BlogEstero10 Ottobre 2024-Commenti disabilitati su All’estero con Progetto Giovani – I racconti
Ultimo aggiornamento: 8 gennaio 2025
In questa sezione, raccogliamo le testimonianze dei volontari attualmente impegnati in progetti di European Solidarity Corps per i quali Progetto Giovani è ente di invio.
Per leggere i racconti delle persone che hanno partecipato ai progetti negli anni precedenti, è possibile consultare il nostro archivio.
Per saperne di più, conoscere i progetti attivi e scoprire modalità e tempi di candidatura, consulta l’area Spazio Europa del nostro ufficio.
I testi, le foto, le presentazioni e tutti i materiali che seguono sono stati realizzati direttamente dai volontari e dalle volontarie che hanno scelto di testimoniare così la propria esperienza.
Arianna in Irlanda
Arianna sta partecipando ad un progetto di volontariato europeo presso la Simon Community di Dublino. In particolare, si dedica all’organizzazione di attività (film, cucina, arte, uscite) con gli utenti del servizio.
Leggi il racconto dell'arrivo e guarda le foto
Ciao! Sono Arianna e sto partecipando ad un progetto di volontariato europeo presso la Simon Community di Dublino. Sono arrivata da circa una settimana e mi sto ancora ambientando. All’inizio è stato difficile stravolgere completamente la propria routine, piano piano sono riuscita a crearmene una e mi piace!
Dublino è incredibile, si può passare dalla pioggia al sole in sole due ore. Presso il servizio in cui svolgo volontariato ho iniziato a entrare in relazione con alcuni “clients” e a preparare qualche attività, ma è ancora presto, bisogna prima instaurare un rapporto di fiducia. Intanto proprio oggi siamo andate a fare una passeggiata al parco e alla National Gallery of Ireland insieme a due di loro. Ho anche partecipato a un training di 4 giorni dove ho potuto conoscere molti altri volontari provenienti dall’Irlanda, anch’essi coinvolti in progetti ESC, in cui abbiamo lavorato insieme sui principi della solidarietà europea. Vi lascio qualche foto di questi primi giorni!
Leggi il secondo racconto e guarda le foto
Il progetto sta andando bene, sono nel servizio di emergenza assieme ad un’altra volontaria italiana, Simona. Insieme siamo riuscite ad organizzare un sacco di attività con i “clients”: film, cucina (tanta cucina italiana portata anche qui!), arte, giochi in scatola (vanno matti per Domino e Bingo), meditazione e yoga, uscite al parco/al museo. Per delle occasioni speciali abbiamo organizzato feste e attività a tema: Halloween; Happy but Scrubby Book (il lancio di un libro con disegni, poesie, opere d’arte dei “clients” di tutta l’organizzazione); in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere” abbiamo organizzato una settimana di attività a tema (uno speaker è venuto a parlare al riguardo per sensibilizzare; autodifesa con un trainer; film “The color purple”; un cartellone con riflessioni finali); ora ci stiamo preparando per Natale!
Al di là del servizio, Dublino è molto viva, ogni settimana ci sono degli eventi culturali e ci sono molte opportunità per chi, come me, ama la natura, lo sport e le escursioni! Sono riuscita ad esplorare anche i dintorni ed è un Paese molto verde.
La parte più difficile è condividere casa con altre 10 persone molto diverse da te, ci sono stati un po’ di screzi riguardo le pulizie e lo stress è molto alto, ma andare al servizio ti cambia la giornata e ti fa passare tutto, ricordandoti perché sei qui!
Mattia in Spagna
Mattia ha 21 anni, è di Venezia e attualmente si trova a Magea, Burgos, per partecipare al progetto ESC “Youth educ(ACTION)” presso Magea Escuela Activa. Il progetto ha una durata di 6 mesi e qui, fornisce supporto agli insegnanti durante le lezioni e li aiuta a svolgere le varie attività curricolari ed extracurricolari.
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In questi primi giorni di lavoro ho preparato insieme alla ragazza che lavora con me la merenda per i ragazzi. Per il resto sto cominciando a imparare, mi stanno spiegando bene gli strumenti di apprendimento e io sto provando a parlare spagnolo.
