
Mercoledì 15 gennaio, gli studenti e le studentesse del Liceo delle Scienze Umane “Amedeo di Savoia Duca D’Aosta” hanno organizzato la loro assemblea di istituto presso il palazzetto “Palantenore” di piazza Azzurri d’Italia, grazie a una convenzione stipulata tra Progetto Giovani e la Società Sportiva “Sphera”.
L’accordo prevede la concessione della struttura per 20 giornate nel corso dell’anno scolastico, che possono essere utilizzate dalle scuole superiori della città per l’organizzazione di assemblee o incontri plenari.
Di seguito, il racconto di Alessandro e Bianca, volontari di Servizio Civile Universale a Progetto Giovani, che hanno partecipato all’incontro.
Mercoledì 15 gennaio 2025, presso il Palantenore in piazza Azzurri d’Italia all’Arcella, abbiamo partecipato all’assemblea d’Istituto del Liceo “Duca d’Aosta”. Ospite d’eccezione è stata Fiammetta Borsellino, simbolo di coraggio, legalità e lotta alla mafia. Erano presenti centinaia di studenti e studentesse, che si sono dimostrati particolarmente curiosi di conoscere le motivazioni che hanno spinto Fiammetta Borsellino a promuovere la cultura dell’antimafia. Hanno preso parte all’incontro anche le autorità istituzionali.
Co-protagonisti della giornata sono stati gli studenti e le studentesse, rappresentati da Flavia Bordin, Dennis Idighe, Edoardo Mangoni ed Elena Maggiolo, che hanno fortemente promosso la partecipazione di Fiammetta Borsellino alla loro assemblea. Raccontano che si è trattato di un lavoro corale, condiviso con la dirigente Anna Siragusa, il Consiglio d’Istituto e gli uffici scolastici.
Elemento centrale degli interventi di Fiammetta Borsellino è stato l’invito alla partecipazione diretta alla costruzione della cultura legalitaria e all’impegno civile nella vita quotidiana. Di particolare rilievo è stato l’invito alla comunità studentesca a non delegare tale impegno alle generazioni più anziane, ma a farsene diretta portatrice. Afferma che «la lotta alla mafia non deve essere una mera prova di repressione, ma deve essere un movimento culturale e morale che deve coinvolgere le nuove generazioni, a partire dalla scuola».
Sono state diverse le domande dei ragazzi e delle ragazze riguardo al vissuto umano della dott.ssa Borsellino, la quale riporta di aver trasformato il dolore per la scomparsa di suo padre in un messaggio di forza e speranza, che le hanno permesso di contribuire a lenire una ferita che è diventata collettiva. È stato poi proiettato il cortometraggio “L’appello” di Valerio Cicco, un appello che onora le vittime della mafia. Il nome del corto ed è stato scelto per un motivo ben preciso. Ogni “Presente” pronunciato dai bambini della 4A dell’Istituto Rodari vuol dire “Eccomi! Sono qui per dare il mio contributo”.
La mattinata si è conclusa con un’emozionate ovazione, segno che lo scambio con Fiammetta Borsellino rimarrà nel cuore e nella memoria dei partecipanti.