Giovedì 25 maggio – ore 19:00
Paul Lynch
“Cielo rosso al mattino” (66thand2nd)
con Enrico Terrinoni
Palazzo San Bonifacio
Il libro
Irlanda, 1832. Cacciato dalla fattoria in cui vive con la sua famiglia, il giovane Coll Coyle affronta Desmond Hamilton, il figlio del proprietario terriero. È un attimo fatale, e l’incontro si trasforma in tragedia. Il corpo senza vita di Hamilton giace ai piedi del suo cavallo, e a Coyle non resta altra scelta che fuggire. Gli sgherri del padrone, guidati da John Faller – «l’incarnazione del male razionale» –, danno inizio a una spietata caccia all’uomo. Spinto tra le terre paludose della contea di Donegal, Coyle scappa oltreoceano, in America, e trova lavoro nel cantiere di una ferrovia in Pennsylvania.
Un viaggio folle, tra i morsi della fame e un’epidemia di colera; una fuga in cui il paesaggio, «silenzioso e sterminato», è sempre in primo piano. “Cielo rosso al mattino” è un’esplorazione del lato spietato dell’uomo: una storia di oppressione in cui è racchiusa tutta la ferocia dell’esistenza umana. Un racconto in cui la prosa, lirica e vibrante, evoca «una sorta di quintessenza irlandese».
L’autore
Nato a Limerick nel 1977 e cresciuto nella Contea di Donegal, Paul Lynch vive a Dublino con la sua famiglia. Ha diretto la sezione di critica cinematografica dell’Ireland’s Sunday Tribune e collabora da tempo con il Sunday Times. “Cielo rosso al mattino” è stato il libro dell’anno per l’Irish Times, il Toronto Star e l’Irish Independent. Il suo secondo libro, “Black snow”, ha vinto in Francia il Prix Libr’à Nous per il miglior romanzo straniero e il Prix des Lecteurs Privat. In Irlanda, è stato tra i candidati per il miglior esordiente al Bord Gáis Energy Irish Book Awards e negli USA si è aggiudicato il premio di Barnes and Noble per gli esordienti. Considerato tra gli scrittori irlandesi più brillanti della sua generazione, la scrittura è stata spesso accostata ad autori come Cormac McCarthy, Seamus Heaney e William Faulkner.
Il moderatore
Enrico Terrinoni, professore ordinario di letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Laureato con lode in lingue e letterature straniere all’Università di Roma Tre nel 2000, ha ottenuto nel 2004 il dottorato di ricerca (PhD) in Irlanda presso l’University College Dublin. Government of Ireland Research Fellow tra il 2001 e il 2003, nel 2008 è stato Mendel Fellow ad Indiana University, Bloomington, USA, e nel 2014 visiting research fellow alla Marsh’s Library, Dublino. Ha tenuto lezioni e conferenze in più di 20 università italiane ed europee.
Si occupa di letterature di lingua inglese, e di teoria e pratica della traduzione. Collabora con Il Manifesto; suoi contributi sono usciti anche sul Corriere della Sera, Il Sole 24 ore e Il Messaggero. Ha pubblicato diversi libri, articoli, saggi e recensioni, oltre a numerose traduzioni dall’inglese di contemporanei (Muriel Spark, Brendan Behan, BS Johnson, John Burnside, Miguel Syjuco) e classici (John Florio, Francis Bacon, Nathaniel Hawthorne, James Joyce). In particolare ha lavorato su James Joyce e l'”Ulisse”, opera della quale ha recentemente realizzato una nuova e apprezzata traduzione per Newton Compton vincitrice del Premio Napoli per la Lingua e la Cultura Italiana – sezione traduzione – nel 2012. Ha curato le Lettere e i saggi di Joyce e le prime versioni di “Dubliners”. Sta lavorando alla traduzione di “Lanark” di Alasdair Gray e a una nuova edizione annotata di “Spoon River Anthology” di Edgar Lee Masters e, con Fabio Pedone, alla traduzione italiana di “Finnegans Wake”.
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