
Tra luglio e agosto 2024, Progetto Giovani ha organizzato lo scambio Erasmus+ “BeReal: (ex)change wellbeing” Olot, in Spagna. Nel corso dello scambio, 20 giovani provenienti da Italia e Spagna si sono confrontati sul tema del benessere e hanno discusso di come valorizzarlo all’interno della propria vita, riflettendo sul proprio stile di vita, sulle proprie modalità di stare in relazione con gli altri e sulla conoscenza di sé.
Abbiamo chiesto ai 10 partecipanti italiani selezionati da Progetto Giovani e alle due group leader di scegliere una foto dell’esperienza che per loro è particolarmente significativa e di raccontarci perché. Clicca sul nome per scoprire di più.
Ho scelto questa foto perché siamo tutti qui riuniti insieme e seppur affrontando tematiche complicate, nessuno di noi si è tirato indietro e ha partecipato e detto la sua per quanto fosse difficile esprimersi e farsi chiarezza. Ognuno di noi ha pensato a come vive e l’ha posto sotto riflessione provando a capire cosa non andava o come migliorare, scambiando idee e confrontandosi con gli altri.
Ho scelto questa foto perché è stata scattata durante un’attività organizzata dal mio gruppo e, dato che non mi è praticamente mai capitato di fare qualcosa di simile, avevo paura di spiegare male o di dire qualcosa di sbagliato, ma grazie ai partecipanti che sono stati tutti molto gentili e attenti, ce l’ho fatta!
Questa è stata una delle attività che mi é piaciute di più perché si basava sulle consapevolezza delle nostre qualità, quindi in ciò che siamo bravi e in cosa possiamo migliorare con uno sforzo concreto. Mi ha fatto ragionare su me stesso e ho avuto la possibilità di confrontarmi con gli altri per trovare soluzioni.
Questa è una delle mie foto preferite dello scambio, nonostante io e Elba non siamo venute proprio al top ma è il ricordo del fatto che avevamo appena finito di piangere entrambe per i complimenti e per il fatto che lei forse non ci sarà l’anno prossimo. In questa foto ci eravamo appena abbracciate e stavo veramente bene in quel momento.
Ho scelto questa foto perché è stata scattata in un momento di tristezza, pochi minuti prima della partenza. Però siamo tutti insieme e ci abbracciamo, e nessuno sembra veramente giù. Nessuno stava parlando, non c’era bisogno di parole. E sorridevamo, assaporando gli ultimi minuti insieme, consolandoci con l’idea che quello, in fondo, non era un vero addio, ma solo un triste, speranzoso “a presto”.
Non avrei mai pensato di trovare delle persone così comprensive e empatiche durante quest’esperienza. mi porto a casa molte attività e nozioni, ma sarebbero state “futili” senza degli amici con cui condividerle. Ci siamo sempre divertiti e aiutati; difatti ci sono stati molti momenti di difficoltà, ma anche durante la minima divergenza potevi stare sicuro di trovare qualcuno che ti stava accanto e non ti lasciava da sola/o. Ho sempre avuto molta difficoltà a chiedere una mano, preferivo fare da sola, ma con loro non mi sono mai sentita in imbarazzo di farlo, a volte era proprio una cosa naturale. Non nascondo che ci possono essere stati dei momenti più litigiosi tra di noi, ma non hanno mai ostacolato il gruppo e bastava veramente poco per riuscire a chiarire e tornare come prima.
Questa immagine racchiude un significato molto speciale. Era la giornata in cui siamo andati con le biciclette fino alla piscina, per me è stato molto rilassante correre in bici in mezzo a paesaggi che non conoscevo con persone quasi sconosciute. Ho scattato questa foto puramente a caso ma riguardandola mi sono resa conto della sua importanza. Un arco che rappresenta il passaggio e la crescita cosa che durante questo scambio ho appreso. Qualcuno davanti a me che lo sta attraversando cosa che poco dopo ho fatto anche io perché tutti prima o poi passeremo attraverso qualcosa che ci cambierà.
Le group leader
Questa foto è stata scattata al nostro primo giorno di attività tutti insieme, in uno dei momenti a mio parere più importanti dello scambio, ovvero quello in cui ognuno di noi ha dovuto sconfiggere l’imbarazzo e mettersi in gioco per conoscere e farsi conoscere. Quella mattinata è stata dedicata interamente al giocare insieme e sono rimasta stupita da come un’attività così semplice fosse riuscita a farci uscire dalla nostra comfort zone con estrema naturalezza. Da questa esperienza credo di aver imparato proprio questo: quando l’imbarazzo prende il sopravvento, gioca!
Ho scelto questa foto perché rappresenta perfettamente l’essenza di questa esperienza per me. Parole come collaborazione, guida, supporto e lavoro di squadra ne catturano solo in parte l’essenza. Essere group leader è stato un percorso di crescita straordinario. Anche se inizialmente ero spaventata dall’idea di dover affrontare tante responsabilità, ho scoperto di poter dare molto ai ragazzi, ma soprattutto di ricevere da loro ancora di più. Questa esperienza mi ha arricchita profondamente, facendomi capire il valore inestimabile della condivisione e del lavoro comune. È un ricordo che conserverò con gratitudine, un simbolo del potere della collaborazione e della fiducia reciproca.