BlogEstero22 Gennaio 2025-Commenti disabilitati su All’estero con Progetto Giovani – I racconti
Ultimo aggiornamento: 5 maggio 2025
In questa sezione, raccogliamo le testimonianze dei volontari attualmente impegnati in progetti di European Solidarity Corps per i quali Progetto Giovani è ente di invio.
Per leggere i racconti delle persone che hanno partecipato ai progetti negli anni precedenti, è possibile consultare il nostro archivio.
Per saperne di più, conoscere i progetti attivi e scoprire modalità e tempi di candidatura, consulta l’area Spazio Europa del nostro ufficio.
I testi, le foto, le presentazioni e tutti i materiali che seguono sono stati realizzati direttamente dai volontari e dalle volontarie che hanno scelto di testimoniare così la propria esperienza.
Viola in Spagna
Viola ha 25 anni ed è di Rimini. In questo momento si trova a Barcellona, per svolgere il suo progetto della durata di 8 mesi e dedicato allo svolgimento di attività artistico-sociali che promuovano l’interazione collettiva.
Leggi il messaggio del suo arrivo
Ciao! Vi scrivo per aggiornarvi sul progetto.
Sono passati pochi giorni che sto imparando tante cose riguardo all’organizzazione di questa associazione. Ancora non ho iniziato ma sto imparando come farlo ecco. Domani avrò il mio primo laboratorio pratica di danza. Vi aggiorno!
Leggi il racconto di marzo e guarda le foto
Sono arrivata a Barcellona senza aspettative, ma con tanta voglia di mettermi in gioco e in questo primo mese è proprio servita! La città è bellissima e piena di cose da fare ed il progetto mi sta piacendo molto! Ovviamente è difficile riuscire subito nelle cose nuove, quindi ho deciso di darmi tempo e imparare piano piano. Sento già di aver imparato tanto e di aver conosciuto persone fantastiche. Mi sembra ancora tutto una novità, ma che sono pronta a scoprire con curiosità.
Greta in Islanda
Greta ha 26 anni ed è di Padova. Attualmente si trova in Islanda, a Reykjavík, per svolgere il suo periodo di volontariato ESC di 4 mesi presso il Vin Day Center – centro di salute mentale.
Leggi il messaggio del suo arrivo
L’arrivo è andato molto bene, Kristín è molto disponibile e premurosa! Ora sono nel suo ufficio per sistemare i documenti necessari e domani andrò invece alla sede del progetto, il VIN center.
Anche per quanto riguarda l’alloggio mi trovo bene per ora, ho conosciuto qualche coinquilino e uno in particolare si è reso disponibile per spiegarmi un po’ di cose.
Ci aggiorniamooo
Leggi il racconto di marzo e guarda le foto
Il primo mese è stato intenso ma davvero bello: inserirsi in un nuovo ambiente richiede sempre tanta energia, soprattutto se a farne parte sono soggetti con disturbi della salute mentale. Sento però di star pian piano rompendo il ghiaccio, specialmente con alcuni degli ospiti del centro diurno in cui presto servizio, che padroneggiano molto bene l’inglese e con cui riesco quindi ad avere interessanti conversazioni. Da loro sto imparando tantissimo, sia per quanto riguarda la cultura e le tradizioni islandesi, a cui molti sono affezionati, sia sulla consapevolezza di sé, dei propri pregi e difetti e, soprattutto, della capacità di stabilire i propri confini.
Anche il team con cui lavoro è estremamente professionale, inclusivo, e attento alle necessità di ciascuno degli ospiti presenti. Non mancano però le occasioni di stimolo: abbiamo addirittura sfidato la sorte preparando qualche pasto… vegano!
Gli orari del centro diurno lasciano comunque spazio a parecchio tempo libero, che ho sfruttato per esplorare un po’ i dintorni di Reykjavík e devo dire che finora le aspettative non sono mai state deluse!
Anna in Polonia
Anna ha 23 anni ed è di Verona. Ora si trova in Polonia, dove sta vivendo un’esperienza di volontariato con il Corpo Europeo di Solidarietà presso il centro culturale MOK, dove si occuperà dell’organizzazione ed implementazione degli eventi.
Leggi il racconto del suo arrivo
Sono arrivata e sta andando tutto molto tranquillamente. Questi primissimi giorni sono stati sicuramente difficili, ma credo che non ci siano inizi troppo facili quando si fanno programmi del genere e si parte completamente da soli. Ad ogni modo, ora come ora non ho ancora iniziato a lavorare (credo di iniziare questo giovedì) perché finora ho passato il weekend a pulire casa e a conoscere le mie coinquiline (molto carine e disponibili). Ieri ho semplicemente incontrato il mio mentore che, oltre ad essere stato un incontro molto utile, è stato molto bello iniziare già a conoscere qualcuno di nuovo del posto.
