Martedì 27 giugno alle 18:30, l’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova inaugura la nuova edizione di Spazi d’Arte, “Come se”, a cura di Marta Meneghetti. Le opere di cinque artisti emergenti under 35 trovano spazio all’interno di Spazio 35, al piano terra del Centro Culturale Altinate San Gaetano.
Caterina Morigi, Anna Paraboschi, Lucia Pinzani, Beatrice Zagato, Naomi Zanardo sono gli artisti di questa nuova edizione. Il 13 luglio alle 18:30, inoltre, è prevista nella rotonda del Centro una performance di Federica Marra e Antonio Irre.
L’esposizione sarà visitabile fino al 1 settembre, negli orari di apertura del Centro.
Il concept
“Come se” nasce dalla curiosità di indagare l’esperienza estetica, precedendo l’interpretazione e lasciando ai sensi il compito di veicolare le emozioni. Recenti discipline scientifiche, come la Neuroestetica, stanno indagando le materie artistiche per capire da dove nasca la necessità dell’uomo di esperire l’arte. Teorici della Neuroestetica sostengono l’ipotesi che l’elemento cruciale nell’apprezzamento estetico consista nell’attivazione di meccanismi incarnati in grado di simulare azioni, emozioni e sensazioni corporee, e che questi meccanismi siano universali – propongono una teoria delle reazioni empatiche alle opere d’arte che non sia esclusivamente introspettiva, intuitiva o metafisica, ma che sia dotata di una base materiale precisa e individuabile nel cervello.
L’intento di questa mostra è quello di creare un percorso che, attraverso le opere di artisti visivi, possa far riflettere consciamente l’osservatore su questi meccanismi automatici, in modo da renderlo consapevole dell’esperienza attiva che è “vedere” e rendere vivido il sentimento di coinvolgimento fisico nella simulazione dei gesti e dei movimenti che l’artista ha prodotto nella realizzazione dell’opera.
Grazie alla percezione visiva e al sistema dei neuroni specchio, lo spettatore si identifica nelle emozioni espresse dall’artista; attraverso i colori, le tracce, le gestualità e le intenzioni, l’osservatore entra in contatto con l’opera e l’artista, “come se” egli stesso stesse compiendo un’azione simile o provando una simile emozione o sensazione.
“Come se” mette in mostra linguaggi fortemente diversi, dall’installazione sonora all’illustrazione, dalla pittura alla performance, ma tutti questi metodi espressivi hanno come carattere comune la trasmissione di sensazioni e la stimolazione dei sensi.
Gli artisti e i lavori in mostra
La performance
La performance site specific “Blu. Studio sull’empatia” nasce dallo studio in seno alla mostra “Come se”, incentrata sull’esperienza estetica e neuroestetica.
L’azione si sviluppa in uno spazio circolare, dove due performer si incontrano e si riconoscono tramite uno scambio di segni e la mimesi dei movimenti. Dal rapporto tra due entità emerge una ambivalenza, una immersione totale nell’animo dell’altro, ma allo stesso tempo la costante consapevolezza del distacco, del riconoscimento che le sensazioni siano in effetti di un altro individuo con il quale cerchiamo una sincronizzazione, emotiva, fisiologica, neuronale. Una parte del sé, ma al di fuori di sé.
Nel magnifico incontro empatico in cui due anime si riconoscono e accarezzano, avviene una simulazione interiore in cui la verità soggettiva, contaminata dall’altro, può evolvere: è grazie a questo processo di confronto, mimesi e distacco tra individuo e comunità che si crea e modifica l’identità.
Federica Marra
Nata a Camposampiero nel 1992, vive e lavora tra Italia, Francia e Belgio. Il suo percorso artistico inizia all’Istituto d’Arte P. Selvatico, dove si diploma in decorazione e progettazione pittorica. Nel 2016 si laurea, presso l’Università di Firenze, al PRO.GE.A.S. (progettazione e gestione eventi e imprese dell’arte e dello spettacolo) e consegue il diploma alla scuola triennale di teatro Laboratorio 9 di Sesto Fiorentino.
Antonio Irre
Nato in Salento nel 1980, si trasferisce in Veneto da bambino, attualmente vive e lavora a Padova. Creativo con formazione specifica nel campo del Teatro di Ricerca e dei Media Interattivi, dal 2011 segue il training da Attore della compagnia di teatro di ricerca Auló Teatro, e dal 2015 è organizzatore per MetaArte associazione Arte&Cultura. Nel 2006 si laurea in Chimica Farmaceutica, nel 2007 completa il suo percorso formativo con un Master in Bioetica e successivamente un Master in Sistemi Cognitivi e Media Interattivi all’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona.
Spazi d’Arte
Attraverso appuntamenti periodici, l’Ufficio Progetto Giovani si trasforma in open space da vivere e frequentare in modo diverso, diventando luogo d’incontro informale con l’arte emergente; un’opportunità per comprendere nuovi linguaggi artistici e conoscere più da vicino gli artisti che vivono e lavorano in città.
Spazi d’Arte si inserisce nel percorso di promozione della creatività giovanile che, durante tutto l’anno, propone attività di orientamento e formazione per giovani artisti e operatori culturali under 35: momenti di crescita personale, ma anche occasioni per riflettere sul contemporaneo attraverso temi d’interesse per le nuove generazioni.
Gli artisti e gli operatori coinvolti nel progetto Spazi D’Arte provengono dall’Archivio GAI (Giovani Artisti Italiani), un database con più di 600 iscritti, sempre in aggiornamento. L’Associazione GAI – Giovani Artisti Italiani è una realtà nazionale di cui Progetto Giovani è antenna locale.
Per informazioni
Ufficio Progetto Giovani – Area Creatività
via Altinate, 71 – 35121 Padova
Tel: 049 8204795
Mail: pg.creativita@comune.padova.it