociale, con altri 22 volontari e volontarie provenienti da tutto il mondo.
Ciao! Sono Alice e ho 23 anni. Ho appena concluso un progetto di volontariato in team di due settimane col Corpo Europeo di Solidarietà: si è tenuto in Germania tra il villaggio di Garlstedt e la città di Brema, dove ho lavorato insieme ad altri 22 volontari da tutto il mondo.
Sapevo che sarebbe stata un’esperienza completamente nuova per me, per il contesto in cui mi sarei trovata e per i compiti che avrei dovuto svolgere. Sono partita col timore di non essere capace di svolgere i task nel migliore dei modi, data la mia inesperienza nelle attività proposte, e con la preoccupazione di non riuscire a creare dei legami significativi con gli altri volontari, trovandomi in un gruppo così vario per sole due settimane…
Ora che sono tornata, posso dire che queste paure si sono trasformate nei due punti di forza principali di questa esperienza! Vi racconto come, partendo dalla descrizione delle attività che ho svolto. 🙂 Presso la “KulturHaus”, la casa giovanile dove abbiamo alloggiato e lavorato, ho contribuito alla costruzione di raised beds, tolto le erbacce dal giardino, costruito una stazione dedicata al compostaggio e aiutato a rinnovare la casa in molti modi, ad esempio pulendo e ridipingendo la staccionata d’ingresso.
Nella fattoria educativa “Erlebnisfarm” a Brema, sono stata coinvolta nella creazione di cartelli levigando, incidendo, dipingendo e verniciando il legno recuperato da una staccionata non più utilizzabile. Ho anche dato da mangiare agli animali e piantato piante di pomodori nell’orto lì presente. Con gli abitanti locali di Garlstedt, ho svolto l’attività più fisicamente intensa di tutte: ho trasportato e pulito dalla malta mattoni che, così recuperati, verranno utilizzati in futuro per la costruzione di un forno per cuocere la pizza a disposizione della comunità. Tutte le attività sono state svolte in team e si sono sempre creati spazi dove è stato possibile imparare provando, sbagliando e chiedendo aiuto agli altri volontari in tutta serenità.
Mi sono affezionata molto al gruppo che si è creato e allo spazio della KulturHaus. È abbastanza isolata e vicina alla foresta: viverci insieme oltre le ore dedicate al volontariato, tenendola in ordine e condividendone gli spazi, ci ha aiutati a dare un significato concreto ai compiti che abbiamo svolto e a passare bellissimi momenti in compagnia. Alloggiare qui in queste due settimane ci ha aiutato a creare un senso di comunità che in questo breve periodo non si sarebbe potuto creare altrimenti. Abbiamo esplorato la zona facendo molte passeggiate e abbiamo condiviso le serate insieme cucinando piatti tipici del proprio paese, suonando, giocando, e soprattutto parlando. Ho imparato molto su culture geograficamente lontane da me e su persone che avevano tanta voglia di dedicare un po’ del proprio tempo a sentirsi parte di una comunità internazionale di volontari che, in modo pratico, è riuscita a lasciare il proprio segno nel villaggio tedesco di Garlstedt 🙂







Viola in Spagna
Viola ha 25 anni ed è di Rimini. In questo momento si trova a Barcellona, per svolgere il suo progetto della durata di 8 mesi e dedicato allo svolgimento di attività artistico-sociali che promuovano l’interazione collettiva.
Ciao! Vi scrivo per aggiornarvi sul progetto.
Sono passati pochi giorni che sto imparando tante cose riguardo all’organizzazione di questa associazione. Ancora non ho iniziato ma sto imparando come farlo ecco. Domani avrò il mio primo laboratorio pratica di danza. Vi aggiorno!
Sono arrivata a Barcellona senza aspettative, ma con tanta voglia di mettermi in gioco e in questo primo mese è proprio servita! La città è bellissima e piena di cose da fare ed il progetto mi sta piacendo molto! Ovviamente è difficile riuscire subito nelle cose nuove, quindi ho deciso di darmi tempo e imparare piano piano. Sento già di aver imparato tanto e di aver conosciuto persone fantastiche. Mi sembra ancora tutto una novità, ma che sono pronta a scoprire con curiosità.