Oltre a ciò, ho svolto già le mie primissime tasks, che mi avevano lasciato da fare a casa: una presentazione su di me, il mio paese e la mia città, che dovrò presentare a dei ragazzini della scuola primaria con cui lavoreremo in futuro, e un welcoming video per i social, video sempre utili per promuovere questo tipo di mobilità e conoscere anche i volontari con cui si collabora. Per ora, quindi, ho visto e conosciuto molto poco del posto però nonostante ci sia qualche problema con l’inglese (non lo parla nessuno), mi sembrano tutti molto gentili :)))
Sicuramente nelle prossime settimane riuscirò a scrivere di più e dare più dettagli su quello che sto facendo.
Vi tengo aggiornate 😚
Leggi il racconto di aprile e guarda le foto
Non riesco a credere che il mio primo mese in Polonia sia già finito – il tempo è volato così velocemente!
Quando sono arrivata, tutto mi sembrava completamente nuovo dato che non ero mai stata in Polonia prima. Ma, ora sta iniziando a sembrarmi sorprendentemente familiare. Sono davvero felice di vedermi orientarmi e costruire lentamente la mia routine qui.
Certo, a volte è ancora difficile – non passa un solo giorno senza che mi manchino la mia famiglia e i miei amici a casa. Ma allo stesso tempo, mi sento incredibilmente grata di essere qui e di far parte di un’esperienza così speciale.
Ho conosciuto così tante persone gentili e accoglienti, e mi piace davvero andare al lavoro. Ho la possibilità di supportare workshop, eventi, festival e altro ancora – e ora sto persino iniziando a organizzare i miei workshop! Per ora, uno sarà sull’iris folding, una tecnica di collage di carta, e un altro sul kamishibai.
Tra le attività che ho proposto invece, quella che spero di iniziare presto è l’avere conversazioni/corsi di inglese e un workshop su come realizzare il “plarn” (filato di plastica). Questa parte mi sembra sia “scary” che eccitante dato che queste sono attività completamente nuove per me, quindi mi sto impegnando a fare pratica in anticipo. Sono davvero grata per la possibilità di crescere, imparare nuove competenze e uscire dalla mia zona di comfort.
Parlando ora di un aspetto diverso, mi sono anche impegnata per esplorare di più la Polonia. Ho avuto la possibilità di chiacchierare con la gente del posto, incontrare amici di persone dell’organizzazione e persino viaggiare un po’ nei fine settimana. Avere città come Cracovia e Breslavia nelle vicinanze è stato incredibilmente comodo – ho già avuto la possibilità di visitarle entrambe, e posso confermare essere belle e ricche di storia proprio come immaginavo.
So di aver iniziato visitando alcune delle città più famose, ma sono altrettanto entusiasta di scoprire le città e i villaggi più piccoli nelle vicinanze. Credo che quei luoghi più tranquilli possano offrire uno sguardo più profondo nella cultura, nelle tradizioni e nella bellezza naturale di questo paese.
Tutto sommato, questo primo mese è già stato pieno di apprendimento, crescita ed esperienze incredibili – e non vedo l’ora di vedere cosa porteranno i prossimi mesi!
Anna <3
Chiara in Belgio
Chiara ha 23 anni ed è di Bari. Attualmente sta vivendo un’esperienza di volontariato con il Corpo Europeo di Solidarietà in Belgio, presso un’associazione che promuove la disabilità e l’inclusione.
Leggi il racconto di febbraio e guarda le foto
Ciao a tutti!
Mi chiamo Chiara e sto vivendo un’esperienza di volontariato con il Corpo Europeo di Solidarietà qui in Belgio. Che dire? Il primo mese è volato, e mi sto trovando davvero bene!
Lavoro con Interra, un’associazione che promuove la diversità e l’inclusione delle persone nuovamente arrivate nel territorio di Liège con la popolazione locale, e fin dal primo giorno mi sono sentita accolta in un ambiente caldo, dinamico e pieno di energia. I miei colleghi sono fantastici: gentili, disponibili e sempre pronti a ridere e condividere. Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo e posso migliorare il mio francese, immersa in un contesto multiculturale dove si incrociano idee, esperienze e punti di vista diversi. È una sfida continua, ma anche una grande fonte di ispirazione!
