One Book One City – We will each write a ghost story

Dal 17 al 19 giugno, l’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con l’Ufficio Progetto Giovani, ospita una residenza per scrittori nell’ambito di One Book One City, programma di lettura individuale e collettiva di un unico libro.

Martedì 19 giugno alle 21:00, gli autori presenteranno al pubblico i racconti elaborati durante la residenza, in una serata di restituzione presso la Casa della Rampa Carrarese (Via Arco Valaresso, 32).

La partecipazione è libera e gratuita.

In caso di pioggia, l’evento si svolgerà in Sala Paladin di Palazzo Moroni.

Il progetto

Il libro scelto per quest’edizione è Frankenstein di Mary Shelley e l’evento cade proprio negli stessi giorni in cui, nel 1816, nacque l’idea che avrebbe dato origine al romanzo. Cosa aveva in mente Mary Wollstonecraft quando – ospite di Villa Diodati insieme a John Polidori, Lord Byron e al futuro marito Percy Bysshe Shelley – concepì il primo nucleo di Frankenstein?

Forse proprio «una storia che possa rivaleggiare con quelle fiabe tedesche che ha appena letto insieme con gli amici dell’allegra brigata, e che li hanno sospinti all’emulazione. Sì, vorrebbe una storia che come quelle fiabe cogliesse la meccanica profonda della violenza che, da che mondo è mondo, la fiaba ha sempre accolto. Una storia di paura, che faccia venire i brividi. Insomma, una vera e propria storia di fantasmi degna di quel nome», ipotizza Nadia Fusini nella sua introduzione al libro tradotto da Luca Lamberti per Einaudi.

Alla ricerca di nuove “storie di paura”, Padova ospita una competizione tra gli scrittori Gabriele Di Fronzo, Luciano Funetta, Francesca Manfredi e Paolo Piccirillo. Tre giornate da trascorrere in alcuni tra i luoghi simbolo della città e della sua Università, con un solo obiettivo: comporre la propria storia terrificante.

Have you thought of a story?“: la città lo ripeterà di continuo agli autori in queste tre giornate – dopotutto, con Mary funzionò – e nella notte di martedì 19 giugno sarà pronta ad ascoltare i loro racconti. Enrico Terrinoni chiuderà la serata con un intervento dal titolo “Have you ever seen a ghost?

La residenza padovana segue quella che Loredana Lipperini ha organizzato a maggio scorso per Il Salone del Libro a Torino. I racconti inediti di Vincenzo Latronico, Sacha Naspini, Veronica Raimo e Danilo Soscia scritti in quattro giorni nella “Villa Diodati a Torino” sono stati letti domenica 13 maggio alla Arena Bookstock.

Gli ospiti

Gabriele Di Fronzo è nato a Torino nel 1984, dove tuttora vive. Due anni fa ha esordito con “Il grande animale” (nottetempo), un romanzo che ha per protagonista un imbalsamatore malinconico e schivo; e ora è appena uscito il suo secondo libro, “Cosa faremo di questo amore” (Einaudi), un personal essay dedicato alle più infelici relazioni sentimentali in letteratura. E al cospetto di bestie imbalsamate e terribilità amorose, dice, s’è preso i suoi bei spaventi.

Luciano Funetta (1986) è redattore di TerraNullius. Ha pubblicato il romanzo “Dalle rovine” (Tunué, 2015), il diario di una ossessione allucinata, e la novella “Il grido” (Chiarelettere, 2018), una storia di fantasmi ambientata in un futuro post-apocalittico popolato da reietti, da criminali e da disperati. È inoltre autore di numerosi racconti, saggi e articoli su varie riviste.

 

Francesca Manfredi è nata a Reggio Emilia nel 1988 e vive a Torino. I suoi racconti sono apparsi sul Corriere della Sera e su Linus; ha pubblicato “Ora di cena” (De Piante Editore, 2018). Con la raccolta “Un buon posto dove stare” (La nave di Teseo, 2017) ha vinto il Campiello Opera Prima ed è stata finalista al Premio Chiara, Premio Settembrini e Premio Berto.

 

Paolo Piccirillo, nato in provincia di Caserta nel 1987. Ha pubblicato “Zoo col semaforo” (Nutrimenti, 2010), “La Terra del Sacerdote” (Neri Pozza, 2013) e “Dio si è fermato a Buenos Aires” (Laterza 2014). Vive e lavora a Roma.

 

 

Enrico Terrinoni (1976) è professore ordinario di letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Ha pubblicato numerose traduzioni dall’inglese, di contemporanei (Muriel Spark, Brendan Behan, BS Johnson, John Burnside, Miguel Syjuco) e classici (John Florio, Francis Bacon, Nathaniel Hawthorne). In particolare ha lavorato su James Joyce, sull’ ”Ulisse”, sulle Lettere e i saggi e sulle prime versioni di “Dubliners”, e alla traduzione italiana di “Finnegans Wake”. Ha pubblicato di recente l’edizione annotata di “Spoon River Anthology” di Edgar Lee Masters.

Per informazioni

Ufficio Progetto Giovani
Via Altinate, 71 – 35121 Padova
Mail: progettogiovani@comune.padova.it