Sono giunta ormai al sesto mese di volontariato ed il tempo è volato! L’associazione in cui sto facendo il progetta organizza molti eventi e laboratori interessanti e sono felice di farne parte! I weekend liberi mi permettono di esplorare la Catalunya e godere dell’estate scappando un po’ dalla calda città di Barcellona. Allego qualche foto della mia quotidianità.



Greta in Islanda
Greta ha 26 anni ed è di Padova. Attualmente si trova in Islanda, a Reykjavík, per svolgere il suo periodo di volontariato ESC di 4 mesi presso il Vin Day Center – centro di salute mentale.
L’arrivo è andato molto bene, Kristín è molto disponibile e premurosa! Ora sono nel suo ufficio per sistemare i documenti necessari e domani andrò invece alla sede del progetto, il VIN center.
Anche per quanto riguarda l’alloggio mi trovo bene per ora, ho conosciuto qualche coinquilino e uno in particolare si è reso disponibile per spiegarmi un po’ di cose.
Ci aggiorniamooo
Il primo mese è stato intenso ma davvero bello: inserirsi in un nuovo ambiente richiede sempre tanta energia, soprattutto se a farne parte sono soggetti con disturbi della salute mentale. Sento però di star pian piano rompendo il ghiaccio, specialmente con alcuni degli ospiti del centro diurno in cui presto servizio, che padroneggiano molto bene l’inglese e con cui riesco quindi ad avere interessanti conversazioni. Da loro sto imparando tantissimo, sia per quanto riguarda la cultura e le tradizioni islandesi, a cui molti sono affezionati, sia sulla consapevolezza di sé, dei propri pregi e difetti e, soprattutto, della capacità di stabilire i propri confini.
Anche il team con cui lavoro è estremamente professionale, inclusivo, e attento alle necessità di ciascuno degli ospiti presenti. Non mancano però le occasioni di stimolo: abbiamo addirittura sfidato la sorte preparando qualche pasto… vegano!
Gli orari del centro diurno lasciano comunque spazio a parecchio tempo libero, che ho sfruttato per esplorare un po’ i dintorni di Reykjavík e devo dire che finora le aspettative non sono mai state deluse!





In questi mesi sono riuscita ad inserirmi di più nella routine del centro, conoscendo meglio sia gli ospiti che il resto dello staff. È una realtà accogliente e attenta ai bisogni di chi la frequenta e un punto di riferimento per diverse persone qui: un tesoro raro! Ogni membro del team ha le sue caratteristiche e insieme lavorano davvero egregiamente: è un piacere poterne fare parte!
Anche il tempo libero è denso di avventure ora che le temperature sono più permissive e le giornate decisamente più lunghe (anche troppo!). Nel prossimo mese, l’ultimo qui per me, ho in programma qualche viaggio con degli amici conosciuti durante il progetto: anche giugno si preannuncia un mese intenso ma ricco di belle esperienze e posti magnifici da visitare.





Le ultime settimane al centro sono state molto ricche di eventi e, grazie al bel tempo, siamo riusciti a godere di qualche attività all’aria aperta. La tristezza per l’imminente partenza si è fatta sentire, ma mi ha permesso di assaporare più intenzionalmente tutti i momenti in compagnia. Ho avuto inoltre la possibilità di viaggiare ed esplorare nuove aree dell’Islanda assieme a nuovi amici conosciuti durante l’ on-arrival training (per me un po’ tardivo), ma anche per organizzare qualche breve viaggio in solitaria.
L’esperienza al centro mi ha aiutato a capire che direzione prendere nel mio prossimo futuro professionale e a realizzare che, prima o poi, la bussola punterà di nuovo verso Reykjavik!