Mi sono imposta una regola: parlare solo in francese. Anche quando inciampo sulle parole o mi impappino, vado avanti. L’importante è provarci, buttarsi, mettersi in gioco (e farsi capire, possibilmente!).
Sin dal primo giorno mi sono sentita motivata e curiosa di scoprire tutto di questa nuova avventura… e questo entusiasmo non è cambiato! È un primo passo nel mondo del lavoro, in una città tutta da esplorare 🙂
Vi lascio qualche foto del mio luogo di lavoro, di Liège, la città che mi sta ospitando, e dei miei colleghi, con cui condivido questa esperienza incredibile.
Ci aggiorniamo presto!
Leggi il racconto di marzo e guarda le foto
Marzo è letteralmente volato! Questo mese è stato speciale perché ho finalmente visitato Bruxelles, una città che sognavo di vedere fin da bambina ma che, per un motivo o per un altro, non avevo mai avuto l’occasione di esplorare. E finalmente l’ho fatto! È stata un’esperienza magica, mi sono emozionata ad ogni angolo, tra l’architettura, l’atmosfera e la storia che si respira ovunque 🌱
Oltre a questo, sto conoscendo sempre più persone, mi sto aprendo e riesco a farmi conoscere anche in francese, la mia terza lingua! E infatti, praticandolo ogni giorno, sento che sta migliorando sempre di più. Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo, e questo mi motiva tantissimo 🫂
Sul lavoro tutto procede bene, mi sento sempre più a mio agio e il clima qui è fantastico (non parlo del meteo purtroppo, ma dell’ambiente lavorativo!). Certo, qualche giornata di pioggia belga non manca mai, ma ormai ci sto facendo l’abitudine.
Insomma, marzo è stato un mese pieno di nuove esperienze e crescita personale. Chissà cosa porterà aprile! 🌺
Viola a Barcellona
Viola ha 25 anni e attualmente si trova a Barcellona, in Spagna, per svolgere il suo progetto di volontariato. Il progetto ha una durata di 8 mesi ed è dedicato ad attività artistico-sociali che promuovono l’interazione sociale collettiva.
Leggi il primo racconto
Ciao! Vi scrivo per aggiornarvi sul progetto. Sono passati pochi giorni e sto imparando tante cose riguardo all’organizzazione di questa associazione. Ancora non ho iniziato ma sto imparando come farlo ecco. Domani avrò il mio primo laboratorio pratica di danza. Vi aggiorno!
Lorenzo ad Alzira
Lorenzo ha 24 anni ed è di Padova. Attualmente si trova ad Alzira, in Spagna per svolgere il progetto di 6 mesi “Juventud y Solidaridad Europea en Alzira” presso il MUMA, il Museo Municipale del Comune di Alzira.
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Per adesso tutto bene sono arrivato, sto conoscendo un po’ i coinquilini e stasera mangerò assieme agli altri volontari, in modo tale da conoscerli anche. Domani alle 9:00 avrò l’incontro assieme all’agenzia e al museo dove lavorerò e dove mi spiegheranno tutto. Nelle prossime settimane assolutamente vi aggiornerò e cercherò di fare qualche foto.
Leggi il racconto di marzo e guarda le foto
Ciao sono Lorenzo, ho 24 anni e ora mi trovo da quasi un mese ad Alzira, un piccolo paesetto a 40 minuti da Valencia e sto svolgendo il mio periodo di volontario, attraverso il corpo europeo di solidarietà. I primi giorni sono stati molto intensi e ricchi di esperienze incredibili. Fin da subito mi hanno dato la possibilità di conoscere gli altri volontari che vengono da tutta Europa e ho iniziato a svolgere il mio volontariato presso il museo comunale e, attualmente, anche nell’ufficio turistico della città. Devo dire che mi sto divertendo molto, ho trovato un bel gruppo e, poi, ho potuto fare esperienza di una delle feste più importanti della regione di Valencia: las Fallas. Questa è una festa tradizionale valenciana dove tutta la comunità partecipa e per la prima volta anche i volontari sono stati invitati a partecipare in prima linea come “falleros”. Purtroppo il tempo non è stato dalla nostra parte, ma ci siamo trovati molto bene, tra paella, cervezas e molta musica. Inoltre, in questi primi weekend, sto avendo modo di visitare per bene, Valencia, una città bellissima, non troppo grande, ma ricca di attività da fare e sempre piena di persone, turisti che girano per la città. Per ora, la mia esperienza può dirsi iniziata nel migliore dei modi, seguiranno aggiornamenti. A presto.
