Il diario di Fanny: da Nancy a Padova

Ultimo aggiornamento: 29 luglio 2022

Per il mese di luglio, Progetto Giovani ospita Fanny, giovane madrelingua francese originaria di Nancy, impegnata in uno stage presso il Comune di Padova.

Il progetto rientra tra le attività promosse dall’Ufficio Gemellaggi del Comune, in accordo con la città di Nancy. Ogni anno, alcuni giovani studenti francesi hanno la possibilità di svolgere un tirocinio in un ufficio del nostro Comune, che mette a disposizione dei selezionati vitto e alloggio. Allo stesso modo, i giovani padovani vengono accolti dal Comune francese.

Questa opportunità di tirocinio, oltre a rafforzare la collaborazione e l’amicizia tra città gemelle, consente ai giovani partecipanti di migliorare la conoscenza di una lingua straniera e sviluppare competenze utili per il proprio futuro professionale.

Fanny è coinvolta in diverse attività di potenziamento linguistico rivolte in particolare al target 14-18 anni e in altre iniziative aperte a tutto il pubblico giovanile, fino ai 35 anni. Ha dato il suo contributo anche attraverso la creazione di contenuti per il nostro sito, racconti delle sue esperienze e testimonianza del periodo trascorso a Padova: dal suo percorso formativo alle curiosità sulla Francia, dalla scoperta di Nancy alla vita padovana.

Tutti i materiali che seguono sono stati prodotti direttamente da Fanny.


Il diario di Fanny

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Da Nancy a Padova

Come sono arrivata a Padova? A Nancy studiavo scienze, mentre lo stage a Padova era solamente per gli studenti di lettere o di lingue e quindi non avrei potuto partecipare. Però, a causa del Covid, abbiamo saputo tardi che potevamo partire per Padova, quindi la maggior parte degli studenti non era più disponibile e anche le persone che studiano scienze hanno avuto l’occasione di partire. All’inizio partire per un mese mi spaventava un po’, ma dopo averci pensato non ho esitato. È un’esperienza unica e rara. Per di più, ho sempre avuto il progetto di partire per l’Italia per migliorare la mia lingua e scoprire una nuova cultura. Non sono affatto delusa poiché è parlando che impariamo veramente la lingua e le frasi idiomatiche.

Consiglierei a tutti i ragazzi e le ragazze di venire a Nancy per scoprire la mentalità e l’atmosfera in Francia che sono molto diverse dell’Italia. Non dico altro, scoprite voi stessi! Nancy permette di avere una vera immagine della Francia, perché non è una città grande come Parigi (che non rappresenta bene la Francia), ma è abbastanza grande per essere dinamica. Per di più, non ci sono troppi turisti e ci sono altre città interessanti e belle a circa un’ora o due con la macchina (per esempio Metz, Strasburgo, Reims o ancora Luxembourg).

Alla scoperta di Nancy

Ho abitato in una città chiamata Chalons en Champagne, vicino a Reim,s dalla mia nascita fino all’età di 18 anni. Si trova nella regione dello Champagne quindi se volete sapere come viene fatto il famoso vino e assaggiarlo, bisogna assolutamente visitarla! È una città piuttosto tranquilla, con meno di 50.000 abitanti e l’età media della popolazione è abbastanza alta. Infatti, è quasi impossibile proseguire i propri studi qui. Ecco perché dopo il liceo mi sono trasferita a Nancy per studiare matematica e fisica. È stato un cambiamento importante per me vivere da sola in una nuova città sconosciuta e molto più grande. All’inizio dell’anno è stato un po’ difficile creare nuove abitudini. Però dopo qualche settimana tutto andava bene perché ho incontrato amici e mi sono abituata a vivere da sola. Nancy è una delle migliori città studentesche di Francia. Ci sono sempre delle attività organizzate dagli studenti, feste, tornei di sport o eventi più originali.

Passeggiare per Nancy è molto piacevole. A Nancy c’è la piazza più amata dai francesi: “La Place Stanislas”, e anche un immenso parco con animali, campi sportivi, minigolf o luoghi per rilassarsi. Il centro della città (dove vivevo) è veramente molto dinamico! Durante il mese di luglio c’è un festival di musica: “Nancyphonies”, ma ci sono anche tutte le attività classiche cioè cinema, acquario, musei, sale giochi, negozi, discoteche, ecc.

In Francia ci sono strutture per aiutare i giovani, esistono in tutte le città. Ci sono le MJC (“Maison des Jeunes et de la Culture“) che offrono attività sportive e culturali. Propongono teatro, musica, yoga e tutti gli sport. C’è anche “la mission locale” che aiuta i giovani aiuta i giovani economicamente e socialmente, a trovare un lavoro o ricominciare una formazione professionale; aiuta anche finanziariamente i giovani e fornisce supporto nelle pratiche amministrativi.

L'università in Francia: alcuni consigli

Ci sono molti tipi di università in Francia, sia in termini di materie insegnate che nel funzionamento delle scuole. Prima di tutto, ci sono scuole pubbliche e private; le scuole pubbliche sono gratuite quindi è possibile fare tutti i nostri studi senza pagare.

È possibile studiare di tutto: business, letteratura, giornalismo, medicina, lingue, matematica, cinema o mondo del lusso. Ci sono diverse categorie di studi: dopo l’esame di maturità gli studenti possono andare alla “Faculté”, considerata come il percorso nel quale gli studenti sono più liberi perché non hanno tanti corsi e devono gestire il loro tempo di lavoro. Esistono anche “le classi preparatorie per le grandi scuole” (CPGE) che sono studi più impegnativi e servono per accedere a scuole molto selettive.

