Disturbi alimentari: falsi miti, isolamento e social

L’ufficio Progetto Giovani, in collaborazione con ADAM – Associazione Disturbi Alimentari Mestre, organizza due incontri per parlare e confrontarsi liberamente sui disturbi alimentari, pensati per chiunque sia coinvolto direttamente o indirettamente (ad esempio, familiari, educatori o insegnanti) in questo tipo di problematiche.

Gli incontri si svolgono sulla piattaforma gratuita Zoom. Il giorno dell’incontro, i partecipanti riceveranno via mail il link per accedere al workshop online.

La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione attraverso l’apposito modulo online. È possibile registrarsi all’intero ciclo, o scegliere quale appuntamento seguire.

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Gli incontri e lo sportello

Gli incontri hanno carattere informativo e di sensibilizzazione e prevedono il coinvolgimento del pubblico presente. A conclusione di ogni incontro, per chi lo desidera, è possibile ricevere materiali informativi sulle tematiche trattate.

Oltre al tema principale, durante ogni appuntamento vengono affrontati i seguenti argomenti:

  • cosa sono i disturbi del comportamento alimentare;
  • quali sono i fattori di rischio per lo sviluppo di questi disturbi;
  • quali sono i campanelli d’allarme dei disturbi alimentari;
  • cosa fare?: le figure professionali a cui rivolgersi e i vari livelli di trattamento secondo le Linee Guida ministeriali per la riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare.

A Progetto Giovani, inoltre, è attivo uno sportello a cura di Associazione ADAM, che offre consulenze gratuite e individuali sugli stessi temi, con una psicoterapeuta dell’associazione.

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Il programma

Venerdì 27 novembre | 10:30 – 11:30

Disturbi alimentari: tra falsi miti e campanelli d’allarme

a cura della dott.ssa Rossella Oliva, PhD, psicoterapeuta e della dott.ssa Gessica Cervesato, psicoterapeuta

Approfondisci il tema dell'incontro

Quante volte si sente dire che “una ragazza non sembra anoressica” o che qualcuno “ha un disturbo alimentare solo per attirare l’attenzione”?

Nella società attuale, i disturbi alimentari continuano ad acquisire una sempre maggiore rilevanza, colpendo fasce d’età sempre più giovani. Per quanto diffusi, però, questi disturbi non sono ancora del tutto conosciuti e, spesso, le false credenze in merito portano a sottovalutare delle condizioni ad alto rischio e a ritardare l’intervento di terapia.

Diventa fondamentale, perciò, informare e sensibilizzare sul tema soprattutto le fasce d’età più colpite, per fare in modo che alcuni comportamenti non vengano mai sottovalutati e arrivino tempestivamente all’attenzione di figure professionali competenti.

L’incontro si concentra sulla discussione interattiva con i presenti rispetto ai tanti falsi miti che circolano (anche online) sui disturbi alimentari e i campanelli d’allarme per riconoscere le situazioni più a rischio. Conoscere falsi miti e campanelli d’allarme è un primo passo per imparare a riconoscere i disturbi alimentari.

A seguito della discussione, viene dato spazio a testimonianze dirette di persone coinvolte in prima persona nel disturbo alimentare.

Venerdì 4 dicembre | 10:30 – 11:30

Isolamento e social: impatto sui disturbi alimentari

a cura della dott.ssa Rossella Oliva, PhD, psicoterapeuta e della dott.ssa Gessica Cervesato, psicoterapeuta

Approfondisci il tema dell'incontro

Durante l’incontro si approfondisce il tema dell’isolamento sociale vissuto in seguito all’emergenza sanitaria (Covid-19). Vengono descritte le diverse conseguenze del momento storico attuale sul comportamento alimentare e più in generale, sul benessere psicologico.

Nel corso della discussione vengono presentati gli effetti dell’isolamento sui disturbi alimentari, con particolare attenzione al mondo online e dei social, grazie all’intervento della dott.ssa Elisa Bisagni, psicoterapeuta autrice del libro “Pro-Ana. Tra supporto online e psicopatologia: nuove sfide terapeutiche” (2020).

L’obiettivo è quello di far riflettere sull’impatto di questo periodo di cambiamento sul comportamento alimentare, indagando il ruolo del mondo online, non solo come fattore precipitante di alcune situazioni a rischio, ma anche come possibile risorsa per la prevenzione di questi disturbi.