P. S. Ovviamente io ed i miei coinquilini siamo andati il primo weekend disponibile a vedere il Valencia giocare
Leggi il racconto di aprile e guarda le foto
Nel mese di aprile, come per quello passato, mi sono divertito molto. Sono stato inondato dalla magia della tradizione della semana santa, dove per almeno due settimane ho sentito i tamburi e tutta la comunità in festa in attesa dell’arrivo della Pasqua. Ho avuto poi la fortuna di viaggiare un pochetto in questo mese: sono andato a Salamanca ad incontrare un amico che sta facendo il Camino di Santiago, il viaggio per arrivarci è stato bello lungo, ma ne è valsa la pena, perché Salamanca è davvero molto bella. Poi mi ha raggiunto la mia fidanzata e quindi ci siamo fatti una bella settimana turistica per la Costa Blanca, tra Alicante e Valencia, dove abbiamo visto un sacco di bei paesetti e borghi che consiglio a tutti di visitare. Ora sono tornato e mi aspetta un mese di Maggio bello pieno di cose nuove da fare e da imparare. In teoria, inizierò a fare qualche visita guidata in spagnolo qui ad Alzira. Quindi tutto bene questo mese.
Greta in Islanda
Greta ha 26 anni e viene da Padova. Attualmente si trova in Islanda, a Reykjavik per svolgere il suo periodo di volontariato ESC. Il progetto ha una durata di 4 mesi e si svolge presso il Vin Day Center, centro di salute mentale.
Leggi il racconto
L’arrivo è andato molto bene, Kristín è molto disponibile e premurosa! Ora sono nel suo ufficio per sistemare i documenti necessari e domani andrò invece alla sede del progetto, il VIN center.
Anche per quanto riguarda l’alloggio mi trovo bene per ora, ho conosciuto qualche coinquilino e uno in particolare si è reso disponibile per spiegarmi un po’ di cose.
Ci aggiorniamooo
Arianna in Irlanda
Arianna sta partecipando ad un progetto di volontariato europeo presso la Simon Community di Dublino. In particolare, si dedica all’organizzazione di attività (film, cucina, arte, uscite) con gli utenti del servizio.
Leggi il racconto dell'arrivo e guarda le foto
Ciao! Sono Arianna e sto partecipando ad un progetto di volontariato europeo presso la Simon Community di Dublino. Sono arrivata da circa una settimana e mi sto ancora ambientando. All’inizio è stato difficile stravolgere completamente la propria routine, piano piano sono riuscita a crearmene una e mi piace!
Dublino è incredibile, si può passare dalla pioggia al sole in sole due ore. Presso il servizio in cui svolgo volontariato ho iniziato a entrare in relazione con alcuni “clients” e a preparare qualche attività, ma è ancora presto, bisogna prima instaurare un rapporto di fiducia. Intanto proprio oggi siamo andate a fare una passeggiata al parco e alla National Gallery of Ireland insieme a due di loro. Ho anche partecipato a un training di 4 giorni dove ho potuto conoscere molti altri volontari provenienti dall’Irlanda, anch’essi coinvolti in progetti ESC, in cui abbiamo lavorato insieme sui principi della solidarietà europea. Vi lascio qualche foto di questi primi giorni!
Leggi il secondo racconto e guarda le foto
Il progetto sta andando bene, sono nel servizio di emergenza assieme ad un’altra volontaria italiana, Simona. Insieme siamo riuscite ad organizzare un sacco di attività con i “clients”: film, cucina (tanta cucina italiana portata anche qui!), arte, giochi in scatola (vanno matti per Domino e Bingo), meditazione e yoga, uscite al parco/al museo. Per delle occasioni speciali abbiamo organizzato feste e attività a tema: Halloween; Happy but Scrubby Book (il lancio di un libro con disegni, poesie, opere d’arte dei “clients” di tutta l’organizzazione); in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere” abbiamo organizzato una settimana di attività a tema (uno speaker è venuto a parlare al riguardo per sensibilizzare; autodifesa con un trainer; film “The color purple”; un cartellone con riflessioni finali); ora ci stiamo preparando per Natale!
Al di là del servizio, Dublino è molto viva, ogni settimana ci sono degli eventi culturali e ci sono molte opportunità per chi, come me, ama la natura, lo sport e le escursioni! Sono riuscita ad esplorare anche i dintorni ed è un Paese molto verde.
La parte più difficile è condividere casa con altre 10 persone molto diverse da te, ci sono stati un po’ di screzi riguardo le pulizie e lo stress è molto alto, ma andare al servizio ti cambia la giornata e ti fa passare tutto, ricordandoti perché sei qui!