Se volete studiare in Francia, bisogna iscriversi attraverso un sito internet chiamato Parcoursup che ogni anno apre in gennaio. Le scuole scelgono gli studenti in base ai loro voti e alla loro lettera di motivazione. Inoltre, ci sono anche collaborazioni tra scuole italiane e francesi che permettono di partire per la Francia per 6 mesi o un anno.

La vita universitaria è uno dei vantaggi di studiare in Francia! In tutte le scuole o università ci sono molte associazioni studentesche attive in diversi ambiti, per esempio lo sport o la musica, che permettono di organizzare manifestazioni, spettacoli o impegnarsi per la solidarietà o la cittadinanza. Alla fine dei corsi ci sono sempre studenti che vanno a prendere qualcosa da bere al bar o che organizzano feste, quindi la vita universitaria non si ferma alle lezioni.

Gli studenti stranieri possono chiedere allo Stato francese aiuti finanziari, cioè una borsa o o contributo per pagare un alloggio. A volte è difficile trovare un alloggio, esistono le residenze studentesche e costano meno di un appartamento, ma bisogna fare la domanda con buon anticipo. La Francia propone anche molti sconti studenteschi per il cinema, le tessere della biblioteca, le visite ai musei. Per mangiare senza spendere troppo, invece, è possibile andare al “Ristorante universitario”.

Non solo Parigi: cosa visitare in Francia

Tutti gli stranieri conoscono la Francia attraverso Parigi e i suoi monumenti famosissimi, però il Paese è molto vasto e ci sono tanti altri posti da visitare. Per gli appassionati d’arte e di storia ci sono molti castelli incredibili in diversi stili, alcuni costruiti dopo il Rinascimento e altri più antichi.

Il Castello di Vaux le Vicomte è stato costruito nel 1656 per Nicolas Fouquet, il sovrintendente alle finanze di Luigi XIV, il Re Sole, il più famoso della storia di Francia. Questo capolavoro dell’architettura classica si trova a circa 55 chilometri da Parigi. I suoi giardini “alla francese” sono sicuramente da vedere!

Il Castello di Chambord, un’architettura del Rinascimento francese, è elencato come patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il palazzo, con il suo cortile cinto da mura, le torri angolari del mastio e il fossato che lo circonda, è stato progettato sul modello delle fortificazioni medievali.

Tra le città, Etretat permette di scoprire storie di pittori e di scrittori, di vacanze e di cinema. Il luogo è spettacolare, magico. Le scogliere scolpite dal mare e dal vento, una successione di archi sospesi sull’acqua e di falesie da vertigine, sono uno dei paesaggi più strepitosi di tutta la Francia. È possibile visitare giardini molto belli, andare alla spiaggia o fare attività sportive: tree climbing, bungee jumping, canoa, ecc.

Non lontano da Etretat c’è anche Mont Saint Michel, un luogo molto famoso ma molto gradevole per passeggiare. È d’obbligo assaggiare “l’omelette de la mère Poulard” (una sorta di frittata).

Le città dell’Alsazia, ad est della Francia, hanno uno stile un po’ differente rispetto alle altre città francesi. Riquewihr rappresenta perfettamente la regione, con le sue case a graticcio. È soprannominato “il paese delle fiabe” e ha ispirato il film “La Bella e la Bestia” di Walt Disney. È molto piacevole visitarla a dicembre per vedere i mercati di Natale e assaggiare il buon vino locale, il Crémant. A Strasburgo, invece, è possibile visitare il Parlamento Europeo, un’esperienza molto interessante!

L'esperienza a Padova

Sono arrivata a Padova il 1° luglio con le quattro altre stagiste di Nancy. Già il secondo giorno, con una guida padovana, abbiamo potuto scoprire la città. Siamo andate il più presto possibile a Venezia e alla spiaggia del Lido perché era “il sogno” di tutti. Quindi abbiamo cominciato bene il nostro mese nel Veneto! Poi abbiamo visitato di più Padova: la Cappella degli Scrovegni, l’Università, l’Orto Botanico, il Palazzo della Ragione, ecc. Il lavoro, infatti, ci occupa solo una parte della giornata e abbiamo il tempo di fare altre attività. Anche il mio fidanzato è venuto a trovarmi, quindi sono stata molto felice.

Grazie alla buona localizzazione di Padova, abbiamo potuto andare a visitare altri luoghi: Verona, il lago di Garda, la spiaggia si Chioggia, Ferrara, Mantova e Bologna. Sabato 16 luglio siamo tornate a Venezia per vedere la festa del Redentore e i fuochi d’artificio su piazza San Marco.

All’ufficio Progetto Giovani faccio parecchie cose. Scrivo articoli su diversi temi, per esempio l’università in Francia. Faccio il tandem per aiutare le persone a migliorare il loro francese e anche per migliorare il mio italiano. Infine, l’ultima settimana ho tenuto un corso di francese. Per di più chiacchiero spesso con i ragazzi del mio albergo: mi permette di parlare italiano anche durante il mio tempo libero e di scoprire le nostre rispettiva culture.

Ho sperimentato anche alcuni shock culturali: la prima cosa che mi ha colpito è la differenza tra il pane, i cornetti francesi e quelli italiani. In Francia sono davvero migliori! Per quanto riguarda la mentalità trovo che gli italiani siano meno organizzati e abbiano meno fretta. Per esempio in Francia, al ristorante, quando i clienti hanno finito il loro piatto, il cameriere arriva subito per prendere l’ordine del dolce. Una cosa positiva è soprattutto il prezzo dello spritz! In Francia costa almeno sei euro e non ce ne sono dappertutto. Però, sfortunatamente, ho trovato che le persone non sono amichevoli come in Francia.