Ilaria a Malta
Ilaria ha 26 anni, viene da Padova e attualmente si trova a Santa Venera, a Malta, per partecipare al progetto ESC “Sharing Lives” presso Agenzija Sapport. Il progetto ha una durata di 12 mesi e qui, insieme ad altri volontari, fornisce assistenza a persone con disabilità. In particolare, si occupa di organizzare e partecipare alle attività che hanno l’obiettivo di migliorare le abilità delle persone con disabilità e favorire la loro socializzazione.
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Sono passati 3 mesi e inizio a tirare le somme del mio percorso. Nonostante le difficoltà riscontrate nel primo periodo di adattamento, legate anche alla notevole distanza dell’alloggio dal mio posto di lavoro, sto iniziando a vivere con più serenità e spensieratezza questa esperienza. Ritengo che mi sia stata utile per prendere più consapevolezza delle mie potenzialità. Sono più sicura e fiera di me stessa perché sono soddisfatta di aver gestito gli imprevisti e superato le problematiche che si sono verificate. Sono contenta di aver incontrato nuove persone e di aver condiviso dei momenti divertenti e indimenticabili.
Presto cambierò alloggio e mi avvicinerò al mio posto di lavoro. Mi auguro che questo cambiamento possa consentirmi di esplorare maggiormente l’isola e di avere più tempo per me stessa. Sul lavoro mi piacerebbe acquisire più conoscenze che possano essere inserite nel mio CV, ma sono contenta del gioco di squadra e dell’intesa con Weronika, una volontaria polacca che vive con me, ed Elena, una studentessa tedesca che sta facendo il tirocinio Universitario presso l’agenzia.
A gennaio inizierà finalmente il mio progetto. Sono davvero entusiasta ed emozionata. Insegnerò, grazie all’aiuto di un ballerino professionista, delle figure di una delle discipline del mondo caraibico: la bachata. L’obiettivo è quello di trasmettere la passione per questa disciplina, ma anche trasformare l’energia in un movimento controllato e consapevole, interpretando il brano musicale. Ho creato una coreografia che possa immortalare tutto questo. Vi terrò informarti sullo sviluppo del progetto.
Giada in Spagna
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Ciao, mi chiamo Giada e sto svolgendo la mia esperienza di volontariato alle Baleari, Spagna. Finora l’esperienza mi sta piacendo moltissimo. I weekend li uso per visitare l’isola, per esempio sono stata ad Ibiza e ho visto il mercato di Santa Eulalia. Il lavoro sta diventando sempre più impegnativo, ma sta anche diventando più divertente.
Durante questo mese hanno cominciato ad affidarmi più responsabilità durante i corsi di nuoto: all’inizio era solo osservazione, ora se c’è bisogno entro in acqua e assisto durante i corsi. Ho già svolto una lezione dall’inizio alla fine: mi sono divertita, così come i bambini (5 anni) e non vedo l’ora di proseguire. Prossimamente dovrei fare lezione anche ai bambini più grandi (10 anni), non so cosa aspettarmi, ma spero che vada tutto bene.
Ora sono in viaggio per Mallorca per incontrarmi con altri volontari delle isole Baleari.
Rebecca in Islanda
Rebecca ha 22 anni e sta svolgendo un progetto ESC in ambito ambientale con l’organizzazione Worldwide Friends.
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Ciao, mi chiamo Rebecca, ho 22 anni e questo è il primo mese che mi trovo in Islanda. Scriverlo, e dirlo ad alta voce ancor di più, mi fa ancora una strana sensazione. Insieme ad altri 7 ragazzi sono coinvolta in un progetto di volontariato ambientale tramite l’organizzazione islandese Worldwide Friends. In realtà non sono ancora in grado di delineare meglio quale sia il mio ruolo. Diciamo che, contrariamente alla mia natura, in questo posto sto imparando a vivere alla giornata. Le attività infatti sono fortemente influenzate dal tempo, imprevedibile e rigido, dalla località in cui ci si trova, e dal numero di volontari coinvolti.
Questo primo mese l’ho trascorso nella casa di WF che si trova in una zona a nord-ovest dell’Islanda chiamata Brù. La vicinanza ad un fiordo rende la località ottima alle attività di beach cleaning, volte a ripulire le coste dalle reti da pesca e dalle macroplastiche trasportate dal mare. Il clima molto rigido e ventoso di questa zona e la distanza da qualsiasi centro abitato mi hanno sconquassata abbastanza: ogni giorno è per me una prova tanto emotiva quanto fisica: WOW, bisogna veramente stare attenti a non volare via con il vento!