Leggi il racconto finale
Come riassumere sei mesi in poche righe? Il primo mese e mezzo è di novità e ambientamento, esci, conosci, esplori. Dal terzo entri un po’ in crisi, inizi a sentire il peso di tutte le novità e le situazioni difficili che incontri nelle tue attività di volontariato o con le persone con cui convivi; inizi a pensare di voler tornare in anticipo, ma ti confronti e fai squadra con chi sta vivendo la tua stessa esperienza. Il quarto ritrovi una tua stabilità e continui ad esplorare. Il quinto e il sesto mese volano in un batter d’occhio, tanto da pensare di restare e prolungare o di ritornarci al più presto.
È stato un periodo intenso, un po’ come stare sulle montagne russe. Alti e bassi, non è tutto rose e fiori, ma ne vale la pena e lo rifarei di nuovo. Cambiamenti interni ed esterni, tante scoperte dentro e fuori di te. Crescita e autoconsapevolezza. Conoscersi e conoscere. Scoprire e scoprirsi. Quali sono i tuoi confini, quando spingersi oltre la propria zona di comfort e quando invece chiedere aiuto. Interculturalità, interazione, creatività, spirito di iniziativa e flessibilità.
Sono partita con la voglia di portare qualcosa, di aiutare e dare supporto. Anche se sembrerà banale, quello che mi porto dentro in termini di storie di vita, persone, gesti, quotidianità, insegnamenti è molto più. Nonostante le difficoltà incontrate e nonostante due o tre volte abbia pensato di mollare tutto.
Consiglierei di partire per un progetto ESC? Assolutamente. Se in questo momento sei indeciso, ti posso dire che lo ero anche io. Pensa che qualunque cosa accada, una soluzione si trova. In estremo si può tornare, ma circondarti di figure di riferimento a cui poter chiedere aiuto e legare con altri volontari ti renderà più semplice superare qualsiasi difficoltà. Fai un respiro, prendi coraggio e buttati. Darai tanto ma riceverai altrettanto.
Mattia in Spagna
Mattia ha 21 anni, è di Venezia e attualmente si trova a Magea, Burgos, per partecipare al progetto ESC “Youth educ(ACTION)” presso Magea Escuela Activa. Il progetto ha una durata di 6 mesi e qui, fornisce supporto agli insegnanti durante le lezioni e li aiuta a svolgere le varie attività curricolari ed extracurricolari.
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In questi primi giorni di lavoro ho preparato insieme alla ragazza che lavora con me la merenda per i ragazzi. Per il resto sto cominciando a imparare, mi stanno spiegando bene gli strumenti di apprendimento e io sto provando a parlare spagnolo.
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In questi mese mi sono dedicato ad ambientarmi nella città, visitandola e uscendo con la mia coinquilina e degli studenti universitari che ho conosciuto qua.
Leggi il racconto di febbraio
Come detto questo mese ho iniziato a fare lezioni di ginnastica e di Unidad. La mia giornata tipo si svolge così: mi sveglio e mi porta a scuola una famiglia di uno dei bambini che vanno al mio collegio, arrivo e faccio da tutore ai bambini che arrivano prima o svolgo piccoli lavori per le insegnanti come stampare o plastificare fogli che servono per varie attività, poi con l’inizio delle lezioni do una mano generale all’insegnante a seguire i ragazzi e a aiutarli se hanno bisogno, poi dipende dal giorno o pulisco la palestra o preparo le patate al forno per la merenda dei ragazzi, o semplicemente sto con loro. Poi mi preparo una tisana e vado fuori a sorvegliarli per la ricreazione, dopo aiuto sempre l’insegnante fino alla fine della giornata di scuola e mi faccio accompagnare a casa da un’altra famiglia (unico momento un po’ imbarazzante della giornata), preparo il pranzo e mi riposo. Il mercoledì e lunedì ho il corso di spagnolo dalle 7:00 alle 9:00 e subito dopo vado in palestra e dopo torno distrutto a casa a prepararmi la cena, dopo dormo e si ricomincia. 🙂
Leggi il racconto di marzo e aprile e guarda le foto
MARZO
Questo mese è andato molto bene, come sempre con normali alti e bassi. A scuola come sempre ho aiutato a svolgere le lezioni: ho tenuto la mia lezione di ginnastica e di “cooperazione”, facendo giochi di condivisione con ogni settimana un tema diverso. Inoltre questo mese abbiamo piantato 12 nuovi alberi nel giardino della scuola, abbiamo costruito un tavolo per gli attrezzi e in seguito pitturato. Il giovedì i ragazzi hanno iniziato a tenere un podcast parlando delle proprie passioni e attività. La settimana scorsa è andato via da burgos perché ha terminato gli studi il mio amico che avevo conosciuto qua, questo mi ha reso un po’ triste, ora mi sento un po’ spiazzato perché lui e la mia coinquilina francese (che torna in Francia la settimana prossima) sono le persone con cui mi trovo e trovavo meglio qua a burgos nel mio tempo libero, quindi questo diciamo che è il solo problema che ho ora. Inoltre mi è tornata un po’ la para di cosa fare il prossimo anno, non so se studiare e se si cosa o lavorare, molta confusione diciamo, però amen dai si va avanti! Ho terminato con l’aiuto della mia coinquilina e di una professoressa della scuola un mio progetto di grafica, e mi ritengo soddisfatto. Al momento mi sembra di non aver altro da aggiungere.
