Intervista a Virginia Virilli

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20 marzo 2013. La scrittrice e attrice Virginia Virilli conversa con la studiosa di filosofia Elisa Caldarola.

L’incontro, inserito nel ciclo “Da giovani promesse a soliti stronzi, per finire venerati maestri?”, iniziativa dell’ufficio Progetto Giovani volta alla promozione della narrativa esordiente e a favorire l’incontro e il dialogo tra giovani scrittori, studiosi, critici e lettori.

La scoperta della malattia e l’impatto con il dolore; la spinta alla resistenza e la tensione della lotta; la provincia italiana e le storie, spesso grottesche, che racconta: sono questi i temi al centro del romanzo d’esordio della giovane scrittrice, Le ossa del Gabibbo (Feltrinelli, 2012).

Le ossa del Gabibbo è «un libro commovente, in tensione dall’inizio alla fine. Imprigiona il lettore dentro quella rete che ogni buona storia dovrebbe tessere. E lo fa grazie alla scrittura. Inizi a leggere e prima ancora di sapere quale sarà la vicenda, senti che il lessico, la sintassi, la voce sono già un’ invenzione. La lingua di questa scrittrice è viva, inedita, tesa. E’ leggera e sorprendente, oltre che sicura di sé. Rimanda a quel tempo della vita in cui il mondo è tutto da esplorare, e per farlo, ognuno si attrezza con la fantasia. Mi sembra che a un bel libro non ci sia molto altro da chiedere: scrittura, personaggi, empatia.» (Elena Stancanelli su Repubblica)

Virginia Virilli
È nata a Spoleto e vive a Roma. Dopo il diploma all’Accademia Teatrale dell’Orologio di Roma, gli studi di architettura ed esperienze di attrice ed aiuto regista nella scena teatrale romana, nel 2005 scrive il suo primo monologo Mammamiro. Nel 2007 il suo testo Micamadonne vince il premio Roma “Donne e Teatro” e il bando per artisti emergenti “Nutrimenti’07”. Nel 2008 il Teatro Stabile dell’Umbria decide di produrre la trilogia “Micamadonne” per la stagione 2008/09. Nel 2009 viene segnalata come nuova attrice under 30 al Premio Ubu e debutta con lo spettacolo Ariosa. Scrive e gira alcuni sketch teatrali intitolati Giovanna ai provini per il programma di approfondimento teatrale “Chi è di scena” (Raitre). Nel 2010-2011 dà una dimostrazione del suo lavoro all’interno del seminario di scrittura di Stefano Benni, scrive e dirige il documentario “Fucsia” prodotto da Incredibile Machine (Roma). Nel 2012 esce il suo primo romanzo Le ossa del Gabibbo per Feltrinelli.

Elisa Caldarola
È ricercatrice post-doc all’Università di Padova. Ha studiato a Padova e a Oxford. Si occupa di estetica analitica, specialmente di teorie della rappresentazione pittorica. In questi giorni è uscito Wittgenstein, l’estetica e le arti (Carocci), curato insieme a Davide Quattrocchi e Gabriele Tomasi.