Ad ogni modo penso mi stia iniziando a costruire la corazza: in senso positivo, la intendo come capacità di non fuggire di fronte alle situazioni che mettono alla prova le proprie capacità, ma di resisterle e di provare ad affrontarle . Ogni giorno un po’ più del precedente sto cercando a gestire i limiti che la mia personalità introversa mi pone davanti. Ad ogni modo, l’idea iniziale che mi sto facendo dei volontari con cui condivido le giornate è positiva: l’educazione e la comprensione reciproca non manca.
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Pensando alle impressioni di questo nuovo periodo trascorso, mi rendo conto che sono già più chiare del primo “adattamento”. Da un lato sono soddisfatta di come impegniamo parte del tempo: il nostro contributo è centralizzato in due ecovillaggi, Sòlheimar e Hveragerði, dove lavoriamo nelle serre riscaldate, nella produzione di thè oppure in un progetto di riforestazione. In questi villaggi si trovano strutture di cura di persone con disabilità o in via di riabilitazione, e sono autogestite in modo sostenibile. Il lavoro in serra è molto rilassante, abbiamo accesso alla mensa che offre sempre le verdure da loro coltivate e anche alle piscine riscaldate! In Islanda è infatti una sorta di “routine” il regalarsi un bagno nelle acque da 38° per riprendersi dal freddo esterno, dopo una giornata di attività.
Dall’altro lato però sono in parte insoddisfatta della scarsa organizzazione di Worldwide Friends: noi volontari a volte non percepiamo di avere un riferimento su cui contare, per via della scarsità e ambiguità delle informazioni che ci vengono date. Ad esempio, il mio ruolo di Camp Leader prevederebbe di prendere parte e di coordinare attività ambientali in un gruppo di volontari. Ma è da un mese che non abbiamo a che fare con volontari a breve termine, e non si capisce bene quando la situazione cambierà. Sarebbe infatti un’esperienza più piena il poter coordinare un vero Camp!
Erika in Lussemburgo
Erika ha 22 anni e attualmente sta svolgendo un progetto in Lussemburgo presso un’associazione che si occupa di programmi di sensibilizzazione e promozione sulle tematiche agricole e alimentari.
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Il progetto sta andando a meraviglia! Oltre ad essere molto stimolante, anche il team con cui lavoro è fantastico. La gente è sempre disponibile a chiarimenti e disposta a dei brevi briefing in caso di domande o dubbi. Inerente all’aspetto lavorativo del volontariato ho partecipato all’on-arrival training che è stato molto utile, sia da un punto di vista pratico (per comprendere fino in fondo anche le mansioni e i diritti del volontario) che sociale. Nel gran ducato del Lussemburgo siamo in 16 volontari europei, non troppi ma buoni 🙂
Per il resto, è passato già un mese e sono riuscita ad integrarmi abbastanza bene anche nella vita sociale, tra sport ed eventi vari.
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OTTOBRE
Il primo mese, il primo tocco con una nuova realtà, i primi passi in questa nuova versione di sé stessi. Momenti che si colorano di tante sfumature, in simbiosi con l’autunno e la sua metamorfosi.
Il Gran Ducato di Lussemburgo, piccolo quanto ricco di eventi, sta regalando molte emozioni e sfide, a partire da quelle linguistiche. Uno stato che parla quasi ufficialmente quattro lingue e che ha visto in pochi anni la propria popolazione più che raddoppiare. Nel mio piccolo e personale mondo ho avuto modo di conoscere il network delle NGOs e osservare come il tessuto sociale e non governativo si stia mobilitando per le proprie cause. Il volontariato riguarda una NGO che ha a cuore l’agroecologia, la transizione alimentare per una sicurezza di quest’ultima e campagne che intendono promuovere il locale e i suoi attori.
Sul versante sociale ci sono molti eventi a Lussemburgo-ville che intendono far incontrare persone di tutto il mondo, promuovendo anche le proprie differenze linguistiche e culturali. Anche grazie all’on-arrival training di fine ottobre ho anche avuto modo di conoscere gli altri volontari (per la maggior parte tedeschi, ma non solo) e tessere una rete per i mesi a venire. Tra feste, serate di film e cucine interculturali, il tutto sta procedendo molto bene.