APRILE
In questo mese ho aiutato molto nelle attività soprattutto a orario di pranzo nell’aiutare a seguire i ragazzi e i più piccoli.
Ilaria a Malta
Ilaria ha 26 anni, viene da Padova e attualmente si trova a Santa Venera, a Malta, per partecipare al progetto ESC “Sharing Lives” presso Agenzija Sapport. Il progetto ha una durata di 12 mesi e qui, insieme ad altri volontari, fornisce assistenza a persone con disabilità. In particolare, si occupa di organizzare e partecipare alle attività che hanno l’obiettivo di migliorare le abilità delle persone con disabilità e favorire la loro socializzazione.
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Sono passati 3 mesi e inizio a tirare le somme del mio percorso. Nonostante le difficoltà riscontrate nel primo periodo di adattamento, legate anche alla notevole distanza dell’alloggio dal mio posto di lavoro, sto iniziando a vivere con più serenità e spensieratezza questa esperienza. Ritengo che mi sia stata utile per prendere più consapevolezza delle mie potenzialità. Sono più sicura e fiera di me stessa perché sono soddisfatta di aver gestito gli imprevisti e superato le problematiche che si sono verificate. Sono contenta di aver incontrato nuove persone e di aver condiviso dei momenti divertenti e indimenticabili.
Presto cambierò alloggio e mi avvicinerò al mio posto di lavoro. Mi auguro che questo cambiamento possa consentirmi di esplorare maggiormente l’isola e di avere più tempo per me stessa. Sul lavoro mi piacerebbe acquisire più conoscenze che possano essere inserite nel mio CV, ma sono contenta del gioco di squadra e dell’intesa con Weronika, una volontaria polacca che vive con me, ed Elena, una studentessa tedesca che sta facendo il tirocinio Universitario presso l’agenzia.
A gennaio inizierà finalmente il mio progetto. Sono davvero entusiasta ed emozionata. Insegnerò, grazie all’aiuto di un ballerino professionista, delle figure di una delle discipline del mondo caraibico: la bachata. L’obiettivo è quello di trasmettere la passione per questa disciplina, ma anche trasformare l’energia in un movimento controllato e consapevole, interpretando il brano musicale. Ho creato una coreografia che possa immortalare tutto questo. Vi terrò informarti sullo sviluppo del progetto.
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Finalmente sono riuscita a cambiare casa! Mi sono trasferita da Zurrieq a Birkikara. Ora vivo con Vincent e Mary, un ragazzo francese e una ragazza armena che stanno svolgendo un servizio di volontariato per un’altra organizzazione. Sono contenta di aver trascorso il Natale con loro! Spero sia l’inizio di una bella convivenza e di condividere altri momenti assieme!
Il mio progetto di bachata è appena iniziato. Già dalla prima lezione, i partecipanti hanno manifestato il loro entusiasmo per l’attività proposta e l’insegnante di bachata, con cui collaboro, si è dimostrato molto empatico e disponibile.
È stato gratificante ricoprire il ruolo di maestra!
Non vedo l’ora di vedere come progrediranno gli allievi!
Mancano solo due mesi alla fine della mia esperienza e voglio vivermeli con spensieratezza.
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Ormai siamo agli sgoccioli….
Il mio progetto sta diventando sempre più concreto. Ora sto capendo come allestire la sala dove, a breve, verrà girato il video della coreografia che ho creato.
Grazie a un workshop di bachata, ho avuto l’occasione di incontrare nuove persone con cui, oltre a condividere la stessa passione per il ballo, trascorrere del tempo libero assieme alla scoperta di punti panoramici dell’isola.