Mattia in Spagna
Mattia ha 21 anni, è di Venezia e attualmente si trova a Magea, Burgos, per partecipare al progetto ESC “Youth educ(ACTION)” presso Magea Escuela Activa. Il progetto ha una durata di 6 mesi e qui, fornisce supporto agli insegnanti durante le lezioni e li aiuta a svolgere le varie attività curricolari ed extracurricolari.
Come detto questo mese ho iniziato a fare lezioni di ginnastica e di Unidad. La mia giornata tipo si svolge così: mi sveglio e mi porta a scuola una famiglia di uno dei bambini che vanno al mio collegio, arrivo e faccio da tutore ai bambini che arrivano prima o svolgo piccoli lavori per le insegnanti come stampare o plastificare fogli che servono per varie attività, poi con l’inizio delle lezioni do una mano generale all’insegnante a seguire i ragazzi e a aiutarli se hanno bisogno, poi dipende dal giorno o pulisco la palestra o preparo le patate al forno per la merenda dei ragazzi, o semplicemente sto con loro. Poi mi preparo una tisana e vado fuori a sorvegliarli per la ricreazione, dopo aiuto sempre l’insegnante fino alla fine della giornata di scuola e mi faccio accompagnare a casa da un’altra famiglia (unico momento un po’ imbarazzante della giornata), preparo il pranzo e mi riposo. Il mercoledì e lunedì ho il corso di spagnolo dalle 7:00 alle 9:00 e subito dopo vado in palestra e dopo torno distrutto a casa a prepararmi la cena, dopo dormo e si ricomincia. 🙂
MARZO
Questo mese è andato molto bene, come sempre con normali alti e bassi. A scuola come sempre ho aiutato a svolgere le lezioni: ho tenuto la mia lezione di ginnastica e di “cooperazione”, facendo giochi di condivisione con ogni settimana un tema diverso. Inoltre questo mese abbiamo piantato 12 nuovi alberi nel giardino della scuola, abbiamo costruito un tavolo per gli attrezzi e in seguito pitturato. Il giovedì i ragazzi hanno iniziato a tenere un podcast parlando delle proprie passioni e attività. La settimana scorsa è andato via da burgos perché ha terminato gli studi il mio amico che avevo conosciuto qua, questo mi ha reso un po’ triste, ora mi sento un po’ spiazzato perché lui e la mia coinquilina francese (che torna in Francia la settimana prossima) sono le persone con cui mi trovo e trovavo meglio qua a burgos nel mio tempo libero, quindi questo diciamo che è il solo problema che ho ora. Inoltre mi è tornata un po’ la para di cosa fare il prossimo anno, non so se studiare e se si cosa o lavorare, molta confusione diciamo, però amen dai si va avanti! Ho terminato con l’aiuto della mia coinquilina e di una professoressa della scuola un mio progetto di grafica, e mi ritengo soddisfatto. Al momento mi sembra di non aver altro da aggiungere.
APRILE
In questo mese ho aiutato molto nelle attività soprattutto a orario di pranzo nell’aiutare a seguire i ragazzi e i più piccoli.