NOVEMBRE
Novembre si è aperto con molta nebbia ma anche molte novità, tra cui l’apertura ufficiale di TERANGA, la casa della transizione alimentare presso cui finalmente possono avere luogo le attività di sensibilizzazione. Le prime settimane sono state strettamente logistiche, occupando il tempo tra trasferimenti, pulizie, creatività nell’addobbare il luogo, presentazioni e tanti incontri. Inoltre, con una super formazione mirata per l’utilizzo di Canva Pro anche l’aspetto della comunicazione è pronto ad essere finalizzato e sfornare nuovi contenuti creativi per un mese pieno di eventi e idee.
DICEMBRE
Con l’avvio delle attività ci si è concentrati sulla loro organizzazione tanto sulla loro promozione. Perché ahimè, come tutte le iniziative ha bisogno di un po’ di tempo per affermarsi e saltare tra le bocche dei cittadini locali. Per questo l’aspetto della comunicazione è stato al centro dell’attenzione e delle energie. Attraverso degli incontri con alcune testate giornalistiche, di riviste e di formazione con l’agenzia di comunicazione affiancata all’ONG si sta aumentando la visibilità del luogo nel desiderio che un giorno venga vissuto da chi voglia entrare per due chiacchere e per informarsi. Eppure, i momenti di risate non sono mai mancati ! All’interno del team, tra me e l’altra volontaria e con il resto dei coinquilini della casa.
Sono passati tre mesi: il tempo scorre veloce e di un’ottima qualità. Grazie alle nuove amicizie che si stanno consolidando e agli hobbies che arricchiscono i ricordi rendendoli vivi e colorati !
Libera in Germania
Libera ha 19 anni e si trova a Dresda, Germania per un progetto educativo annuale dedicato allo sviluppo e all’approfondimento di temi politici e storici per ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori.
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Ciao mi chiamo Libera e ho 19 anni. Attualmente sto svolgendo un anno in Germania, precisamente a Dresda, presso una associazione che sviluppa e approfondisce i temi politici e storici per poi insegnarli ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
Il mio primo mese è andato e posso dire con certezza che mi sto trovando molto bene. Sto facendo un sacco di amicizie, grazie ai numerosi programmi studenteschi della città e anche grazie alle numerose iniziative che la mia associazione mi propone.
Ho trovato finalmente una casa, nella quale mi sento sicura ed accolta; i miei coinquilini oltre ad essere super disponibili e gentili, mi stanno aiutando anche con il mio tedesco.
A lavoro mi trovo bene, forse però ogni tanto lo trovo un pò noioso perché non ho moltissime tasks da svolgere, in generale però l’ambiente è fantastico, i colleghi premurosi e disponibili.
Da quando sono qui svolgo un corso di tedesco due volte alla settimana e poi una volta alla settimana faccio parte di un club misto di pallavolo. Mi è molto utile così posso sempre socializzare e conoscere persone nuove.
Questa settimana sono stata a Brema per un workshop con altri volontari internazionali, è stato stupendo, non ho parole per descriverlo se non wow.
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Questo secondo mese l’ho passato ad esplorare un po’ la Germania. In un workshop che avevo fatto lo scorso mese, avevo avuto l’opportunità di instaurare delle nuove amicizie con dei volontari di altri Paesi europei e a ottobre abbiamo avuto l’occasione di rivederci tutti in città diverse dalle nostre.
Per ora sono stata a Rostock e Berlino. In particolare, nella capitale siamo stati in diversi pub e locali e per Halloween ci siamo travestiti e siamo andati ad un evento techno.
Azzurra in Belgio
Azzurra si trova ad Anversa, Belgio. Qui, presso l’associazione Moving Ground svolge un progetto di supporto alla comunicazione che prevede attività di copertura fotografica e video di eventi e la gestione dei social.
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Durante i cinque mesi trascorsi finora ad Anversa come volontaria per Moving Ground, ho vissuto un’esperienza straordinaria che mi ha permesso di crescere sia professionalmente che personalmente. Mi sono dedicata con passione alla creazione di contenuti grafici e alla pubblicazione sui social media, catturando con foto e video i momenti più belli degli eventi organizzati. Inoltre, ho avuto l’opportunità di viaggiare in diverse città del Belgio come fotografa e videomaker durante i weekend organizzati dalla mia associazione, unendo così il piacere del viaggio al lavoro che amo.