Lo scorso weekend infatti sono andata a Ghar ir-Rih, una piccola gemma nascosta a Birzebbuga, dove si può ammirare un bellissimo scorcio sul mare.
Leggi il racconto finale
La mia esperienza a Malta: una crescita tra sfide e scoperte.
Vivere un’esperienza all’estero significa mettersi in gioco, affrontare nuove sfide e scoprire nuovi aspetti di sé.
Essere lontana da casa mi ha spinta a uscire dalla mia zona di comfort, a misurarmi con una lingua straniera e a immergermi in una cultura diversa.
Non tutto è stato facile, ma ogni difficoltà si è trasformata in un’opportunità di crescita.
Se inizialmente pensavo che il cambiamento dovesse venire dall’esterno, col tempo ho capito che è un processo che nasce dentro di noi. Ogni esperienza, anche la più impegnativa, diventa preziosa quando siamo noi a darle significato.
Questa esperienza mi ha lasciato tanto e ringrazio le persone che ne hanno fatto parte.
Consiglierei di partire per un progetto ESC perché la considero un’esperienza di crescita personale e professionale per i giovani.
Erika in Lussemburgo
Erika ha 22 anni e attualmente sta svolgendo un progetto in Lussemburgo presso un’associazione che si occupa di programmi di sensibilizzazione e promozione sulle tematiche agricole e alimentari.
Leggi il racconto del suo arrivo
Il progetto sta andando a meraviglia! Oltre ad essere molto stimolante, anche il team con cui lavoro è fantastico. La gente è sempre disponibile a chiarimenti e disposta a dei brevi briefing in caso di domande o dubbi. Inerente all’aspetto lavorativo del volontariato ho partecipato all’on-arrival training che è stato molto utile, sia da un punto di vista pratico (per comprendere fino in fondo anche le mansioni e i diritti del volontario) che sociale. Nel gran ducato del Lussemburgo siamo in 16 volontari europei, non troppi ma buoni 🙂
Per il resto, è passato già un mese e sono riuscita ad integrarmi abbastanza bene anche nella vita sociale, tra sport ed eventi vari.
Leggi i racconti di ottobre, novembre e dicembre e guarda le foto
OTTOBRE
Il primo mese, il primo tocco con una nuova realtà, i primi passi in questa nuova versione di sé stessi. Momenti che si colorano di tante sfumature, in simbiosi con l’autunno e la sua metamorfosi.
Il Gran Ducato di Lussemburgo, piccolo quanto ricco di eventi, sta regalando molte emozioni e sfide, a partire da quelle linguistiche. Uno stato che parla quasi ufficialmente quattro lingue e che ha visto in pochi anni la propria popolazione più che raddoppiare. Nel mio piccolo e personale mondo ho avuto modo di conoscere il network delle NGOs e osservare come il tessuto sociale e non governativo si stia mobilitando per le proprie cause. Il volontariato riguarda una NGO che ha a cuore l’agroecologia, la transizione alimentare per una sicurezza di quest’ultima e campagne che intendono promuovere il locale e i suoi attori.
Sul versante sociale ci sono molti eventi a Lussemburgo-ville che intendono far incontrare persone di tutto il mondo, promuovendo anche le proprie differenze linguistiche e culturali. Anche grazie all’on-arrival training di fine ottobre ho anche avuto modo di conoscere gli altri volontari (per la maggior parte tedeschi, ma non solo) e tessere una rete per i mesi a venire. Tra feste, serate di film e cucine interculturali, il tutto sta procedendo molto bene.
NOVEMBRE
Novembre si è aperto con molta nebbia ma anche molte novità, tra cui l’apertura ufficiale di TERANGA, la casa della transizione alimentare presso cui finalmente possono avere luogo le attività di sensibilizzazione. Le prime settimane sono state strettamente logistiche, occupando il tempo tra trasferimenti, pulizie, creatività nell’addobbare il luogo, presentazioni e tanti incontri. Inoltre, con una super formazione mirata per l’utilizzo di Canva Pro anche l’aspetto della comunicazione è pronto ad essere finalizzato e sfornare nuovi contenuti creativi per un mese pieno di eventi e idee.
