I premi letterari – #giovanipromesse17

Giovedì 1 giugno – ore 18:00

I premi letterari

Emanuela Canepa, vincitrice del Premio Calvino 2017

Francesca Manfredi, vincitrice del Premio Campiello Opera Prima

con Enza del Tedesco (Premio Berto), Laura Mollea (Premio Calvino), Piero Luxardo (Premio Campiello)

in collaborazione con Università degli Studi di Padova

Cortile antico di Palazzo del Bo

I premi

Premio Berto

Il Premio Letterario Giuseppe Berto per un’opera prima di narrativa è sorto nel 1988, su iniziativa di un gruppo di amici ed estimatori, critici illustri come Giancarlo Vigorelli, Michel David, Cesare De Michelis, scrittori come Dante Troisi e Gaetano Tumiati. Questi ultimi tra l’altro avevano condiviso con Berto oltre due anni di prigionia in Texas durante la seconda guerra mondiale. Scopo del Premio era ricordare e riproporre il nome e l’opera di uno scrittore che, nonostante i suoi grandi successi, è stato troppo spesso trascurato da una certa critica ufficiale a causa del suo straordinario anticonformismo.

Il Premio era riservato ad opere prime, emergenti per assoluta originalità di forma e di schiettezza di ispirazione, per mantenere fede alla volontà di Berto il quale, conoscendo gli ostacoli che si oppongono alla pubblicazione di libri validi, s’era sempre battuto perché i giovani di talento non ne incontrassero troppi sulla loro strada. Il Premio è stato gestito per 22 edizioni dal 1988 al 2010, con una pausa nel 1994, dalle amministrazioni comunali di Mogliano Veneto, dove Berto era nato, e di Ricadi, in Calabria, dove lo scrittore aveva eletto la sua residenza e dove è sepolto. Le due cittadine ospitavano ad anni alterni la cerimonia di premiazione.

Nel 2011 a fronte di difficoltà economiche e organizzative il Premio ha subito una sospensione. In quell’anno furono istituite due borse di studio “Giuseppe Berto” destinate a tesi di laurea in letteratura italiana, ognuna del valore di 3.000,00 euro, assegnate a due neolaureati dei dipartimenti di italianistica delle Università di Padova per il Veneto e di Cosenza per la Calabria.  Nel 2015, per volontà dell’Associazione Culturale Giuseppe Berto, il Premio rinasce con sede unica a Mogliano Veneto.

Premio Calvino

Il Premio è stato fondato a Torino nel 1985, poco dopo la morte di Italo Calvino, per iniziativa di un gruppo di estimatori e di amici dello scrittore tra cui Norberto Bobbio, Natalia Ginzburg, Lalla Romano, Cesare Segre, Massimo Mila e molti altri. Ideatrice del Premio e sua animatrice e Presidente fino al 2010 è stata Delia Frigessi, studiosa della cultura italiana tra Ottocento e Novecento e a lungo impegnata sul fronte del disagio mentale degli emigranti.

Calvino, com’è noto, svolgeva lavoro editoriale per Einaudi; l’intenzione è stata quella di riprenderne e raccoglierne il ruolo di talent-scout di nuovi autori. Di qui l’idea di rivolgersi agli scrittori esordienti e inediti, per i quali non è facile trovare il contatto con il pubblico e con le case editrici. Il Premio si propone, in breve, come una sonda gettata nel sommerso della scrittura e come interfaccia tra questo universo e il mondo dell’editoria, del pubblico e della critica.

Il Premio Italo Calvino guarda al futuro, segnala e premia opere prime inedite di narrativa. Si rivolge dunque agli aspiranti scrittori. Il Premio non ha voluto – consapevolmente – definire una propria linea critica, né privilegiare stili, forme e contenuti. L’interesse è unicamente per la qualità della scrittura e per l’emergere di nuove tendenze. L’ambizione è essere rabdomanti della qualità e del nuovo, oltreché dell’autentico. Altra ambizione è l’apertura verso ogni individuo scrivente, senza distinzioni di età, di sesso, di statuto sociale. E oggi, occorre aggiungere, di provenienza culturale e etnica. Questa ambizione si è pienamente realizzata.

Le Giurie del Premio, ogni anno diverse, sono sempre costituite da critici letterari, storici della letteratura, scrittori e operatori culturali tra i più rappresentativi della scena culturale italiana: Natalia Ginzburg, Cesare Segre, Cesare Cases, Jacqueline Risset, Antonio Moresco, Marino Sinibaldi, Tiziano Scarpa, Silvia Ballestra, Carlo Lucarelli, Antonio Scurati, Valeria Parrella, Gianrico Carofiglio, Michela Murgia. Il Premio si avvale del supporto della rivista “L’Indice dei libri del mese”, che pubblica i bandi, i testi dei finalisti e le recensioni dei nostri autori pubblicati.

Premio Campiello

Il “Campiello” è un premio letterario che viene assegnato a opere di narrativa italiana. Istituito nel 1962 per volontà degli Industriali del Veneto con lo scopo di ritagliare un preciso spazio per l’imprenditoria veneta nel mondo culturale italiano. Nella sua storia, il Premio Campiello ha provato la validità delle sue scelte culturali segnalando all’attenzione del grande pubblico numerosi autori e romanzi che hanno segnato la storia della letteratura italiana.

La prima edizione si svolse nel 1963 a Venezia nell’isola di San Giorgio e vide premiare il romanzo di Primo Levi “La Tregua”. Il Premio, in seguito, fu ospitato in contesti tra i più rappresentativi della storia e della cultura della città quali ad esempio La Fenice e Palazzo Ducale: palcoscenici di una città unica dove, hanno calcato la scena, e si avvicendano ancora oggi i più importanti nomi della cultura italiana.

Oggi il Premio, ritenuto uno tra i più prestigiosi d’Italia e tra i più importanti nel panorama editoriale italiano, è un canale con il quale gli Industriali Veneti intendono offrire il loro contributo alla promozione della narrativa italiana e a incentivare e diffondere il piacere per la lettura nella consapevolezza che un premio trovi la sua massima ragion d’essere nel “creare nuovi lettori“.

Si è dimostrata efficace l’idea iniziale e mai mutata del meccanismo ideato per giungere al vincitore: una duplice giuria, una tecnica ed una popolare. La prima preposta a nominare i cinque finalisti scelti tra quanti, secondo i termini del bando di concorso, vengono indicati ammissibili al premio, la seconda, una giuria che varia ogni anno composta da 300 lettori, chiamati a scegliere il vincitore, ed i cui nomi rimangono segreti fino alla sera della cerimonia, a garantire la totale indipendenza di giudizio.

Il Campiello ha costruito quindi la sua identità e la sua forza a partire dalla doppia giuria, vantando almeno due primati: aver inaugurato per primo la formula di una larga giuria popolare, formula, in seguito esportata in altre manifestazioni ed essere assurto nel novero dei grandi premi nel più breve spazio di tempo.

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Per informazioni 

Ufficio Progetto Giovani
via Altinate, 71 – 35141 Padova
Mail: progettogiovani@comune.padova.it