BlogEstero1 Gennaio 2025-Commenti disabilitati su All’estero con Progetto Giovani – I racconti 2024
La pagina raccoglie i racconti e le testimonianze dei volontari e delle volontarie che hanno svolto progetti all’estero nell’ambito del Corpo Europeo di Solidarietà, per i quali Progetto Giovani è ente di invio.
Di seguito, i racconti del 2024. I testi, le foto, le presentazioni e tutti i materiali che seguono sono stati realizzati direttamente dai partecipanti che hanno scelto di testimoniare la propria esperienza. Clicca sui titoli per leggere di più.
Serena a Rotterdam
Serena, 25 anni, si trova attualmente a Rotterdam, Paesi Bassi, dove sostiene le iniziative della Fondazione Lava Legato che opera nel campo dell’assistenza a persone con limitazioni, sia bambini che adulti.
Attraverso il suo progetto, Serena supporta le diverse attività quotidiane ricreative promosse dalle organizzazioni del territorio coordinate dalla sua fondazione, tra cui sport, cucina e giardinaggio.
Sono arrivata a Rotterdam più di una settimana fa, la città sembra davvero meravigliosa. Sono molto entusiasta poiché già dai primi giorni di attività comprendo quanto questa esperienza possa restituirmi sul piano emotivo: passare del tempo con persone di un’altra cultura e con differenti stili di vita rispetto al mio è qualcosa di veramente prezioso, mi sento già arricchita. Non vedo l’ora di conoscere tutte le persone che conoscerò e di visitare tutti i posti che mi piaceranno.
Io sto molto bene, questa esperienza olandese mi sta piacendo moltissimo. Non solo trovo molto formative le attività di cui mi sto occupando, completamente inerenti al mio percorso di formazione, ma mi sto anche divertendo un sacco con tutti gli eventi e le possibilità che una città come Rotterdam può offrire ai giovani. Sono molto contenta di aver prolungato il progetto.
Essere una volontaria per i corpi europei di solidarietà mi sta facendo crescere sia professionalmente sia personalmente. Sono circondata da tantissime persone meravigliose che mi stanno insegnando tanto e regalando momenti che difficilmente dimenticherò. Aiutare le persone con disabilità è sfidante, ma anche molto soddisfacente e la città di Rotterdam regala un magnifico sfondo per ogni tipo di attività che io e miei compagni di volontariato svolgiamo. Sarà coraggioso dover salutare tutti qui.
Rebecca in Islanda
Rebecca si trova alle Islanda, dove sta svolgendo un progetto del Corpo Europeo di Solidarietà. Qui, gira per il Paese e svolge un progetto in ambito ambientale con l’organizzazione Worldwide Friends.
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Ilaria sta svolgendo a Santa Venera, Malta, un progetto del Corpo Europeo di Solidarietà. Qui, fornisce assistenza a persone con disabilità, organizzando e partecipando ad attività volte a migliorare le abilità delle e degli utenti e favorire la loro socializzazione.
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Arianna sta partecipando ad un progetto di volontariato europeo presso la Simon Community di Dublino, Irlanda. In particolare, si dedica all’organizzazione di attività (film, cucina, arte, uscite) con i clients.
Ciao! Sono Arianna e sto partecipando ad un progetto di volontariato europeo presso la Simon Community di Dublino. Sono arrivata da circa una settimana e mi sto ancora ambientando. All’inizio è stato difficile stravolgere completamente la propria routine, piano piano sono riuscita a crearmene una e mi piace!
Dublino è incredibile, si può passare dalla pioggia al sole in sole due ore. Presso il servizio in cui svolgo volontariato ho iniziato a entrare in relazione con alcuni “clients” e a preparare qualche attività, ma è ancora presto, bisogna prima instaurare un rapporto di fiducia. Intanto proprio oggi siamo andate a fare una passeggiata al parco e alla National Gallery of Ireland insieme a due di loro. Ho anche partecipato a un training di 4 giorni dove ho potuto conoscere molti altri volontari provenienti dall’Irlanda, anch’essi coinvolti in progetti ESC, in cui abbiamo lavorato insieme sui principi della solidarietà europea. Vi lascio qualche foto di questi primi giorni!