Anche se ad Anversa non ci sono molti volontari ESC, grazie al on arrival e al mid term training sono riuscita a instaurare amicizie con diversi volontari provenienti da tutto il Belgio. Grazie a questi legami, ho sempre qualcuno da visitare nei fine settimana, rendendo ogni weekend un’avventura speciale. È fantastico sapere di avere amici sparsi per tutto il paese, sempre pronti ad accogliermi e a condividere nuove esperienze.
Il Belgio, con la sua posizione centrale in Europa, è un punto di partenza ideale per esplorare città e paesi diversi in poche ore di viaggio. In questi cinque mesi, infatti, ho viaggiato molto tra Belgio e Paesi Bassi, che si trovano a solo 30 minuti da dove vivo io! Ogni viaggio è stato un’opportunità per scoprire nuove culture, incontrare persone interessanti e collezionare ricordi indimenticabili.
Anversa è una città stupenda e multiculturale, ricca di attività ed eventi organizzati direttamente dalla città. Trovare qualcosa di interessante e stimolante da fare durante il tempo libero è davvero facile; c’è addirittura l’imbarazzo della scelta. Per esempio, durante il Campionato europeo di calcio, hanno allestito un maxi schermo proprio sulla riva del fiume Schelda, con tanto di banchetti di Frietjes e Pintjes, ovvero patatine fritte e birra, due delle cose più tipiche e deliziose del Belgio. Purtroppo, ora che l’Italia è stata eliminata dal campionato, per poter continuare ad avere un buon motivo per andare a godermi il clima delle partite, mi tocca tifare per il Belgio… Go Red Devils!
Questa esperienza non solo mi ha arricchito professionalmente, ma mi ha anche regalato ricordi e amicizie che porterò sempre nel cuore. Ogni giorno è un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo e per godermi appieno tutto ciò che questa incredibile avventura ha da offrire. Sono grata per ogni momento vissuto finora e non vedo l’ora di scoprire cosa riserveranno i prossimi mesi.
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Gli ultimi mesi qui in Belgio sono stati davvero bellissimi, una fase speciale della mia esperienza. Dopo un lungo periodo di tempo più freddo e piovoso, finalmente è arrivato il bel tempo, e il Belgio si è trasformato completamente. Le giornate soleggiate e le temperature più calde hanno dato nuova vita alla città, rendendo ogni momento all’aria aperta ancora più piacevole. Ho potuto fare tante passeggiate lungo il fiume Schelda, scoprire parchi e spazi verdi in cui rilassarmi, e partecipare a eventi che si tengono solo durante i mesi estivi. Questo clima più mite ha reso tutto più leggero e vivace, permettendomi di godere appieno della bellezza di Anversa e dei dintorni.
Grazie a questo bel tempo, ho colto l’occasione per viaggiare ancora di più, esplorando diverse città e angoli nascosti del Belgio. Ogni città ha la sua atmosfera unica, e mi sono resa conto di quanto sia facile spostarsi qui: in poco tempo puoi ritrovarti in un posto completamente diverso, ma sempre affascinante. Ogni weekend è stato un’avventura, dalle vivaci strade di Bruxelles ai tranquilli canali di Gand, senza dimenticare i paesini più piccoli e meno conosciuti, che spesso riservano le sorprese migliori. Ho anche approfittato della vicinanza dell’Olanda per fare qualche escursione oltre confine, e ogni viaggio è stata un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo, sia sui luoghi che su me stessa.
Nel frattempo, ho raggiunto un traguardo importante con lo studio dell’olandese: ho ottenuto il certificato di livello A1! È stato un percorso impegnativo, ma anche molto gratificante. Imparare la lingua locale non solo mi ha aiutata a comunicare meglio nella vita quotidiana, ma mi ha anche fatto sentire più integrata nella comunità. Poter ordinare qualcosa al bar o fare domande al mercato in olandese è un piccolo traguardo che mi ha dato molta soddisfazione. Ora sto studiando per raggiungere il livello A2, e anche se so che sarà una sfida, sono davvero motivata a migliorare. L’idea di poter partecipare a conversazioni più complesse mi entusiasma molto.
Un’altra esperienza fantastica di questi mesi è stata l’arrivo dei nuovi ragazzi Erasmus. Dopo aver vissuto ad Anversa per un po’, è stato davvero bello poter fare da guida a chi, come me all’inizio, si ritrova in un posto nuovo e pieno di novità. Mi ha fatto pensare a quando sono arrivata io, piena di curiosità e un po’ di timore, senza sapere bene cosa aspettarmi. Aiutare i nuovi arrivati a orientarsi, dare loro consigli su come muoversi, dove andare e persino condividere qualche trucchetto per gestire la vita quotidiana in Belgio è stato gratificante. Mi sono divertita a mostrare loro i miei posti preferiti in città, come i caffè più accoglienti, i parchi più belli e i luoghi dove si svolgono gli eventi più interessanti.