DICEMBRE
Con l’avvio delle attività ci si è concentrati sulla loro organizzazione tanto sulla loro promozione. Perché ahimè, come tutte le iniziative ha bisogno di un po’ di tempo per affermarsi e saltare tra le bocche dei cittadini locali. Per questo l’aspetto della comunicazione è stato al centro dell’attenzione e delle energie. Attraverso degli incontri con alcune testate giornalistiche, di riviste e di formazione con l’agenzia di comunicazione affiancata all’ONG si sta aumentando la visibilità del luogo nel desiderio che un giorno venga vissuto da chi voglia entrare per due chiacchere e per informarsi. Eppure, i momenti di risate non sono mai mancati ! All’interno del team, tra me e l’altra volontaria e con il resto dei coinquilini della casa.
Sono passati tre mesi: il tempo scorre veloce e di un’ottima qualità. Grazie alle nuove amicizie che si stanno consolidando e agli hobbies che arricchiscono i ricordi rendendoli vivi e colorati !
Leggi i racconti di gennaio, febbraio e marzo e guarda le foto
Dal freddo e il grigiore invernale si sta già approdando alla primavera, con i suoi campi che iniziano a diventare sempre più verdi e la città che sembra risvegliarsi dal suo torpore. Le giornate iniziano ad allungarsi e così anche le ore all’interno di TERANGA diventano sempre più produttive.
Le idee iniziano a fiorire e con esse anche la volontà di voler realizzarle, grazie alla fiducia e allo spazio di creatività che viene concesso a noi volontarie. Le belle giornate invogliano a vedere completato il giardino che durante l’estate accompagnerà diversi atelier per far apprendere ai bambini e ai più grandi l’esperienza dei giardini condivisi. In tutto ciò, gli atelier di cucina non mancano, trasmettendo così la bellezza del cucinare insieme e locale, proprio ciò che l’ONG intende promuovere qua, nel nord del globo.
Questi ultimi mesi sono stati affollati di riunioni, di incontri con gli attori locali, di strategie da affinare e di momenti di condivisione e conoscenza reciproca con tutto il team dell’ONG. In tutta questa frenesia, il Lussemburgo sta sorprendendo con lunghe giornate soleggiate, invitandomi a passeggiare nella natura, per rallentare, per quanto possibile, il tempo.
Non mi sembra ancora vero che sia giunta a metà di questa esperienza! Ancora tanto altro c’è da sperimentare e da vivere, in questo piccolo Stato dell’Europa.
Libera in Germania
Libera ha 19 anni e si trova a Dresda, Germania per un progetto educativo annuale dedicato allo sviluppo e all’approfondimento di temi politici e storici per ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori.
Leggi il racconto del primo mese e guarda le foto
Ciao mi chiamo Libera e ho 19 anni. Attualmente sto svolgendo un anno in Germania, precisamente a Dresda, presso una associazione che sviluppa e approfondisce i temi politici e storici per poi insegnarli ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
Il mio primo mese è andato e posso dire con certezza che mi sto trovando molto bene. Sto facendo un sacco di amicizie, grazie ai numerosi programmi studenteschi della città e anche grazie alle numerose iniziative che la mia associazione mi propone.
Ho trovato finalmente una casa, nella quale mi sento sicura ed accolta; i miei coinquilini oltre ad essere super disponibili e gentili, mi stanno aiutando anche con il mio tedesco.
A lavoro mi trovo bene, forse però ogni tanto lo trovo un pò noioso perché non ho moltissime tasks da svolgere, in generale però l’ambiente è fantastico, i colleghi premurosi e disponibili.
Da quando sono qui svolgo un corso di tedesco due volte alla settimana e poi una volta alla settimana faccio parte di un club misto di pallavolo. Mi è molto utile così posso sempre socializzare e conoscere persone nuove.
Questa settimana sono stata a Brema per un workshop con altri volontari internazionali, è stato stupendo, non ho parole per descriverlo se non wow.
Leggi il racconto del secondo mese
Questo secondo mese l’ho passato ad esplorare un po’ la Germania. In un workshop che avevo fatto lo scorso mese, avevo avuto l’opportunità di instaurare delle nuove amicizie con dei volontari di altri Paesi europei e a ottobre abbiamo avuto l’occasione di rivederci tutti in città diverse dalle nostre.
Per ora sono stata a Rostock e Berlino. In particolare, nella capitale siamo stati in diversi pub e locali e per Halloween ci siamo travestiti e siamo andati ad un evento techno.
Progetto Giovani propone diverse attività per il periodo estivo: formazione, volontariato, tempo libero, opportunità all’estero e ricerca di lavoro stagionale.
Martedì 13 maggio, Progetto Giovani e Europe Direct Padova presentano un appuntamento dedicato alla cittadinanza europea, a cura di Costanza Margiotta.
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