Erika in Lussemburgo
Erika ha 22 anni e attualmente sta svolgendo un progetto in Lussemburgo presso un’associazione che si occupa di programmi di sensibilizzazione e promozione sulle tematiche agricole e alimentari.
Il progetto sta andando a meraviglia! Oltre ad essere molto stimolante, anche il team con cui lavoro è fantastico. La gente è sempre disponibile a chiarimenti e disposta a dei brevi briefing in caso di domande o dubbi. Inerente all’aspetto lavorativo del volontariato ho partecipato all’on-arrival training che è stato molto utile, sia da un punto di vista pratico (per comprendere fino in fondo anche le mansioni e i diritti del volontario) che sociale. Nel gran ducato del Lussemburgo siamo in 16 volontari europei, non troppi ma buoni 🙂
Per il resto, è passato già un mese e sono riuscita ad integrarmi abbastanza bene anche nella vita sociale, tra sport ed eventi vari.
OTTOBRE
Il primo mese, il primo tocco con una nuova realtà, i primi passi in questa nuova versione di sé stessi. Momenti che si colorano di tante sfumature, in simbiosi con l’autunno e la sua metamorfosi.
Il Gran Ducato di Lussemburgo, piccolo quanto ricco di eventi, sta regalando molte emozioni e sfide, a partire da quelle linguistiche. Uno stato che parla quasi ufficialmente quattro lingue e che ha visto in pochi anni la propria popolazione più che raddoppiare. Nel mio piccolo e personale mondo ho avuto modo di conoscere il network delle NGOs e osservare come il tessuto sociale e non governativo si stia mobilitando per le proprie cause. Il volontariato riguarda una NGO che ha a cuore l’agroecologia, la transizione alimentare per una sicurezza di quest’ultima e campagne che intendono promuovere il locale e i suoi attori.
Sul versante sociale ci sono molti eventi a Lussemburgo-ville che intendono far incontrare persone di tutto il mondo, promuovendo anche le proprie differenze linguistiche e culturali. Anche grazie all’on-arrival training di fine ottobre ho anche avuto modo di conoscere gli altri volontari (per la maggior parte tedeschi, ma non solo) e tessere una rete per i mesi a venire. Tra feste, serate di film e cucine interculturali, il tutto sta procedendo molto bene.
NOVEMBRE
Novembre si è aperto con molta nebbia ma anche molte novità, tra cui l’apertura ufficiale di TERANGA, la casa della transizione alimentare presso cui finalmente possono avere luogo le attività di sensibilizzazione. Le prime settimane sono state strettamente logistiche, occupando il tempo tra trasferimenti, pulizie, creatività nell’addobbare il luogo, presentazioni e tanti incontri. Inoltre, con una super formazione mirata per l’utilizzo di Canva Pro anche l’aspetto della comunicazione è pronto ad essere finalizzato e sfornare nuovi contenuti creativi per un mese pieno di eventi e idee.
DICEMBRE
Con l’avvio delle attività ci si è concentrati sulla loro organizzazione tanto sulla loro promozione. Perché ahimè, come tutte le iniziative ha bisogno di un po’ di tempo per affermarsi e saltare tra le bocche dei cittadini locali. Per questo l’aspetto della comunicazione è stato al centro dell’attenzione e delle energie. Attraverso degli incontri con alcune testate giornalistiche, di riviste e di formazione con l’agenzia di comunicazione affiancata all’ONG si sta aumentando la visibilità del luogo nel desiderio che un giorno venga vissuto da chi voglia entrare per due chiacchere e per informarsi. Eppure, i momenti di risate non sono mai mancati ! All’interno del team, tra me e l’altra volontaria e con il resto dei coinquilini della casa.
Sono passati tre mesi: il tempo scorre veloce e di un’ottima qualità. Grazie alle nuove amicizie che si stanno consolidando e agli hobbies che arricchiscono i ricordi rendendoli vivi e colorati !




Dal freddo e il grigiore invernale si sta già approdando alla primavera, con i suoi campi che iniziano a diventare sempre più verdi e la città che sembra risvegliarsi dal suo torpore. Le giornate iniziano ad allungarsi e così anche le ore all’interno di TERANGA diventano sempre più produttive.
Le idee iniziano a fiorire e con esse anche la volontà di voler realizzarle, grazie alla fiducia e allo spazio di creatività che viene concesso a noi volontarie. Le belle giornate invogliano a vedere completato il giardino che durante l’estate accompagnerà diversi atelier per far apprendere ai bambini e ai più grandi l’esperienza dei giardini condivisi. In tutto ciò, gli atelier di cucina non mancano, trasmettendo così la bellezza del cucinare insieme e locale, proprio ciò che l’ONG intende promuovere qua, nel nord del globo.
Questi ultimi mesi sono stati affollati di riunioni, di incontri con gli attori locali, di strategie da affinare e di momenti di condivisione e conoscenza reciproca con tutto il team dell’ONG. In tutta questa frenesia, il Lussemburgo sta sorprendendo con lunghe giornate soleggiate, invitandomi a passeggiare nella natura, per rallentare, per quanto possibile, il tempo.
Non mi sembra ancora vero che sia giunta a metà di questa esperienza! Ancora tanto altro c’è da sperimentare e da vivere, in questo piccolo Stato dell’Europa.