In un certo senso, è stato come rivivere il mio arrivo attraverso i loro occhi, e mi ha fatto sentire parte di qualcosa di più grande. Inoltre, è stato bello poter aiutare a creare una rete di supporto e amicizie per questi ragazzi, proprio come era successo a me quando sono arrivata. L’energia e l’entusiasmo dei nuovi Erasmus mi hanno ispirata a continuare a scoprire nuove cose e a non dare mai per scontata questa esperienza. Ogni volta che li vedo affrontare le prime difficoltà o meravigliarsi di fronte a una nuova scoperta, mi ricordo quanto anche io ho imparato in questi mesi e quanto ci sia ancora da vivere.
Nel complesso, questi ultimi mesi sono stati una combinazione perfetta di crescita personale, esplorazione e divertimento. Tra lo studio dell’olandese, i viaggi e l’accoglienza dei nuovi studenti, ho vissuto intensamente ogni momento e mi sento davvero fortunata per tutto ciò che ho imparato e per le persone che ho incontrato lungo il cammino.
Ho festeggiato i miei 23 anni con i miei amici conosciuti qui!! In più la mia amica Laura è venuta direttamente da Padova per festeggiare con me, lei decisamente il regalo più apprezzato!
Si è vero, il meteo è migliorato ma siamo comunque in Belgio! Qui mi ero infiltrata con i miei amici studenti allo “StuDay” un evento davvero grande e ben organizzato per dare il benvenuto a tutti gli studenti di Anversa.
Quest’anno ho avuto anche la grandissima fortuna di poter partecipare al Tomorrowland, uno dei festival di musica più grandi e famosi al mondo!
Con la mia associazione abbiamo anche organizzato una serata pizza, ovviamente qualcuno ha deciso di mettere l’ananas sulla propria pizza… ma la mia era senza dubbio la migliore. Sono molto grata a tutte le persone che durante questo mese mi sono venute a trovare. È bellissimo poter condividere con loro un po’ della mia nuova quotidianità.
Serena nei Paesi Bassi
Serena, 25 anni, si trova attualmente a Rotterdam, Paesi Bassi, dove sostiene le iniziative della Fondazione Lava Legato che opera nel campo dell’assistenza a persone con limitazioni, sia bambini che adulti.
Attraverso il suo progetto, Serena supporta le diverse attività quotidiane ricreative promosse dalle organizzazioni del territorio coordinate dalla sua fondazione, tra cui sport, cucina e giardinaggio.
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Sono arrivata a Rotterdam più di una settimana fa, la città sembra davvero meravigliosa. Sono molto entusiasta poiché già dai primi giorni di attività comprendo quanto questa esperienza possa restituirmi sul piano emotivo: passare del tempo con persone di un’altra cultura e con differenti stili di vita rispetto al mio è qualcosa di veramente prezioso, mi sento già arricchita. Non vedo l’ora di conoscere tutte le persone che conoscerò e di visitare tutti i posti che mi piaceranno.
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Io sto molto bene, questa esperienza olandese mi sta piacendo moltissimo. Non solo trovo molto formative le attività di cui mi sto occupando, completamente inerenti al mio percorso di formazione, ma mi sto anche divertendo un sacco con tutti gli eventi e le possibilità che una città come Rotterdam può offrire ai giovani. Sono molto contenta di aver prolungato il progetto.
Essere una volontaria per i corpi europei di solidarietà mi sta facendo crescere sia professionalmente sia personalmente. Sono circondata da tantissime persone meravigliose che mi stanno insegnando tanto e regalando momenti che difficilmente dimenticherò. Aiutare le persone con disabilità è sfidante, ma anche molto soddisfacente e la città di Rotterdam regala un magnifico sfondo per ogni tipo di attività che io e miei compagni di volontariato svolgiamo. Sarà coraggioso dover salutare tutti qui.
Progetto Giovani segnala gli Youth Exchanges, scambi giovanili del programma Erasmus+ che permettono a giovani di incontrarsi, vivere insieme e creare progetti comuni.
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