Michele Tajariol | Quotidiana16

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Michele Tajariol nasce a Pordenone nel 1985. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Carrara (MS), proseguendo la sua formazione in Giappone alla Tokyo Zokey University (Japan). Partecipa a numerosi progetti e mostre, tra cui la Biennale d’Arte Contemporanea Jeune Création Européenne 2013/15, il Premio Francesco Fabbri per le Arti Emergenti, il Premio Terna e – in collaborazione con Lorenzo Cianchi – al progetto espositivo Smuggling Anthologies. A luglio 2014, con Lorenzo Cianchi, partecipa alla residenza Kilow’art nell’ambito del Kilowatt Festival Toscanaincontemporanea2013, con un lavoro di interazione tra i cittadini ed il tessuto urbano di Sansepolcro.

Nothing is hidden

Fotografia digitale, stampa su carta fotografica, 31×43 cm, 2014

“Il modo in cui il suo essere-a-sé ha luogo solo in questo fuori-di-sé, di fronte a sé, in cui il volto sconosciuto a se stesso prende il mondo in piena faccia”. (Jean-Luc Nancy, Il ritratto e il suo sguardo)

La ricerca di Michele Tajariol tocca spesso gli ambiti della performance e dell’installazione riferita a luoghi domestici ed affettivi. Nothing is hidden è una serie di fotografie che documenta il rapporto tra corpo e oggetto. Tale rapporto viene indagato attraverso una performance finalizzata alla fotografia nella quale si instaura una continua relazione tra il corpo come veicolo ed una serie di oggetti come scultura-maschera. Questo alteramento di forme e funzioni scaturisce un altro ritratto: il gioco del ritratto, che crea un rapporto tra sguardo e soggetto, tra soggetto ritratto e chi lo osserva.

In Nothing is hidden, oggetto e soggetto sembrano in conflitto per stabilire un limite che diviene il ritratto che altera se stesso. Questo conflitto preme sull’altro, trasportando il soggetto a restituirsi antropomorfizzato ma ambiguo. Nulla dovrebbe riportare all’aggressività, bensì ad un essere per gli altri come abito del luogo.

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