La stagione estiva è definitivamente arrivata, con il suo caldo e le sue attività all’aria aperta!
Le giornate sono lunghe e permettono di vivere più capitoli all’interno della stessa giornata, cominciando dal volontariato che occupa la mattina e il primo pomeriggio, poi libero tempo e spazio alla curiosità!
In questo mese, oltre alla mia routinaria arrampicata, ho preso parte ad un festival della musica francese (sempre come volontaria), avendo modo di conoscere molte persone del posto e anche molti francesi di frontiera.
Sono riuscita a portare a termine dei progetti esterni al volontariato, come quello all’interno di una fondazione filantropica lussemburghese per approvare dei progetti sociali sul territorio, e all’interno dell’ambiente lavorativo, come le porte aperte e la creazione di alcuni workshops per l’estate (quest’ultime insieme al team).
Nel complesso sono stati mesi di grandi incontri con persone che con il loro modo di vivere e con il loro passato mi hanno segnato profondamente, ammirando chi dopo anni di lavoro nell’agroecologia non perde la speranza nei giovani e nel cambiamento del paradigma.




Dunque, l’esperienza di volontariato termina e con sé trasporta un bagaglio di ricordi ed esperienze. Nonostante rimanga a Lussemburgo grazie ad un’offerta di lavoro all’interno dell’ONG, con la partenza delle altre persone intorno a me, anch’io mi ritrovo a vivere un nuovo cambiamento. Un nuovo riassetto, un nuovo ambiente ed un nuovo ritmo. Un viaggio che sperimento senza che sia io a muovermi fisicamente.
Sono felice di aver intrapreso tale scelta un anno fa. Lo rifarei, senza nessun ombra di dubbio. Ed ora, spazio ad un nuovo capitolo della vita.





Libera in Germania
Libera ha 19 anni e si trova a Dresda, Germania per un progetto educativo annuale dedicato allo sviluppo e all’approfondimento di temi politici e storici per ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori.
Ciao mi chiamo Libera e ho 19 anni. Attualmente sto svolgendo un anno in Germania, precisamente a Dresda, presso una associazione che sviluppa e approfondisce i temi politici e storici per poi insegnarli ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
Il mio primo mese è andato e posso dire con certezza che mi sto trovando molto bene. Sto facendo un sacco di amicizie, grazie ai numerosi programmi studenteschi della città e anche grazie alle numerose iniziative che la mia associazione mi propone.
Ho trovato finalmente una casa, nella quale mi sento sicura ed accolta; i miei coinquilini oltre ad essere super disponibili e gentili, mi stanno aiutando anche con il mio tedesco.
A lavoro mi trovo bene, forse però ogni tanto lo trovo un pò noioso perché non ho moltissime tasks da svolgere, in generale però l’ambiente è fantastico, i colleghi premurosi e disponibili.
Da quando sono qui svolgo un corso di tedesco due volte alla settimana e poi una volta alla settimana faccio parte di un club misto di pallavolo. Mi è molto utile così posso sempre socializzare e conoscere persone nuove.
Questa settimana sono stata a Brema per un workshop con altri volontari internazionali, è stato stupendo, non ho parole per descriverlo se non wow.



Questo secondo mese l’ho passato ad esplorare un po’ la Germania. In un workshop che avevo fatto lo scorso mese, avevo avuto l’opportunità di instaurare delle nuove amicizie con dei volontari di altri Paesi europei e a ottobre abbiamo avuto l’occasione di rivederci tutti in città diverse dalle nostre.
Per ora sono stata a Rostock e Berlino. In particolare, nella capitale siamo stati in diversi pub e locali e per Halloween ci siamo travestiti e siamo andati ad un evento techno.