Il progetto sta andando bene, sono nel servizio di emergenza assieme ad un’altra volontaria italiana, Simona. Insieme siamo riuscite ad organizzare un sacco di attività con i “clients”: film, cucina (tanta cucina italiana portata anche qui!), arte, giochi in scatola (vanno matti per Domino e Bingo), meditazione e yoga, uscite al parco/al museo. Per delle occasioni speciali abbiamo organizzato feste e attività a tema: Halloween; Happy but Scrubby Book (il lancio di un libro con disegni, poesie, opere d’arte dei “clients” di tutta l’organizzazione); in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere” abbiamo organizzato una settimana di attività a tema (uno speaker è venuto a parlare al riguardo per sensibilizzare; autodifesa con un trainer; film “The color purple”; un cartellone con riflessioni finali); ora ci stiamo preparando per Natale!
Al di là del servizio, Dublino è molto viva, ogni settimana ci sono degli eventi culturali e ci sono molte opportunità per chi, come me, ama la natura, lo sport e le escursioni! Sono riuscita ad esplorare anche i dintorni ed è un Paese molto verde.
La parte più difficile è condividere casa con altre 10 persone molto diverse da te, ci sono stati un po’ di screzi riguardo le pulizie e lo stress è molto alto, ma andare al servizio ti cambia la giornata e ti fa passare tutto, ricordandoti perché sei qui!
Come riassumere sei mesi in poche righe? Il primo mese e mezzo è di novità e ambientamento, esci, conosci, esplori. Dal terzo entri un po’ in crisi, inizi a sentire il peso di tutte le novità e le situazioni difficili che incontri nelle tue attività di volontariato o con le persone con cui convivi; inizi a pensare di voler tornare in anticipo, ma ti confronti e fai squadra con chi sta vivendo la tua stessa esperienza. Il quarto ritrovi una tua stabilità e continui ad esplorare. Il quinto e il sesto mese volano in un batter d’occhio, tanto da pensare di restare e prolungare o di ritornarci al più presto.
È stato un periodo intenso, un po’ come stare sulle montagne russe. Alti e bassi, non è tutto rose e fiori, ma ne vale la pena e lo rifarei di nuovo. Cambiamenti interni ed esterni, tante scoperte dentro e fuori di te. Crescita e autoconsapevolezza. Conoscersi e conoscere. Scoprire e scoprirsi. Quali sono i tuoi confini, quando spingersi oltre la propria zona di comfort e quando invece chiedere aiuto. Interculturalità, interazione, creatività, spirito di iniziativa e flessibilità.
Sono partita con la voglia di portare qualcosa, di aiutare e dare supporto. Anche se sembrerà banale, quello che mi porto dentro in termini di storie di vita, persone, gesti, quotidianità, insegnamenti è molto più. Nonostante le difficoltà incontrate e nonostante due o tre volte abbia pensato di mollare tutto.
Consiglierei di partire per un progetto ESC? Assolutamente. Se in questo momento sei indeciso, ti posso dire che lo ero anche io. Pensa che qualunque cosa accada, una soluzione si trova. In estremo si può tornare, ma circondarti di figure di riferimento a cui poter chiedere aiuto e legare con altri volontari ti renderà più semplice superare qualsiasi difficoltà. Fai un respiro, prendi coraggio e buttati. Darai tanto ma riceverai altrettanto.
Giada alle Baleari
Giada si trova alle Baleari, Spagna, dove sta svolgendo un progetto del Corpo Europeo di Solidarietà. Qui, si occupa si organizzare e svolgere corsi di nuoto per bambini, ragazzi e ragazze dai 5 ai 10 anni.
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A luglio, Progetto Giovani presenta una nuova edizione di “Cura la tua città”, progetto di volontariato estivo per ragazze e ragazzi dai 14 ai 18 anni.
Leggi il racconto di Chiara, 23 anni, che attualmente sta vivendo un’esperienza di volontariato con il Corpo Europeo di Solidarietà a Liegi, in Belgio.
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