Progetto Giovani promuove la partecipazione a un workshop con l’artista Elena Mazzi, volto alla realizzazione dell’opera d’arte pubblica “Rebus” per l’area della stazione di Padova.
Il workshop, in tre appuntamenti, è un’occasione di collaborazione e condivisione del processo creativo dell’artista. Possono partecipare persone tra i 18 e i 35 anni; non sono richieste competenze specifiche né abilità artistiche.
Il workshop
L’opera “Rebus” di Elena Mazzi esplorerà i temi del confine, del margine, dell’appartenenza, dell’identità, dello spazio urbano e dell’inclusione. A partire da questi concetti, il gruppo di giovani entrerà in dialogo con l’artista per individuare forme e parole che danno vita all’installazione.
Il workshop, della durata di 12 ore, si svolge nei seguenti giorni:
- venerdì 13 dicembre: dalle 17:30 alle 19:30
- sabato 14 dicembre: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00
- domenica 15 dicembre: dalle 9:30 alle 13:30
La presenza è richiesta durante tutti i moduli del laboratorio, che si svolge presso MAC Studi d’Artista, in piazza De Gasperi, 13 a Padova. I partecipanti al workshop saranno successivamente informati in merito alla data di inaugurazione dell’opera site-specific.
Come partecipare
Il workshop è rivolto massimo 12 partecipanti tra i 18 e i 35 anni, senza distinzione tra residenti, pendolari, frequentatori dell’area della stazione e, in generale, tutte le persone interessate all’arte contemporanea o alle tematiche che saranno approfondite durante le giornate di laboratorio.
La partecipazione è gratuita, ma è necessario iscriversi attraverso il modulo online entro domenica 8 dicembre.
Compila il modulo di iscrizioneIl progetto
Partendo dall’esplorazione della zona stazione di Padova, l’installazione “Rebus” di Elena Mazzi si inserisce – insieme a “Non dormire” di Davide Sgambaro – nell’articolata azione di rigenerazione urbana a base culturale, attivata dal 2018 attraverso il progetto MAC Studi d’artista dall’area Creatività dell’ufficio Progetto Giovani.
Le opere d’arte pubblica agiscono, infatti, in un territorio complesso tentando di indagarlo, risignificarlo e attivarlo attraverso l’arte contemporanea e il coinvolgimento delle comunità.
Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) dopo gli studi presso l’Università di Siena e lo IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art (Konsthögskolan) di Stoccolma. Partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura. La sua metodologia di lavoro, vicina all’antropologia, privilegia un approccio olistico volto a ricucire fratture in atto nella società, che parte dall’osservazione e procede combinando saperi diversi.
L’iniziativa nell’ambito del progetto “Bottega 2030”, finanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale e da ANCI.
Per informazioni
Ufficio Progetto Giovani – area Creatività
via Altinate, 71 – 35121 Padova
Tel.: 049 8204795
Mail: pg.creativita@comune.padova.it